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venerdì 4 febbraio 2011

Road to Nomination: 12 - Chris Christie



Continua la Road to Nomination di questo blog. Grazie ai minispecial di Fox News andiamo a conoscere meglio 12 potenziali candidati alla nomination repubblicana per l'elezione presidenziale del 2012. Oggi concludiamo le fermate "regolari" con un personaggio non comune: Chris Christie.



Tra tutti i potenziali candidati per la nomination 2012 Chris Christie è probabilmente quello che più di ogni altro ha negato di avere mire presidenziali. Ma non c’è dubbio che il governatore dei New Jersey sia uno degli astri nascenti del GOP.
Il suo tratto caratteristico è quello di parlare chiaro, senza giri di parole, in modo a  volte quasi brutale. Ed è stato proprio questo suo stile a farlo eleggere governatore.
Lo scorso ottobre, durante una cena del partito Repubblicano tenutasi in Indiana, il miglior amico che Christie abbia in politica, il governatore dell’Indiana Mitch Daniels, lo ha introdotto con queste definendolo una star più grande di Bono degli U2  “puntare su Bono sarebbe stato mirare troppo in basso, se volete una vera rockstar dovete chiamare Chris Christie dal New Jersey!”. Il boato di approvazione del pubblico non si è fatta attendere.

Christie, quando ha annunciato di voler correre in New Jersey, era, per la maggior parte degli americani, un personaggio uscito fuori letteralmente dal nulla. Ma la sua vittoria ha fatto presto ad assumere una rilevanza nazionale. Christie ha battuto il governatore in carica Jon Corzine, un fedele alleato di Obama, lo stesso giorno in cui Bob McDonnell ha strappato ai democratici anche lo stato della Virginia, segnando la prima versa battuta d’arresto per i democratici dopo l’elezione del 2008.

Christie, nel suo primo discorso dopo la vittoria, ha auspicato una transizione del potere senza traumi, ma la scoperta che il surplus di 500 milioni promesso da Corzine era in realtà un deficit di 2.2 miliardi ha reso le cose più complicate, e Christie ha imposto ai democratici di sistemare le cose senza nessun aumento delle tasse.
E hanno iniziato a chiamarmi Giulio Cesare, o Napoleone Bonaparte, tutti grandi leader del passato che ammiro profondamente” ha scherzato Christie durante un discorso ufficiale.

L’apparente incapacità di usare la diplomazia ha reso Christie molto impopolare tra i sindacati degli insegnanti del New Jersey.
Ho fatto loro una proposta: se accettate di congelare i vostri stipendi per un anno e di dare un contributo dell’1.5% per la vostra assicurazione sanitaria saremo in grado di avere un bilancio in pareggio senza dover licenziare nessuno. Hanno risposto di no e hanno chiamato il nostro paino ‘il più grande assalto alla pubblica istruzione nella storia del New Jersey’”.

Il personaggio Christie è perfettamente illustrato da un frammento di dibattito in cui un’insegnante lo accusa di aver offeso e maltrattato, con la sua retorica e i suoi provvedimenti, l’intera categoria mettendo tanti contribuenti onesti come lei in seria difficoltà economica.
Christie inizia a rispondere, a metà della prima frase l'interlocutrice inizia a ridere e squotere la testa, il governatore non ci sta “Io l’ho ascoltata, se però lei ha intenzione di dare spettacolo e mettersi a ridere ogni volta che parlo allora non mi interessa rispondere alla sua domanda. Se vuole una conversazione rispettosa sarò felice di averla con lei, altrimenti la prego di sedersi e io risponderò alla prossima domanda. Cosa sceglie?”.

Sarebbe divertente se questo non fosse il genere di merda che mi tocca ascoltare” ha commentato parlando alla cena promossa da Mitch Daniels.

Si è venuto a sapere che il presidente di un sindacato degli insegnanti del New Jersey ha addirittura pregato per la sua morte.
Ma hanno detto che non volevano che la notizia diventasse pubblica. Quindi pregare in privato per la mia morte va bene?

Christie parla raramente di politica estera e della minaccia del fondamentalismo islamico contro gli  Stati Uniti, ma nell’ambito del New Jersey ha lavorato spalla a spalla con il procuratore dello stato per assicurare alla giustizia un gruppo di uomini poi condannati per tentati atti terroristici.
La filosofia che incoraggia e supporta la guerra santa contro l’America in tutto il mondo è venuta a vivere qui nel New Jersey per minacciare la vita dei nostri concittadini attraverso questi imputati”.

La chiarezza con cui Christie dice le cose in faccia all’establishment democratico ha fatto di lui un personaggio popolarissimo, tanto che molti lo pregano di correre per la Casa Bianca.

Per Larry SabatoChristie è così popolare nel Tea Party perché alla gente piace sia il suo stile che la sua sostanza. Ha uno stile molto franco e diretto, non ha paura di rispondere per le rime a chi lo critica dicendogli in faccia esattamente quello che pensa, indipendentemente dal fatto che si tratti di un giornalista o di un cittadino qualsiasi”.

In privato i leader del Tea Party hanno ammesso che Christie è il politico che più di ogni altro vorrebbero nella mischia nel 2012. Ma Christie su questo appare irremovibile:
Ascoltate, ho detto che non lo farò, che non voglio farlo, che la probabilità è zero” ha detto lo scorso novembre “Non mi sento pronto per essere Presidente. Non voglio candidarmi ad essere Presidente. L’ho detto in tutti i modi, ma tutti ancora dicono che ho lasciato la porta aperta.
“A parte suicidarmi non so cosa mi resti da fare per convincere la gente che non intendo candidarmi. Non intendo farlo”.
Per rimarcare il concetto Christie ha anche rifiutato di concedere l’intervista di rito per lo special di Fox News.
Ma comunque vada Christie è un leader in forte ascesa all’interno del GOP.
Non dobbiamo aspettare il 2012 per riprenderci questo paese. Per il nostro partito è il momento di venire fuori o di condannarsi al silenzio”.


My two cents for free: Diamo per scontato che Christie non si candiderà nel 2012 per non spingerlo a suicidarsi per dimostrarcelo. Un attimo dopo però smettiamo di crederci per dire che certamente, se cercasse la nomination, sarebbe un osso durissimo per tutti: è amatissimo dal Tea Party e il suo approccio conquista il repubblicano medio, specie di questi tempi, con il dibattito sull'eccesso di spesa del governo federale che va giustamente per la maggiore.
Altro discorso sarebbe l'elezione presidenziale, lì non basta far breccia tra i conservatori, bisogna accaparrarsi il "centro" e qui le cose si complicano, ma c'è da dire che Christie ha dimostrato di saper vincere uno stato come il New Jersey che certamente non è uno di quelli dove il GOP va a passeggio.
Al di là dell'elezione però Christie pare ancora troppo inesperto per pensare di lavorare nello Studio Ovale e rappresentare gli USA nel mondo, e lui sembra il primo a rendersene conto, ma è da vedere se si troverà mai più in vita sua ad essere così popolare a ridosso di un'elezione presidenziale. Questo potrebbe fargli cambiare idea.
Detto ciò torniamo a dare per scontato che non si candiderà. Qualcuno ha dubbi?



Next Stop: Le fermate regolari finiscono qui, ma ce ancora qualcuno che dobbiamo incontrare, quindi la prossima settimana ne faremo almeno una extra. Stay tuned.

Fermate precedenti:

5 commenti:

  1. Lui sarebbe il mio uomo.
    Peccato che secondo me non si candida sul serio.

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  2. Un'altra cosa. Come volevasi dimostrare il rating di Obama è ritornato a -17

    http://www.rasmussenreports.com/public_content/politics/obama_administration/obama_approval_index_history

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  3. Come candidato sarebbe una bomba (nel vero senso della parola). Come Presidente probabilmente sarebbe, diciamo così, acerbo.
    Stelle nascenti come lui, usciti fuori dopo il grigiore del finire dell'era Bush, sono un simbolo di vitalità del GOP, ma manca ancora il personaggio che riesca a fare la sintesi delle varie anime del partito e sfruttarne in pieno il potenziale che oggi come oggi è altissimo. Probabilmente perché venga fuori ci vorrà più tempo di quello che ci separa dall'elezione del 2012.

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  4. Attenzione che Rasmussen fa il saldo tra "strongly approve" e "strongly disapprove". Se consideri "approve" vs "disapprove" la differenza è -7. che è sempre buono.
    Comunque sia anche Gallup dà un -2 come ultimo dato e sono i primi due segni meno di tutto il 2011 per quanto mi ricordo.
    Tra l'altro Gallup dà anche un +15 al GOP nel Generic Congressional Vote (Rasmussen +12). E' quello che dicevo sopra: se ci fosse un candidato capace di parlare a tutte le anime del partito il 2012 potrebbe essere una vittoria landslide.

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  5. Il saldo di Rasmussen lo sapevo il fatto è che la scorsa settimana era risalito anche fino a -4.

    Poi dai un'occhiata anche qui se non l'hai già fatto.
    Rasmussen darebbe Romney vincente contro Obama e Huckabee invece in pareggio.
    http://www.rasmussenreports.com/public_content/politics/elections/election_2012/romney_huckabee_even_with_obama_other_gop_hopefuls_trail

    Mentre contro la Palin, Gingrich e gli altri Obama vincerebbe a mani basse.

    Ovviamente lascia il tempo che trova ma siccome è almeno da un paio d'anni che Rasmussen indica sempre loro due come potenziali vincitori sia della nomination sia contro Obama secondo me sono loro da tenere d'occhio.

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