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giovedì 17 febbraio 2011

Rosy for President


Facciamo allora un coalizione di emergenza democratica". Così parlò Nichi Vendola, governatore della Puglia in tournee nazionale permanente che, annusata da tempo la crisi di identità del PD, prova a dettare la linea.
L’ammucchiata dovrebbe comprendere, guarda caso, anche quel FLI che, appena l’altroieri, per bocca del suo leader indiscusso, aveva ribadito di avere una linea politica “inequivocabile: Fli vuole rifondare il centrodestra”. Evidentemente il messaggio non è arrivato forte e chiaro.

Grande coalizione dunque, per occuparsi delle cose fondamentali, che nella visione di Vendola si riassumono in: “legge elettorale, una buona norma sul conflitto d'interessi e sul sistema informativo” ovvero le cose di cui notoriamente discutono le famiglie italiane intorno al tavolo della cena.
Questa è la sinistra delle prediche a chi non si occupa dei temi veri del paese. L’azione di governo è un’altra cosa, è condizionata da mille contingenze del momento, ma nelle dichiarazioni di intenti un po’ di buona volontà si potrebbe almeno fingere di averla.

Ma Vendola non si ferma qui e ha già in tasca anche il nome del leader: “Rosy Bindi. Una donna che rappresenta la reazione a uno dei punti più dolenti del regresso culturale, ricopre un ruolo istituzionale-chiave come quello di vicepresidente della Camera, ha il profilo giusto per guidare una rapida transizione verso la normalità". Un'investitura in piena regola.

Immaginate per un attimo Vendola che accompagna a braccetto Bersani, Di Pietro e Fini a rendere omaggio a Rosy Bindi appena insediata con le mostrine da Premier  a Palazzo Chigi, con Casini che aspetta fuori che qualcuno gli passi le chiavi da sotto la porta.

Ecco cosa è pronta a cucinare e a mettere in tavola per noi la politica italiana se questo governo e questa maggioranza finiscono per cadere sotto il cannoneggiamento giudiziario ormai quotidiano.
Chi si dice di centrodestra ci pensi bene, prima di seguire oltre certi pifferai magici, vista la strada su cui si stanno incamminando.
Trappola per Colombe” dicevamo l’altro ieri, qualcuno sta iniziando ad accorgersene.

3 commenti:

  1. meglio la Bindi che una come la Minetti messa in lista perchè è andata a letto con il premier, senza alcuna esperienza politica

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  2. Beh, nessuno ha mai pensato di affidare alla Minetti la leadership di una Grosse Koalition, il paragone è inappropriato, di figure di profilo zero in lista sono pieni entrambi gli schieramenti.
    Woody

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  3. Io onestamente non so cosa abbia fatto la Minetti per essere messa in lista, non ho l'abitudine di giudicare a cuor leggero. Quello che so è che di persone elette in liste bloccate è piena l'Italia, non venitemi a dire che di "indegne" ce n'è una sola.

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