ADNKronos Politica


lunedì 14 febbraio 2011

Il Fattore "C"



La sinistra dei palazzi romani, e non solo, ha provato a farcelo entrare in testa in tutti i modi a noi analfabeti istituzionali e costituzionali: se il Presidente della Repubblica intravede la possibilità che ci sia una maggioranza in parlamento non può che operare per il proseguimento della legislatura.
Questa giustificazione, formalmente inappuntabile, ha fatto da lasciapassare, negli anni, a ribaltoni e ribaltini  grazie ai quali hanno visto la luce governi sostenuti da maggioranze OGM di ogni genere.
Noi ad arrabbiarci e a gridare al colpo di mano, loro a dirci di rileggere la Costituzione e la storia della Repubblica: Ma quale scioglimento anticipato delle camere? Il Capo del Stato non avrebbe potuto comportarsi diversamente.

E anche sul finire dell’anno scorso il copione sembrava lo stesso,  con i soliti noti  pronti a scommettere  tutto sul formarsi di una maggioranza alternativa in parlamento che avrebbe permesso di dare lo sfratto a Berlusconi, e che Napolitano avrebbe certamente benedetto.
Tutto questo con buona pace del rispetto della volontà popolare. Niente di personale, è la Repubblica parlamentare.

C’è però stato un piccolo imprevisto e la "maggioranza alternativa", il 14 dicembre, ha preso una sonora sberla. Non solo: più passano i giorni e le votazioni in aula, più i numeri per il governo in carica sembrano diventare rotondi.
Dalle piazze agli uffici delle procure sono immediatamente scattati vari piani B per cercare di rimediare all’incidente di percorso, ma di questi tempi non basta avere un piano B, ci vuole anche il piano C.C” come Costituzione.

Ecco quindi che, cogliendo al balzo lo spunto di una nota del Quirinale, che invitava a mantenere i toni bassi pena la possibile fine anticipata della legislatura, i costituzionalisti illuminati (quelli che, tanto per capirci, farebbero la loro figura come ospiti super partes a Ballarò) hanno già pronta una bella inversione a U, anzi a C.
In fondo dove sta scritto che il Capo dello Stato non può essere un "arbitro giocatore" e mandare tutti a casa anche se la maggioranza parlamentare regge? E' vero che lo abbiamo detto e ripetuto per anni, ma solo gli stupidi non cambiano idea, no?

La Costituzione stabilisce che (art.88) “Il Presidente della Repubblica può, sentiti i loro Presidenti, sciogliere le Camere o anche una sola di esse”.
Certo, l’articolo successivo precisa: “Nessun atto del Presidente della Repubblica è valido se non è controfirmato dai ministri proponenti, che ne assumono la responsabilità. Gli atti che hanno valore legislativo e gli altri indicati dalla legge sono controfirmati anche dal Presidente del Consiglio dei Ministri”. E anche la prassi parla chiaro, una cosa simile non è mai successa.
Ma la costituzionalista Lorenza Carlassarrereduce dal Palasharp di Milano, non si fa impressionare e si mostra possibilista sulla prospettiva di uno scioglimento anticipato delle camere, pur in presenza di una maggioranza numerica in entrambi i rami del parlamento, e senza la controfirma del Premier. Poco importa che la stessa Carlassarre, poco tempo fa, avesse detto l'esatto contrario, giudicando l'ipotesi inammissibile. La politica è fantasia, e anche le interpretazioni costituzionali vanno adeguate alle convenienze di scenario.

E tutta la tiritera sulla Repubblica parlamentare che ci hanno propinato per anni al punto che quasi quasi stavamo iniziando a crederci? Pur di far fuori Berlusconi la mettiamo in soffitta, insieme a tutto quello che ci siamo giocati da un pezzo: lo stato di diritto, le libertà individuali, il rispetto della privacy e della dignità delle persone.
Sospendiamo regole e prassi e pensiamo solo a far fuori il nemico: è l'antiberlusconismo bellezza.

4 commenti:

  1. Berlusconi a processo il 6 aprile
    La decisione del gip di Milano: rito immediato per concussione e prostituzione minorile. (corriere)

    Non vorrei davvero credere che siamo tutti così uguali davanti alla legge che una "giovane" prostituta che ha smarrito le chiavi di casa in marocco, sia venuta in italia a farsi sc.... per soldi, sia la causa della caduta non di questo governo ma della credibilità di una nazione. B. non è un santo ed io è da molto che non lo stimo più, ma non lo considero pari a molti malgrado i suoi errori. Se non valutiamo le persone forti il rischio è che i deboli prendano il potere attraverso altre strade.

    RispondiElimina
  2. Non è certo una sorpresa, così come non dovrà sorprenderci quello che ci attende, aspettiamoci di tutto.

    RispondiElimina
  3. scusa come "aspettiamoci di tutto". ma allora accetteremo supinamente che se l'orologio non va avanti dovremo rassegnarci a farlo andare indietro?

    RispondiElimina
  4. Non intendevo questo. Intendo che la strategia di chi ha messo in piedi questa commedia è suscitare disorientamento nell'opinione pubblica di centrodestra, per creare disaffezione e demotivarne la base. In questo senso dobbiamo essere preparati, semplicemente per non cascarci (questo naturalmente a meno che non vengano fuori davvero delle prove evidenti, che al momento non si vedono).

    RispondiElimina