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venerdì 25 febbraio 2011

Bersaglio Fisso


Ieri sera Annozero si è occupato del tema del giorno: la Libia che brucia.
Un’occasione di approfondimento in prima serata offerta dalla tv pubblica assolutamente da non perdere.
La trasmissione è iniziata come da palinsesto alle 21:05. Alle 21:20 scarse avevamo già capito: abbiamo sbagliato tutto. Per giorni ci siamo riempiti la testa di questioni assolutamente non rilevanti, la verità ce l’ha spiegata Santoro e in meno di un quarto d’ora tutto ci è stato chiaro: il vero problema della Libia ha un nome e un cognome:  Muammar Gheddafi? No, Silvio Berlusconi.

La procedura è semplice: vai davanti all’ambasciata, avvicina il libico trapiantato che giustamente protesta per i massacri che si stanno compiendo nel suo paese, fagli una domanda su Berlusconi e, se risponde a suon di “vergogna!”, infilalo nel servizio e poi sfuma il tutto su un "sottofondo musicale idoneo" di Guzzantiana memoria. Come ciliegina montaci di seguito un bel coro “assassino! assassino!” (indirizzato a Gheddafi, ma basta non dirlo) e l’effetto è garantito, ci puoi giocare sopra per tutta la puntata.

Berlusconi è una canaglia perché è il responsabile unico della firma del trattato di amicizia con la Libia. Non importa che la ratifica sia stato un atto bipartisan che ha finalizzato il lavoro di governi  precedenti, anche di colore diverso. E non ci interessa nemmeno che sia passato al Senato con 232 voti favorevoli, 22 contrari e 12 astenuti e alla Camera con 413 voti a favore, 63 contrari e 36 astenuti. E’ una balla che suona troppo bene per rinunciarci.

Berlusconi è una carogna perché ha comprato e tuttora compra il petrolio e il gas dal dittatore. Peccato che la stessa cosa l’abbiano fatta tutti i governanti dell’Europa occidentale da 40 anni a questa parte. Meglio non dirlo, rovina l’atmosfera.

Berlusconi è complice della carneficina perché ci ha messo addirittura delle ore per condannare con forza quello che stava accadendo nelle strade di Tripoli, questo è il cuore del discorso.

Passano pochi minuti è un inviato da Washington de La Repubblica, uno di quelli che hanno l’America in tasca, che sanno come va il mondo e te lo spiegano sempre volentieri, scende dall’alto del collegamento esterno e ci racconta che il seme delle rivolte antiregime in medio oriente l’ha piantato Obama con il suo discorso al Cairo di due anni fa.
Lo stesso Obama che ci ha messo 48 ore abbondanti più di Berlusconi per aprire bocca sui massacri libici e lo ha fatto con un tono soft che più soft non si può, ma criticarlo per questo pare brutto e anche parecchio provinciale: aveva una buona ragione, possibile che non lo abbiate capito? ce lo ha spiegato il portavoce della Casa Bianca Jay Carney: Obama è stato cauto per paura di ritorsioni contro i cittadini americani in Libia.
Domanda: sarà mica la stessa ragione per cui anche da noi si è preferito non gridare all’assassino dentro al megafono? Chissenefrega, non ci interessa capire, solo sparare sul nemico, Obama è Obama, ma se lo fa il Caimano è una porcata a prescindere.

Torniamo in Libia: ieri dei giornalisti, tra di loro gli inviati dell’Ansa e del Corriere, sono stati bloccati da miliziani filo-Gheddafi sulla strada per Tripoli e, alla notizia che si trattava di italiani, sono stati schiaffeggiati e presi a calci. Che sia “colpa” della presa di posizione del nostro governo contro la dura repressione del regime del Rais? Possibile.

Parliamoci chiaro, a tutti noi sarebbe piaciuto sentire dure e nette parole di condanna dal nostro governo già dopo i primissimi scontri della settimana scorsa, ma facciamo un gioco, immaginiamo cosa sarebbe successo se Berlusconi avesse urlato nei microfoni dando dell’assassino a Gheddafi e se gli italiani  che a Tripoli e dintorni ci lavorano, e nelle prime ore della rivolta si trovavano ancora tutti in Libia, fossero stati oggetto di rappresaglie mirate da parte dei mercenari e dei miliziani al soldo del Rais, quelli che in queste ore fanno irruzione  nelle case dei civili sparando a casaccio su chi trovano dietro la porta, e che  una settimana fa avevano ancora il pieno controllo del territorio.
Immaginate la scena: pare di vederli e di sentirli, i Giovanni Floris, i Massimo Giannini, gli Ezio Mauro della situazione, che alzano gli occhi al cielo e agitano il ditino di biasimo “Un Presidente del Consiglio non si comporta così, vergogna! serve misura, serve prudenza, non si può agire con questa leggerezza!”. E ieri sera non ci sarebbe stato bisogno di un montaggio creativo per far urlare a qualcuno “assassino!” all’indirizzo del Premier.

Insomma, come ti muovi ti fulmino e che si parli di Ruby o di Gheddafi il bersaglio è sempre lo stesso, mobile o immobile che sia. Sindrome ossessiva conclamata.
Quando Berlusconi si ritirerà a vita privata sarà un triste giorno per questi signori, noi voteremo semplicemente per qualcun altro, loro dovranno trovare un’altra ragione di vita. Auguri.

21 commenti:

  1. pur con tutti i difetti del berluska, non posso che concordare completamente

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  2. BERLUSCONI HA BACIATO LA MANO A GHEDDAFI..... CREDO PROPRIO CHE DOVREBBE NASCONDERSI IN UN ISOLA DESERTA...CHE FIGURE DI M.... FORSE LO RINGRAZIAVA PER IL BUNGA BUNGA INVENTATO DA GHEDDAFI...

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  3. Da quel che si sa e quello che non si dice, emerge una sola grande necessità
    BERLUSCCONI E LA BANDA DI SERVI CHE LO SOSTIENE HANNO PASSATO IL SEGNO - ADESSO BASTA!
    ANDATEVI A CASA!

    E a chi continua a sostenere questa masnada di delinquenti consiglio di guardarsi allo specchio al mattino e di dire una sola parola all'immagine che vedranno riflessa: DEFICIENTE!
    Tanto se date del deficiente allo stronzo che vedete nessuno si offende.

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  4. Anonimo1 e Anonimo 2, grazie dei commenti, che dimostrano, molto meglio di quanto potrei fare io con mille parole, la civiltà di chi li ha lasciati.

    Filippo, i difetti li vediamo tutti, così come la drammatica mancanza di qualunque alternativa minimamente credibile.

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  5. È chiaro che gli Anonimi 1 e 2, indubbi rappresentanti del patrimonio sia civile che culturale sinistro, hanno sempre e solo consumato gas algerino prelevato da loro direttamente ad Arzew con i thermos (si può avere allo stato liquido) e fatto rifornimento esclusivamente con carburanti politicamente corretti Chavez-Venezuelani.
    Caro Instand Karma, dopo 65 anni, seguendo le lezioni che ci impartiscono "ad ogni pié sospinto", abbiamo capito che è corretto e lodevole utile solo ciò che loro non fanno ed è abominevole disgustoso e vergognoso tutto ciò che fanno gli altri sopratutto se essi stessi non hanno alcuna idea di ciò che sia, di come si faccia e che sopratutto non sono capaci di fare.
    Una stretta di mano.
    Pippo il vecchio

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  6. io sono un anonimo di destra, ma UN CONTO è usare diplomazia e equilibrio. ALTRO (e parliamo di questo) è assoggettarsi simbolicamente e mediaticamente nel nome di un intero Paese per rimanere sotto al riflettore.
    Il bacio della mano a Gheddafi, lo spettacolino dei cavalli berberi, il gioco del bungabunga: sono tutte cose CHE NON ERANO DOVUTE a prudenza "realpolitik". Erano dovute alla necessità di Berlusconi di presentarsi come PERSONALMENTE IMPRESCINDIBILE sulla scena internazionale. E quando dico "personalmente" intendo non "in quanto Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana", bensì in quanto "Cavalier Silvio Berlusconi".
    E quando spendi l'immagine del tuo Paese per guadagnare in carisma personale, poi non ce la si può prendere con chi ti critica.

    L'approvvigionamento di gas e di petrolio era utile al paese, il trattato bilaterale italolibico anche. Nessuno può farne una colpa a Berlusconi: lo avrebbe (e lo ha) fatto chiunque altro. Il bacio dell'anello, NO. SOLO LUI. e questo va criticato aspramente, se si crede ancora nella dignità della nostra Patria.

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  7. Dare dello stronzo a uno che scrive come te è ancor più doveroso, e dargli del fesso è un complimento che non merita.

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  8. @ Pippo, ricambio la stretta di mano, a rileggerci presto!

    @Anonimo di destra: il bacio non è piaciuto nemmeno a me, lo dico chiaro e senza problemi. Ma non facciamone una montagna e soprattutto non dimentichiamoci che da anni per Gheddafi si erano riaperti tutti i salotti buoni della diplomazia, da quelli delle cancellerie europee a quelli di Washington e dell'Onu. Chi lo ha trattato da "amico" era in buona compagnia.

    Anonimo2 (presumo) il tuo dovere l'hai fatto e per l'insulto ti ho ringraziato. Ti ripeto che tu riesci in due parole a dimostrare quello io ci metterei pagine per scrivere e argomentare. Torna pure quando vuoi.

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  9. Ma le foto di Obama (Presidente USA, mica PdelCon dell'Italietta nostra) che si inchina di fronte al re Saudita ve le han fatte vedere in Italia?
    Ora un conto e' criticare Berlusconi, un altro e' perdere il lume della ragione ad ogni mossa (o mossetta) del suddetto.
    Non mi ricordo piu' chi ha scritto che a Repubblica stanno raccogliendo prove per accusare Berlusconi del terremoto in Nuova Zelanda... Ecco, appunto...
    Stefano (Boston)

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  10. Caro Stefano, scusa se te lo dico, ma tu non puoi esistere. Secondo la teoria che va per la maggiore in Italia tu, essendo un italiano all'estero e quindi non soggetto al bieco lavaggio del cervello della tv berlusconiana, devi matematicamente vivere nella vergogna di essere associato ad un paese governato da un sì losco figuro e nell'ansia di prendere le distanze da lui ogni volta che te ne si presenta l'occasione (salvo poi vedere, dal voto degli italiani nel mondo, che le cose non stanno proprio così...).

    Adesso tranquillizzaci tutti e dicci che scrivi da Trezzano sul Naviglio, altrimenti dovremmo convivere con l'inquietante consapevolezza che Repubblica e l'Espresso possono sbagliare...e già è una serataccia così ti assicuro...potrei non farcela!

    A parte gli scherzi, benvenuto nel blog, spero di rileggerti spesso da queste parti!

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  11. Certamente Silvio Berlusconi per taluni è un bersaglio fisso. Ci sarebbe tuttavia da aggiungere che il buon Silvio sembra voler far di tutto e di più per meritare il centro della loro malevole attenzione.
    Del fatto che i presunti "successi" diplomatici del nostro (con Gheddafi, ma anche con Putin e altri) siano comunque inficiati da un personalismo deteriore (dalle pacche sulle spalle alle salaci battute, mossette e gag in tutti i consessi internazionali più prestigiosi) e assai discutibile se non controproducente è già stato detto.

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  12. Per quanto riguarda i "successi" diplomatici non c'è dubbio che sul piano energetico siamo messi meglio di qualche anno fa, è anche per questo che possiamo incassare la chiusura del Greenstream più o meno senza battere ciglio, almeno per ora.

    Sul fatto che Berlusconi a volte dia l'impressione di "cercarsele" sono perfettamente d'accordo con te, nel senso che al posto suo, sapendo di essere costantemente sotto la lente di ingrandimento, molti sarebbero più abbottonati e così facendo magari qualche grana se la risparmierebbero. Ma fa parte del personaggio, o lo si prende tutto o niente. E in ogni caso l'anomalia sta molto più nella lente di ingrandimento che in quello che ci finisce dentro.
    Un saluto.

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  13. mmmm no: Berlusconi è il primo a voler sottolineare quando sia imprescindibile LA SUA PERSONA alla politica italiana internazionale. Basti pensare alla pretesa di essere stato LUI PERSONALMENTE (non l'Italia, che pure suonerebbe grottesco) l'artefice della "pace" Bush-Putin, di aver personalmente convinto Erdogan per telefono, e chissà quante altre cose in cui ha operato gesti mediatici e simbolici per aumentare l'importanza sua personale, e non quella del Paese.
    Quando questo gli si ritorce contro, perchè di fronte a chiunque si è "assupinato" simbolicamente e mediaticamente ben oltre le necessità e le esigenze dell'Italia... Beh, è un autogol che va inserito a pieno regime nello score senza minimizzare o scandalizzarsi.
    Non può mica essere che si contano solo i gol fatti nella rete dell'avversario, no?
    (sempre l'anonimo di destra di cui sopra)

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  14. D'accordissimo a segnare i gol fatti e quelli subiti, magari c'è da dire che non tutti i gol sono uguali e comunque secondo quelli del "bersaglio fisso" lo score del punti segnati è ancora immacolato.

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  15. quelli ormai sono del tutto ininfluenti, mi pare chiaro (e lo sanno benissimo anche loro).
    il punto qui è: stante l'insussistenza della sinistra, vogliamo iniziare una riflessione critica (per quanto dolorosa) su cosa ci hanno portato questi 17 anni di berlusconismo?

    Io per esempio avevo accettato di buon grado (e con entusiasmo!) di dare convinta adesione sotto l'ombrello di berlusconi, l'unico probabilmente che nel 94 ci poteva difendere dalla presa della bastiglia degli occhettiani.
    Oggi però il berlusconismo da mezzo (per una destra patriottica, liberista, legalitaria e valoriale) è diventato un fine sul quale sacrificare tutto il resto, se necessario.
    Ecco, sarebbe ora che iniziassimo a dircelo anche noi. Senza l'incubo di dover sempre gettare la palla nel campo degli altri: gli altri non sono nemmeno più nello stesso campo. Si fanno le loro trasmissioncine, i loro giornaletti, si applaudono da soli e DA ANNI non conquistano mezzo voto in più. Non sono un pericolo. Il pericolo siamo noi che ormai per colpa loro ci siamo mitridizzati dal germe dell'autocritica...

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  16. Io, da Montanelliano d'antan, Berlusconi l'ho votato a naso tappato e neppure sempre, vivendo all'estero.
    Non vedo la televisione italiana se non quando passo in penisola, e la trovo francamente ributtante, ma la guardo pochissimo pure in USA.
    Mr. B e' biologicamente condannato. Il problema e' che non c'abbiamo nessun altro che abbia la massa critico-politica per tenere insieme una coalizione di governo coerente, ovvero non il solito polpettone d'unita' nazionale che si fa nei casi d'eergenza in Italia.
    D'altra partde e' pur vero che l'Italia ha sempre vissuto - direbbe il Principe de Curtis - a prescindere dai governi.
    Ma forse anche codesto bel genio e' in via d'esaurimento... Non sono ottimista, lo so. Dev'esser la china dell'oltre quaranta...
    Stefano

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  17. @Anonimo di destra: le riflessioni critiche vanno benissimo, anzi ci vogliono. Il centrodestra che abbiamo in Italia è tutt'altro che perfetto, molto immaturo (non ci dimenticiamo che prima del 1994 in Italia "destra" era una specie di parolaccia) e ben lontano dall'aver fatto chiarezza sui suoi riferimenti culturali. Tanto per fare un esempio: abbiamo ex socialisti (tanti) e thatcheriani-reganiani (pochi). Ci vuole tempo e buona volontà, ma non credo che la strada giusta sia demolire quello che c'è, penso sia piuttosto il caso di lavorare per migliorarlo senza i propositi interessati di spallata che hanno contraddistinto certe iniziative recenti.
    Inoltre ci andrei piano con l'ininfluenza della sinistra. Sono senza programmi e senza un leader, ma la sottovalutazione dell'avversario è spesso l'anticamera della sconfitta. La sinistra ha sottovalutato Berlusconi per anni, gli ha riso dietro, ne ha fatto una maccahietta, e poi puntualmente ha preso la paga. Non cadiamo nello stesso errore.

    @Stefano: Sono d'accordo con te sul fatto che Berlusconi ha gli anni contati per motivi biologici evidenti a tutti.
    E, passato lui, nel centrodestra rischiamo il susseguirsi di leadership deboli, contestate e confuse che, temo, avranno poco da invidiare a quelle che contraddistinguono il campo della sinistra. Spero di sbagliarmi ma anche io su questo non sono molto ottimista, il panorama è pieno di nani che si credono giganti e non parlo di gente con i tacchi...

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  18. Capita di sentire tanta indignazione per la faccenda del baciamano di B. al Tiranno, nonchè del trattato con la Libia. Presumo che per coerenza siano con i termosifoni spenti e usino la carbonella per non doversi scaldare neanche in minima parte ...col combustibile fornito dalla Iena Libica...Mentre all'ONU non ebbero tanti scrupoli quando si assegnarono incarichi sui "diritti umani" proprio all'entourage di colui che oggi viene sanzionato e comandato al Tribunale Internazionale...

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  19. E non dimentichiamo che alla figlia del Rais era stato affidato il prestigioso ruolo di ambasciatrice dell'ONU anti-HIV, non certo per meriti specifici suoi, ma per compiacenza nei confronti dell'"illustre" genitore. Nomina revocata in fretta e furia un paio di giorni fa.

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  20. Beh, ci lamentiamo dell'Italia, ma all'Onu la Libia e' membro della commissione speciale sui DIRITTI UMANI. Tipo dracula direttore dell'AVIS...

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  21. In Italia nessuno ha interesse a prendersela con l'ONU, tutta qui la differenza.

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