ADNKronos Politica


venerdì 28 gennaio 2011

Road to Nomination: 9 - Newt Gingrich



Continua la Road to Nomination di questo blog. Grazie ai minispecial di Fox News andiamo a conoscere meglio 12 potenziali candidati alla nomination repubblicana per l'elezione presidenziale del 2012. Oggi un incontriamo personaggio che non ha bisogno di presentazioni: Newt Gingrich.


A differenza di molti altri potenziali candidati, Gingrich è un veterano della politica di Washington, è stato lo speaker della Camera per quattro anni nell’era Clinton.
Quando è stato visto alla fiera dello Stato dell’Iowa (dove, ogni quattro anni, le primarie hanno inizio) qualcuno ha iniziato a pensare che stesse iniziando a prepararsi il terreno.
Correrò solo se penserò di avere delle reali possibilità di vincere, di aiutare questo paese a riorganizzarsi e tornare ad avere successo. Se volessi far rumore potrei farlo anche senza candidarmi, e spenderei molto meno”.

Da quando nel 1998 ha lasciato il Congresso Gingrich ha scritto 15 libri, prodotto 6 documentari, fatto centinaia di apparizioni televisive e collaborato con Fox News. E’ diventato un agglomerato di idee che produce consigli e strategie per ogni repubblicano che voglia ascoltarlo, inclusi quelli nella nuova maggioranza alla Camera.

Devono fare quello che la gente chiede loro assolutamente di fare: respingere la riforma sanitaria di Obama, tagliare la spesa e fermare l’aumento delle tasse”.
Gingrich sa di cosa parla. Si deve a lui una delle più grandi vittorie della storia dei repubblicani, quella delle elezioni del 1994, quando il GOP recuperò ben 52 seggi alla Camera. Prima delle elezioni tutti i candidati repubblicani firmarono il suo “Contratto con l’America” e Gingrich divenne il primo speaker repubblicano dal 1928.

Nel 1996 abbiamo riformato lo stato sociale, l’assistenza sanitaria che stava andando in bancarotta e rieletto repubblicani per la prima volta dal 1928”.

Ma nel 1998, dopo due disastrosi shut down statali, una dura battaglia sull’impeachment di Clinton e una lunga serie di controversie Gingrich lasciò il Congresso e nel giro di pochi anni i deputati repubblicani iniziarono a venire accusati di essere troppo interni al sistema, esattamente come i democratici che avevano battuto. Il 2006 segnò la fine della maggioranza repubblicana alla camera.

Secondo molti Gingrich è uno uomo con grandi idee che a volte però esagera e le spara troppo grosse.

Un partito senza idee raramente viene attaccato dalla stampa, perché la stampa non se ne occupa proprio. Un partito con molte idee a volte commette anche degli errori. Ogni tanto bisogna ammettere di non aver fatto la cosa giusta. Ma se uno corre per la presidenza deve essere più disciplinato, più prudente, più metodico”.

Se Gingrich correrà alle primarie dovrà certamente aspettarsi molte domande sulla sua vita privata, avendo ammesso di aver tradito sua moglie con una donna del suo staff nello stesso periodo in cui chiedeva l’impeachment di Clinton per lo scandalo di Monica Lewinski. Alla fine Gingrich ha sposato quella donna.
Se sarà o non sarà un problema dipenderà da quello su cui il popolo americano vorrà concentrare l’attenzione. Se pensiamo ai problemi del paese e al bisogno di tornare ai principi della costituzione la gente potrebbe dire ‘Newt ne ha viste tante e potrebbe essere la persona giusta’”.

Molti repubblicani parlano di ridurre la spesa, ma pochi di loro dimostrano di avere delle idee precise di dove tagliare. Gingrish da dove inizierebbe?
Prima di tutto tornerei alla spesa discrezionale del 2008, ci farebbe risparmiare 1000 miliardi nei prossimi 10 anni. Bisognerebbe ripensare i sussidi di disoccupazione, dovrebbero diventare dei programmi di aggiornamento.”

Il tema centrale di politica estera:
La minaccia dell’Islam radicale che ogni giorno cerca metodicamente un modo per ucciderci. Sono cose reali. L’Iran è una minaccia, a breve termine finanzia il terrorismo, ma nel lungo termine potrebbero arrivare ad avere armi atomiche”.
Da quando c’è Obama le cose non sono migliorate “La Corea del Nord continua ad accrescere le sue capacità nucleari e non abbiamo fatto niente. l’Iran continua a costruire le sue armi e noi non facciamo niente. Stanno giocando con il fuoco e con la sicurezza nazionale”.


My Two Cents: Gingrich per i repubblicani rappresenta un pezzo di storia e non ha certo il problema di farsi conoscere dall’elettorato. E’ un vulcano di idee, sa come dettare l’agenda e ha già frequentato palcoscenici importanti, ma a volte l'ha fatto con una condotta da scheggia impazzita che non lascia molto tranquillo l’elettore medio. E’ un personaggio discusso e, un po’ come la Palin, è adorato dai fans e detestato dai detrattori il che non ne fa un candidato ideale per l’elezione del 2012. Vista la sua dimensione nazionale è uno dei nomi sui cui già si concentrano le case di sondaggi e i risultati non sono esattamente entusiasmanti E’ il candidato ideale se si vuole garantire ad Obama una rielezione tranquilla.

Next Stop: Ancora Washington, per conoscere un senatore così popolare nella sua South Carolina che alle ultime elezioni nessuno se l'è sentita di sfidarlo: John Tune.

Fermate precedenti:
1 - Mitch Daniels
2 - Haley Barbour
3 - Mitt Romney
4 - Sarah Palin
5 - Mike Pence
6 - Mike Huckabee
7 - Tim Pawlenty
8 - Jim DeMint

Nessun commento:

Posta un commento