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venerdì 21 gennaio 2011

Road to Nomination: 6 - Mike Huckabee



Continua la Road to Nomination di questo blog. Grazie ai minispecial di Fox News andiamo a conoscere meglio 12 potenziali candidati alla nomination repubblicana per l'elezione presidenziale del 2012. Oggi parliamo di una vecchia conoscenza: Mike Huckabee.


Ex governatore dell’Arkansas, Huckabee ha chiuso le primarie del 2008 al secondo posto dietro John McCain. Da allora si è dato un gran da fare: ha condotto un suo show su Fox News, ha commentato le notizie alla radio e ha scritto tre libri.
La gente mi conosce più per aver condotto uno show sulla Fox che per aver corso per la presidenza”.

Secondo un sondaggio della Associated Press il suo indice di gradimento, al 49%, è il più alto tra i potenziali candidati repubblicani per il 2012. Huckabee è stato inoltre scelto, dagli utenti del sito IowaRepublican.com, come il favorito per la nomination.

Questi sondaggi non contano molto. Non mettono soldi in banca per la campagna elettorale e non ti fanno trovare volontari su e giù per l’America”.

Il tema del fundraising è sottolineato da Larry SabatoNon sono sicuro che Huckabee abbia la capacità di raccogliere le decine, anzi le centinaia di milioni di dollari necessari per la campagna del 2012. Nel 2008 non è stato in grado di farlo e per questo ha perso”.
Ma nonostante questo nel 2008 Huckabee vinse le primarie in otto stati. “E’ un uomo credibile, dice quello che pensa e funziona bene sui mezzi di comunicazione” conclude Sabato.

E’ ben visto dai conservatori e ha un buon senso dell’umorismo. L’ho visto trascinare la folla in Iowa grazie alla sua grandiosa personalità” aggiunge di David Yepsen, del Des Moines Register.

Qualità che gli vengono in parte dall’essere stato un Ministro Battista. Da governatore è stato un paladino delle scelte pro-vita e del matrimonio tradizionale, cosa che ha fatto salire le sue quotazioni tra i cristiani evangelici.

Sulla proposta di Mitch Daniels di una tregua sui temi etici fino al superamento della crisi economica Huckabee si dimostra poco entusiasta:
Non vorrei che ci dimenticassimo che sono temi che contano. Contano perché sono in qualche modo alla base di quello che siamo come popolo, come civiltà”.

In passato Huckabee è stato accusato di essere un sostenitore dell’aumento della spesa pubblica, del “big government”.

Questo attacco è stata la cosa che più mi ha frustrato durante la corsa del 2008. Io sarei a favore del big government? No, non lo sono. Ma ho governato uno stato in cui dovevamo far quadrare i conti e allo stesso tempo rispettare aspetti della costituzione come l’obbligo di dare un’istruzione adeguata ad ogni studente. Per quanto sia importante tenere le tasse basse,  lo è anche pagare i conti per quello che si fa. Non credo nella spesa in deficit”.

Sulla riforma sanitaria?
Il più grande errore della riforma Obama-care è stato concentrarsi nella magia  mistica di poter portare l’assistenza sanitaria a 32 milioni di persone in più, spendendo al tempo stesso mezzo miliardo di dollari in meno, insomma un sistema in grado di funzionare meglio di fare tutti felici. E’ pazzia”.
Huckabee tuttavia non ritiene realistico poter abrograre la riforma sanitaria, dato che il Presidente ha il diritto di veto “meglio intervenire chirurgicamente sul suo finanziamento”.

Tema dominante di politica estera:
Il ruolo dell’America nel mondo. Decidere se vogliamo essere il poliziotto del mondo, in tutte le strade di tutti i paesi, o concentraci sulla sicurezza delle frontiere dell'America e degli interessi americani all’estero”.

Huckabee ho subito numerosi attacchi, e ne subirà ancora se deciderà di correre nel 2012, per la sua decisione, presa da governatore dell’Arkansas nel 1999, di concedere clemenza a Maurice Clemmons, che, dopo essere stato rimesso in libertà,  ha ucciso quattro poliziotti dello stato di Washington.
“Se dovessi prendere di nuovo quella decisione avendo a disposizione le stesse informazioni farei la stessa cosa che feci allora. Si trattava del caso di un ragazzo di colore di 16 anni condannato a 108  anni di prigione per furto. Nemmeno molti assassini ricevono condanne così pesanti.
Molte cose andarono storte, sarebbe dovuto tornare in prigione e restarci, ma sia lo stato di Washington, sia il mio successore, non hanno fatto le cose come dovevano ed è rimasto in libertà”.

Ma, in conclusione, Huckabee ha le carte in regola per la nomination?
Alla fine conta più la raccolta fondi del messaggio che hai da dare. Questo porta a dare attenzione non necessariamente a alle persone con le idee migliori, ma a quelle con alle spalle la macchina per raccogliere soldi più efficiente, anche se magari il loro messaggio non ‘vende’”.

Ci sarà ancora Chuck Norris nel tuo staff per la campagna?
Lo spero proprio, odierei correre senza di lui”.

My two cents for free: Come tutti "reduci" dalla campagna del 2008 Huckabee non mi entusiasma, ma bisogna ammettere che in questi anni si è saputo costruire un forte profilo pubblico senza spingere una parte degli americani ad identificarlo con il "male assoluto", che è invece il lato B della popolarità di Sarah Palin.
Secondo un sondaggio CNN due masi fa Huckabee avrebbe battuto Obama 52 a 44 nel voto popolare, un risultato che, anche considerando il margine di errore, è di quelli che fanno riflettere, ma a due anni  dall'elezione certi numeri vanno presi con le molle e infatti, come vedremo  nei prossimi giorni, la situazione oggi è già molto diversa.
Il problema della scarsa capacità di far confluire su di sé un sostegno economico significativo resta tutto, ma potrebbe essere superato scegliendo un "compagno di viaggio" che se la cavi meglio di lui nel fundraising.
Non so quanto Huckabee sarebbe deciso ed efficace nel promuovere i tagli di spesa di cui l'America ha bisogno, ma certamente, viste le alternative, è un candidato da tenere presente. Anche se personalmente spero in qualcosa di diverso.


Next Stop: Minnesota, per fare la conoscenza del governatore: Tim Pawlenty, un uomo tranquillo.

Fermate precedenti:

4 commenti:

  1. Aspettando di saperne di più su Pawlenty, mi ricordo che una delle prime cose che scrissi sul mio blog riguardava proprio Huckabee che già a Ottobre del 2009 era dato come vincente alle prossime primarie.

    Non vuol dire gran che, però secondo me se i nomi rimangono questi 12 prepariamoci a un'Italian bloggers for Mike :)

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  2. Ho la sgredevole sensazione che, per un motivo o per un altro, sia difficile che qualcuno di questi 12 possa battere Obama puntando sulle proprie forze più che sulle disgrazie del Presidente.

    Un nome che non compare nella lista, ma che secondo me avrà un ruolo nel 2012, è quello di Marco Rubio.
    Arriverà al 2012 con ancora meno esperienza al Senato di quella che aveva Obama nel 2008, ma è una figura in ascesa. Probabilmente è troppo polarizzato per arrivare a 270 voti elettorali, ma potrebbe essere un'ottima opzione per la vice presidenza, magari per portare il consenso del Tea Party ad un candidato che funziona con gli elettori di centro.

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  3. Quello che dici su Rubio è vero ma è una carta che non mi giocherei subito con il rischio di bruciarlo per sempre.
    E soprattutto diamo tempo al GOP di capire cosa vuole farci con voto ispanico.
    Insomma io me lo terrei per il 2016 dopo 6 anni di Senato in cui si spera sia stato capace di farsi vedere e con l'epoca di Obama esaurita definitivamente.
    Per le prossime elezioni l'unica cosa importante è che non presentino un Bob Dole della situazione

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  4. Ma infatti per me l'opzione migliore per Rubio potrebbe essere la vicepresidenza. Ma bisogna anche vedere come risucirà a muoversi al senato nei prossimi 12 mesi.

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