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venerdì 14 gennaio 2011

Road to Nomination: 3 - Mitt Romney



Continua la Road to Nomination di questo blog. Grazie ai minispecial di Fox News andiamo a conoscere meglio 12 potenziali candidati alla nomination repubblicana per l'elezione presidenziale del 2012. Oggi parliamo di Mitt Romney.

Secondo molti l’ex governatore del Massachusetts è al momento il favorito per la conquista della nomination. Nel 2008 era secondo alle spalle di McCain prima di ritirarsi dalla corsa.
Secondo Larry Sabatotra tutti i potenziali candidati Romney è quello che più di ogni altro è sicuro di correre per la nomination”.
Ha la politica presidenziale nel sangue, suo padre George è stato governatore del Michigan e ha corso alle primarie del 1968 venendo battuto da Nixon. Romney ha fatto fortuna a Wall Street prima di provare, senza successo, a battere Ted Kennedy per il seggio senatoriale del Massachusetts. Poi, dopo aver salvato dagli scandali le Olimpiadi di Salt Lake City nel 2002, è stato eletto governatore.

Nel 2008 uno dei punti forti della sua campagna fu la rivendicazione del piano sanitario ribattezzato Romney-care, che garantisce la copertura sanitaria a tutti i cittadini del Massachusetts.
A distanza di tre anni questo sta però diventando per Romney un motivo di imbarazzo: oltre ad essersi rivelato sempre più costoso e impopolare con il passare degli anni, il Romney-care attira su di sé crescenti critiche da parte dell’elettorato repubblicano a causa della sua somiglianza con quello di Obama.

L’ex governatore si è dovuto difendere ripetutamente in TV su questo argomento“quello che abbiamo fatto nel Massachusetts è stato dare una risposta statale ad un problema statale. Obama-care è un’intrusione del governo federale all’interno dei diritti degli stati, delle famiglie e dei medici, è un gigantesco abuso dei poteri costituzionali, quindi penso che debba essere abrogato e ci sia bisogno di una soluzione migliore, basata sul mercato”.

Da un dibattito su Fox News (The O'Reilly Factor):
Bill O'ReillyIl costo pro-capite del sistema sanitario del Massachusetts è il più alto della nazione”.
Romenylo era anche prima della riforma”.
O’Reilly “Ma non avrebbe dovuto far scendere i costi?
Romney “No, Noi in Massachusetts abbiamo risolto il nostro problema a livello statale, gli stati devono risolvere i problemi statali, il governo federale su questo non deve intromettersi come ha fatto il Presidente, togliendo diritti agli stati. Noi abbiamo trovato la nostra soluzione in modo bipartisan, con il consenso della comunità, degli uomini d’affari e del sistema sanitario”.

Secondo Larry SabatoIl punto forte di Romney è l’economia. Se nel 2012 l’economia sarà ancora in questo stato Romney potrà vendere bene il suo passato di uomo d’affari, di salvatore dei giochi olimpici, di amministratore  che sa come far quadrare i conti”.

C’è chi si chiede se Romney avrebbe potuto battere McCain alle primarie del 2008 se la crisi economica avesse colpito un paio di mesi prima delle primarie, invece che un paio di mesi dopo.
Nel 2008 Romney disse “ Non alzerò le tasse per far quadrare i conti, l’ho promesso da governatore e ho mantenuto la parola. Dovevamo coprire un grosso buco di bilancio e c’era chi voleva alzare le tasse. Io mi sono opposto perché avrebbe fatto male alle famiglie e ci avrebbe fatto perdere posti di lavoro, oltre a rallentare l’economia. Non abbiamo alzato le tasse e abbiamo comunque chiuso i bilanci in pareggio, questo è quello che farei se fossi al governo federale”.

Romeny è un Mormone, ma la cosa non sembra pesare sui suoi consensi. Quello che invece non convince molti repubblicani è la sua posizione pubblica sull’aborto che, nel corso della sua vita adulta, è cambiata non una, ma due volte, rendendo difficile capire esattamente quali siano le sue convinzioni.

Romney è stato tra i primi a sostenere il neo eletto senatore della Florida Marco Rubio e questo ne fa un amico del Tea Party, ma ha mantenuto relazioni salde anche con l’ala moderata del partito “quello che è importante è concentrare tutte le nostre energie per far eleggere il maggior numero possibile di repubblicani”. Una capacità di dialogare con le diverse anime del partito che potrebbe valergli la nomination.

My Two Cents for free: Romney è ben messo nei sondaggi essenzialmente perché è una figura pubblica già ben conosciuta e con alle spalle un ciclo di primarie quasi completo, ma questo vuol dire molto poco. Qualcuno ricorderà che per quasi tutto il 2007 Giuliani s embrò essere il front runner per la nomination, salvo poi doversi ritirare quasi immediatamente a causa di una campagna che non decollò mai. Romney ha i suoi punti forti, sa come finanziarsi, ma è troppo identificato con quel GOP che gli americani hanno già bocciato a partira dal 2006. Serve una figura nuova, più che una minestra riscaldata. In un ticket presidenziale potrebbe comunque essere utile, se mai accettasse di farlo potrebbe essere un’opzione per la vice presidenza. Rispetto a Joe Biden sarebbe certamente un passo avanti.

Next Stop: ovunque ci sia una telecamera, per incontrare l'ex governatrice dell'Alaska ed ex candidata alla vice presidenza Sarah Palin.

Fermate precedenti:
1 - Mitch Daniels
2 - Haley Barbour

5 commenti:

  1. Sono venuto solo oggi a conoscenza del tuo Blog.
    Complimenti per questi articoli erano proprio quello che stavo cercando per capirci qualcosa di più sulle candidature.

    Entrando nello specifico sinceramente a me Romney mi sembra il più impresentabile, sia a livello di coinvolgimento popolare sia di credibilità del personaggio.

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  2. Grazie!
    E' un modo per iniziare a parlare anche un po' di "noi" e non solo di Obama.
    Ridurre tutto ad un dibattito sulle colpe dell'avversario ci farebbe sembrare un po' troppo simili a "qualcuno" (senza fare nomi) a cui non è proprio il caso di assomigliare.

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  3. Hai ragione e poi Obama ormai (purtroppo) lo conosciamo anche troppo bene.

    Per ora tra i tre che hai riportato secondo me Haley Barbour è quello che ha più, quelle che in gergo si possono definire, "palle quadrate". E ce lo vedrei anche bene a rispondere alle favole di Obama con episodi e fatti concreti senza farsi impressionare più di tanto o tentennare come purtroppo fece troppo McCain a suo tempo.

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  4. A me piace Daniels. Anche se per vincere un'elezione presidenziale la capacità di "arrivare" alla gente e fondamentale e in questo purtroppo noto una tendenza non rassicurante. Nel senso che i candidati che ritengo più capaci sono anche quelli con un impatto mediatico non proprio travolgente. E' chiaro però che una campagna di primarie può cambiare tutto.

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  5. In effetti Daniels solo per la Harley meriterebbe.

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