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domenica 13 febbraio 2011

Il Perseguitato


Abbassare i toni” è la frase del giorno, l’ha lanciata la settimana scorsa il Capo dello Stato e tutti, a parole, l’hanno raccolta, salvo poi non farci mancare la razione quotidiana di polemiche al vetriolo per i TG della sera.

Abbassare i toni”. Lo ha detto anche Gianfranco Fini chiudendo oggi la convention di FLI a Rho: parliamo di noi, delle nostre proposte, e basta con l’antiberlusconismo.
E poche ore prima il sergente Granata la sua proposta l’aveva fatta: “Approviamo un codice etico al nostro interno!”. Giusto, ma perché tanta urgenza? “Perché non possiamo più permettere che uno dei nostri vada ad Arcore!”. Ecco a cosa servono i codici etici. Dicevamo? Basta con l’antiberlusconismo.

Anche Italo Bocchino nei giorni scorsi aveva invitato tutti ad abbassare i toni, e deve essere stato proprio in omaggio all’auspicato nuovo clima di pacificazione che il capogruppo di FLI alla Camera e sua moglie hanno manifestato la loro chiara volontà di distensione a Feltri, Sallusti e Belpietro denunciandoli per stalking.

Secondo la ricostruzione del Corriere “i coniugi spiegherebbero di essere ossessionati, diventati diffidenti, di saltar su ogni qualvolta squilli il telefono. E di aver gli incubi di notte. Il timore che i pezzi pubblicati dai quotidiani istighi all'odio li farebbe vivere in un perdurante stato d’ansia e frustrazione. Italo Bocchino e Gabriella Buontempo, nella loro denuncia, sosterrebbero di essere deperiti e dimagriti.
Insomma Bocchino si sente perseguitato e il suo appetito ne risente. 
Se Berlusconi avesse la salute cagionevole di Bocchino e signora a quest’ora sarebbe già finito sotto la tenda a ossigeno, viste le attenzione che quotidianamente gli riservano stampa e televisione, meritandosi tra l’altro le frequenti pacche sulle spalle dell’avanguardia futurista, sempre in nome della distensione.

P.S. Durante la kermesse finiana è andata per la maggiore una maglietta con il sobrio e asciutto slogan “Se Ruby non puoi governare”. Anche questo è abbassare i toni.

2 commenti:

  1. Che Mussolini fino al '35 sia stato un grande statista lo dice la storia d'Italia; che nel tempo si debba tener conto di eventuali errori fatti mi sembra giusto; che questi due signori (Fini e D'Alema) non abbiano il coraggio di riconoscere i loro cambiamenti (dove ci sono stati) è per il maledetto legame che la politica ha non con le idee ma con i voti dei propri elettori; che si possa sperare in una, diciamo per capirci, "destra" che sia moderna e si confronti con i cambiamenti attuali e con l'idea non dell'autorità ma dell'autorevolezza, in Italia ce n'è bisogno.

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  2. Ce n'è bisogno come c'è bisogno di molto altro. Ma non possiamo aspettare che atterri da Marte questa destra. Una destra in Italia c'è. Non è perfetta, tutt'altro. Migliorarla si può, si deve, ma chi gioca a sparargli alle gambe ha in mente un'altra cosa.

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