ADNKronos Politica


martedì 25 gennaio 2011

Back in The Picture



Houston, abbiamo un problema”, la lunga erosione del consenso di Obama ha subito una brusca inversione di tendenza nelle ultime settimane ponendo fine all’illusione di una elezione 2012 tutta in discesa per i repubblicani.

Nei giorni precedenti l’elezione di mid term, meno di tre mesi fa, lo scenario per il GOP era di quelli da far venire l'acquolina in bocca: un sondaggio CNN (non certo un media di destra) dava Obama perdente, nel voto popolare, sia nei confronti di Mike Huckabee (52 a 44), sia contro Mitt Romney (50 a 45). Addirittura il presidente veniva dato in condizione di doversela giocare, più o meno alla pari, con l’ex speaker repubblicano Newt Gingrich (che conosceremo meglio in una delle prossime fermate della Road to Nomination).

Oggi lo scenario è radicalmente diverso: agli americani è piaciuto il profilo tenuto dal Presidente in occasione della strage di Tucson, ma non è tutto qui, anche i compromessi raggiunti con i repubblicani durante la fase dell’anatra zoppa (cioè con il congresso in scadenza) hanno fatto riguadagnare ad Obama consensi al “centro”.
Tanto che il sondaggista democratico Peter D. Hart si spinge a dire chele ultime sei settimane sono state le migliori che il Presidente abbia avuto in questi primi due anni di mandato”.

I sondaggi danno i numeri di questa inversione di tendenza:
Il job approval di Obama è stato per mesi fermo intorno al 45%, con uno spread negativo (cioè la differenza tra chi approva e chi disapprova la politica della Casa Bianca) oscillante tra il 2 e il 4%.
Dall’inizio dell’anno non c’è stato invece un solo sondaggio che abbia dato un “segno meno” al Presidente. Si va dal +3 di Fox News (47-44) al +12 di NBC/Wall Street Journal (53 a 41). La media RCP del suo livello di approvazione è schizzata dal 45% di dicembre al 51% di oggi con un spread che segna adesso un deciso segno più (+8.2%).

Sempre secondo il sondaggio CBS/WSJ  se si votasse oggi Obama prevarrebbe su Huckabee (51 a 41), su Gingrich (54 a 35). E anche la rilevazione precedente vedeva il Presidente avanti di 7 punti su Romney e addirittura di 22 punti sulla Palin.
C’è da dire che il sondaggio di CBS/WSJ pare decisamente il più sbilanciato a favore di Obama, e i numeri reali probabilmente non sono questi, ma è indubbio che il vento di novembre sia cambiato.

Per quanto riguarda il voto ai partiti il GOP continua, secondo Rasmussen, a mantenere un buon vantaggio sui democratici (44 a 39), ma il dato è in netto calo rispetto al +12 di tre settimane fa, al +11 di due settimane fa e al +8 della settimana scorsa.

Obama continua ad avere un consenso nettamente superiore a quello del suo partito e questa non è una bella notizia in prospettiva 2012. Al momento i repubblicani messi meglio per la nomination sono Huckabee e Romney, che di tanto in tanto riescono a scavalcare Obama nel gradimento degli americani, ma solo nei momenti in cui il Presidente se la passa davvero male.
Se il GOP vorrà riprendersi la Casa Bianca non potrà contare solo sui demeriti altrui, avrà bisogno di un candidato che sappia andarsi a prendere i battleground states uno per uno. Prepariamoci comunque a due anni sulle montagne russe.

Nessun commento:

Posta un commento