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mercoledì 29 dicembre 2010

Ultrà-violetto


In queste ultime due settimane ci è molto mancato il contributo equilibrato, misurato e puntuale di Fabio Granata: per mesi è andato quotidianamente in avanscoperta sparando verbalmente dovunque vedesse l'ombra di qualcosa di berlusconiano, ma, dopo la mancata sfiducia del 14 dicembre, e la nascita del terzo polo, ha messo la sicura. 
Fino a ieri, quando si è presentato davanti ai microfoni con una strepitosa sciarpa viola, modello No-B-Day, e, recuperato il tono ultrà che ce lo fa distinguere da un Bocchino qualsiasi, ha affermato
"E' vero: vogliono annientarci. Ma il mandante e' Berlusconi. Fli deve avere come ragione sociale unica demolire il berlusconismo", poi, con lo slancio di chi finalmente rivede la luce dopo settimane di forzata oscurità, ha proseguito dando la linea al partito:
"Dobbiamo reagire, sfiduciando Bondi e con alleanze che riescano a liberare l'Italia da Berlusconi e dal suo sistema di potere. Altro che moderatismo e responsabilita".

Una posizione singolare per chi è stato eletto grazie allo slogan "Berlusconi Presidente", però la coerenza gli va riconosciuta: anche lo scorso aprile Granata  gridava "basta con i moderatismi", certo, poi aggiungeva "con Fini e Berlusconi in testa, costruiamo l’Italia dell’innovazione e della modernità nel solco delle nostre straordinarie radici di civiltà e cultura", ma sono cose che si dicono nell'impeto dei sentimenti, senza pensarle veramente....a chi non è mai successo?

Visti i posti lasciati liberi di recente dai vari Razzi e Scilipoti, non ci saranno problemi per Granata a trovare spazio tra le file degli amici dell'IdV. La sciarpa ce l'ha già, e chi gli porta la valigia anche. Buon viaggio.

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