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sabato 11 dicembre 2010

Did Anybody Miss Me?



Si è messo dietro al leggio come se non avesse mai lasciato l’edificio e per un po’ è stato come se non se ne dovesse più andare”. Così il Washington Post descrive il ritorno di Bill Clinton alla Casa Bianca su invito da Obama. Il Presidente n.44 si affida ai consigli del n.42 nel momento più difficile della sua presidenza. Ma oltre che di un consigliere Obama ha bisogno di un ambasciatore che riesca a far digerire ai democratici l’accordo sulle tasse raggiunto dal presidente con i repubblicani.

Il vecchio Bill non si è certo fatto pregare: a incontro concluso si è presentato  nella briefing room insieme a Obama che per un po’ ha fatto da spettatore e poi si è congedato (“ho fatto aspettare la first lady già per mezz’ora, mi attende un altro party di Natale”) lasciando tutta la scena a Clinton, che è subito rientrato nel suo elemento.
Clinton, che ha dovuto coabitare con un congresso repubblicano per sei dei suoi otto anni da presidente, ha definito quello raggiunto “il miglior compromesso possibile”.
Non è il solo a pensarla così: secondo Charles Krauthammer l’estensione dei tagli fiscali funzionerà come un gigantesco stimolo per l’economia e se in molti, incluso Karl Rove, giudicano poco convincente la politica della Casa Bianca, tutti sono d’accordo nel dire che l’elezione del 2012 si giocherà sul lavoro (che è in cima ai pensieri del 50% degli americani mentre solo il 9% dà la priorità alla riforma sanitaria). Paradossalmente, se la politica di sgravi fiscali imposta dai repubblicani sortirà gli effetti sperati, potrebbe essere proprio Obama a trarne i maggiori benefici, specie tra gli indipendenti che gli hanno voltato le spalle dopo un biennio di politiche considerate troppo di sinistra.

Malgrado tutto il GOP non deve fare  l’errore di considerare il presidente già bollito, anche Clinton perse malamente le elezioni di mid term e poi fece un sol boccone di Bob Dole. Chissà che nell’incontro tra i due non si sia parlato anche di questo.
Intanto il vecchio Bill, dopo aver vissuto la sua mezz'ora da presidente supplente, ha salutato tutti aspettando la prossima ribalta. C’è chi giura che Obama avrà ancora bisogno di lui, chi l’avrebbe detto poco più di due anni fa?

Chi vuol rivivere "l'evento" lo trova qua sotto in versione integrale.

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