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domenica 19 dicembre 2010

Reaganomics Reloaded


Continua il braccio di ferro al congresso americano in attesa che venga completata la transizione con l’insediamento dei nuovi eletti di mid term.
Dopo l’accordo faticosamente raggiunto sulle tasse l’attenzione si è spostata sull’Omnibus Spending Bill che finanzia l’intero programma di spesa delle agenzie del governo federale.
Il provvedimento, quasi 2000 pagine per un ammontare complessivo di circa 1200 miliardi di dollari, è stato affossato al Senato dall’ostruzionismo dei Repubblicani. In attesa di un accordo il Presidente Obama ha firmato un documento, approvato a tempo di record dalle camere, che finanzia le spese governative fino al prossimo martedi.

Mitch McConnell, leader dei Repubblicani al Senato, è deciso a non approvare nessun aumento del  budget federale fino a febbraio, quando il GOP avrà preso il controllo della Camera.

“The voters don't want us to wait to cut spending and debt and fight the health care bill next October….they want us to do these things immediately”

“Gli elettori non vogliono che aspettiamo fino al prossimo ottobre prima di iniziare a tagliare la spesa e il debito e opporci al programma sanitario….vogliono che lo facciamo immediatamente”

John McCain è stato tra i più attivi nell’affondamento dell’Omnibus Bill e parla di una grande vittoria del popolo americano. E mentre il 20 Gennaio si avvicina c’è chi, in previsione dell’arrivo in massa del Tea Party al Congresso, prevede un revival delle politiche reaganiane all’insegna dello stato leggero e dei tagli alla spesa: l’unico genere di stimolo che, a differenza di quelli promossi da Obama negli ultimi 2 anni, in passato ha dimostrato di funzionare. Forse l’America ha ritrovato sé stessa.

Nel frattempo le intenzioni di voto danno il GOP ancora in testa sui Dems, ma secondo l'ultimo sondaggio Rasmussen  il vantaggio si è assottigliato a 6 punti (erano 12 un mese e mezzo fa), mentre per Gallup i giudizi positivi sul Congresso sono scesi a quota 13%: il minimo storico in oltre 30 anni di rilevazioni. Con questi numeri si chiude il ciclo della maggioranza democratica, tra un mese la Pelosi "libera" la Camera.

2 commenti:

  1. Non capisco come mai a 3 anni dall'inizio della crisi gli USA non abbiano ancora varato un piano di rientro del loro astronomico debito pubblico e privato.

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  2. E' il genere di risposta che la nuova maggioranza repubblicana alla camera dovrà cercare di dare. Anche l'estensione dei tagli fiscali, giustamente promossa dal GOP, è tutta finanziata in deficit e si parla di centinaia di miliardi di dollari.

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