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domenica 12 dicembre 2010

Cameron spiega la sua Riforma



 La riforma dell'Università Britannica nelle parole del Primo Ministro David Cameron:

"Noi alzeremo le tasse universitarie dalle correnti 3.290 sterline l'anno a una soglia di base di 6.000 sterline. In circostanze eccezionali, alcune università potranno addebitare una cifra fino a 9.000 sterline. Questo è il massimo assoluto. Queste sono i numeri e so che questi numeri preoccupano molte persone. Ma, ed è un "ma" importante, né gli studenti né i loro genitori pagheranno un solo centesimo in anticipo. Questo è molto importante perché so che molte di persone sono confuse su questo punto. Non un solo centesimo lascerà il loro conto in banca. Pagheranno solo dopo aver lasciato l'università e ottenuto un lavoro e un reddito maggiore di 21.000 sterline l'anno. Poi - e solo allora - cominceranno a rimborsare, a un tasso del nove per cento con il loro reddito sopra 21.000 sterline. E qui ci sono altre cose importanti che la gente deve sapere. Se in qualsiasi momento i laureati sono disoccupati, stanno allevando figli, o hanno un lavoro con una retribuzione inferiore e un reddito lordo inferiore a 21.000 sterline, smetteranno di rimborsare. Dopo 30 anni, tutti i debiti verranno cancellati. E tutti - tutti - pagheranno meno al mese di quanto non facciano adesso. Fatemelo ripetere in sintesi: dato che nessuno studente laureato dovrà ripagare niente se avrà un reddito compreso tra 15.000 e 21.000 sterline, e dato che il pagamento verrà spalmato su un periodo di tempo più lungo, tutti gli studenti laureati pagheranno meno al mese di quanto non paghino adesso".
 
Della riforma universitaria britannica, votata pochi giorni fa dalla Camera dei Comuni,si è occupata anche la stampa italiana, ma, come al solito, l'attenzione si è focalizzata quasi esclusivamente sui tafferugli tra studenti e forze dell'ordine oltre che sul chiacchiericcio di contorno. Quasi nessuno ha cercato di spiegare cosa c'è scritto davvero nella riforma. Non che la cosa stupisca: se la nostra "grande stampa" si è disinteressata dei contenuti della riforma italiana, parlandoci solo di manifestazioni, cortei e monumenti occupati, perché mai avrebbe dovuto essere più attenta alla sostanza di quella britannica?
 
Va segnalata l'eccezione del Tempo, che l'altroieri ha pubblicato ampi stralci dell'intervento del Primo Ministro britannico al Centre Forum.

2 commenti:

  1. Idea veramente geniale.
    La crisi è nata dal debito,è la soluzione è creare altro debito.
    Siamo nelle mani di dilettanti allo sbaraglio.

    Frank77

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  2. Mi pare un tipo di debito molto diverso da quello che ha generato la crisi finanziaria. Qui non parliamo di speculazione né di mutui immobiliari basati sull'assunzione di un aumento senza fine del valore di mercato degli immobili.
    Più che un debito lo chiamerei un prestito che gli studenti restituiranno negli anni successivi alla laurea, dopo aver ottenuto un lavoro che garantisca loro un reddito superiore ad una certa soglia.
    Porterà a pagare di più chi ha avuto i maggiori benefici dalla sua laurea. Nessuno andrà certo sul lastrico per rimborsare le tasse universitarie, perché se non guadagnerà abbastanza da poterselo permettere sarà il sistema stesso ad esentarlo dal rimborso.
    Come principio mi pare che funzioni, quanto funzionerà nella pratica ce lo dirà il tempo.

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