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lunedì 31 gennaio 2011

Road to Nomination: 10 - John Thune



Continua la Road to Nomination di questo blog. Grazie ai minispecial di Fox News andiamo a conoscere meglio 12 potenziali candidati alla nomination repubblicana per l'elezione presidenziale del 2012. Il decimo appuntamento è con senatore del South Dakota John Thune.

Potrebbe essere il primo presidente proveniente dal South Dakota (stato dove Thune è stato eletto senatore) e mentre se ne sta in mezzo alla gente, nel giorno in cui nel suo stato si apre la caccia, dice che i senatori del GOP come lui hanno combattuto la riforma sanitaria di Obama fin dall’inzio.
Certe decisioni vengono da Washington e tutti pensano che vengano prese nel vuoto, ma incidono nella vita di tanta gente che lavora per mettere insieme il pranzo con la cena, questa è la realtà per tanti americani”.
A Thune piace evadere da Washington per andare a caccia con gli amici. “Parlo di politica anche con loro, mi aiuta a vedere le cose dalla prospettiva giusta”.
Thune viene dalla città di Murdo, 679 abitanti inclusi i suoi genitori. Thune a Murdo è stato nella squadra di football, è diventato una stella del team di baseball, e tuttora detiene il record locale sulla distanza degli 800 metri.
Nel 2004 Thune ha sconfitto al Senato l’allora leader della minoranza democratica Tom Daschle, conquistandosi la nomea di killer dei giganti. Fu la nascita di una stella, tanto da finire in copertina del National Journal insieme a quell’Obama che sarebbe diventato Presidente nel 2008.

Thune è diventato così popolare nel suo stato che nel 2010 i democratici non hanno nemmeno provato ad opporgli un candidato alle elezioni di novembre, sulla scheda c’era solo il suo nome, ha vinto con il 100% dei voti (sesto caso nella storia).

Sto valutando l’idea di candidarmi nel 2012. Quando vieni incoraggiato, quando aspiri davvero a mettere il meglio delle tue qualità al servizio del bene pubblico chiaramente consideri l’idea di fare una scelta simile”.
“Mi preoccupa la prospettiva di dover raccogliere tutti i soldi necessari, non è una cosa facile per chi, come me, viene da uno stato piccolo e non particolarmente ricco”.
Se corresse si vedrebbe come un candidato dell’establishment?
Establishment non è una bella parola. No, io sono un conservatore reaganiano, un repubblicano di centrodestra che crede nel limitare il ruolo del governo federale. Il lavoro si crea facendo crescere l’economia, non lo stato. Credo che dobbiamo promuovere una maggior libertà in questo paese, insieme alla responsabilità individuale, sono un conservatore pro-crescita e pro-lavoro”.

Qualcuno pensa che Thune sia troppo un “bravo ragazzo” per battersi nell’arena di un’elezione presidenziale.
La politica moderna è un po’ come uno sport full contact, devi avere la volontà di buttartici senza tirarti indietro e io in passato sono già uscito da un paio di campagne non proprio tranquille”.

Tema centrale di politica estera:
Il programma nucleare iraniano, un problema per il medio oriente, per Israele e per gli Stati Uniti. Ma la vera minaccia per l’America è l’enorme debito che ha messo insieme”.

Thune ha votato per il TARP (il programma varato dall’amministrazione Bush per salvare società e banche in crisi con soldi dello stato), se ne pente?
Mi pento di come è stato usato e abusato. E’ diventato qualcosa di molto diverso da quello che doveva essere. Credo che nessuno immaginasse che sarebbe diventato uno strumento dello stato per possedere industrie automobilistiche, assicurazioni e banche. Oggi sono assolutamente per l’abolizione del TARP, è un pericoloso precedente di ingerenza dello stato nell’economia privata”.

Thune è stato accusato di aver lavorato come lobbista nell’intervallo tra il suo mandato alla Camera e il suo attuale mandato al Senato, e di aver, in seguito, promosso leggi a favore dei suoi precedenti datori di lavoro.
Le mie iniziative hanno avuto come obiettivo la creazione di posti di lavoro nel South Dakota”.

Secondo Larry SabatoThune ha un’immagine forte, funziona bene in TV e questo conta nella politica moderna. Ma dal Midwest in poi è sconosciuto e (se si candidasse) dovrebbe passare tutto il suo tempo a cercare di raccogliere i fondi necessari”.

So benissimoept-Charset: ISO-8859-1,utf-8;q=, ma in una campagna come questa, con i candidati vanno in giro per farsi conoscere dagli elettori, specialmente negli stati da dove iniziano le primarie, penso che sia un problema superabile”.
“Guardate da dove vengo e dove passo il mio tempo. Lavoro a Washington ma non sono una creatura di Washington

My Two Cents for free: Se cercate un candidato che televisivamente possa dare del filo da torcere a Obama la fermata giusta è questa. Al di là del prurito che certe scene di caccia fanno venire a chi scrive, è innegabile che Thune, sul piano della comunicazione, funzioni meglio di molti altri possibili candidati repubblicani. I problemi fondamentali di Thune sono:
A - avere la sua base in un piccolo stato.
B - essere uno sconosciuto in buona parte del paese. 
Solo se riuscisse ad emergere dalle primare dell’Iowa (che confina proprio con il South Dakota) e del New Hampshire con dei risultati capaci di attirare su di sé l’attenzione del grande pubblico la sua campagna potrebbe guadagnarsi i riflettori e i finanziamenti necessari per andare avanti. 

Next Stop: Louisiana, per fare la conoscenza del governatore Bobby Jindal.

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