tag:blogger.com,1999:blog-22041561515575066212024-02-19T11:21:03.671+01:00The White CityInstant Karma!http://www.blogger.com/profile/14369794737568282175noreply@blogger.comBlogger152125tag:blogger.com,1999:blog-2204156151557506621.post-40588280177959213852014-01-16T09:54:00.001+01:002014-01-16T14:01:36.603+01:00La Penisola che Non C'è<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhv1la2eH4RpjMoE-LSD8pkNxAO1GXi3waxwxSYMexyk1Bj_JH7gCj1G0CozgG2teRoVBjeebaIHMa-yvZnkpYDG32b-B6o24r_4_9Qdk3KIHUkLQM5uRN853I2yjGcm9JxcyLgKI1vUb8/s1600/neverland_big.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhv1la2eH4RpjMoE-LSD8pkNxAO1GXi3waxwxSYMexyk1Bj_JH7gCj1G0CozgG2teRoVBjeebaIHMa-yvZnkpYDG32b-B6o24r_4_9Qdk3KIHUkLQM5uRN853I2yjGcm9JxcyLgKI1vUb8/s1600/neverland_big.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
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Parlare di politica italiana è come dissotterrare cadaveri: non trovi niente che si muova, e se si muove generalmente non è un buon segno.</div>
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Siamo affezionati ai nostri problemi, ne parliamo giorno e notte, e ci rattrista l’idea di risolverli. A cose fatte correremmo il rischio di sentirne la mancanza. Guai a chi ce li tocca.</div>
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Il vantaggio è che puoi scrivere un pezzo sui mali dell’Italia e riproporlo a distanza di dieci o vent’anni senza che abbia perso di attualità: le location sono “eterne”, una risistemata ai nomi dei personaggi e ai modi di dire (perché se devi ripetere le stesse cose almeno cambia il gergo…) e il gioco è fatto.</div>
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Abbiamo appena chiuso <a href="http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/economia/2013/11/05/Ue-deficit-2013-Italia-3-_9568449.html"><span style="color: blue;">un altro anno in recessione</span></a> (PIL -1.8%), ma la notizia è che si vede la luce in fondo al tunnel: per il 2014 il <a href="http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/economia/2013/11/05/Ue-deficit-2013-Italia-3-_9568449.html"><span style="color: blue;">meteo economico</span></a> dà “<b>ripresa</b>”.</div>
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Finalmente. Strette di mano a favore di camera e diffuso senso di sollievo. Bravi tutti. Poi però spegni la TV e ti torna in mente che anche per il 2013 era stata prevista la ripresa.</div>
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20 Settembre 2012: <b>Monti</b> “<a href="http://www.adnkronos.com/IGN/News/Economia/Governo-rivede-al-ribasso-stime-Pil-il-presidente-del-Consiglio-rassicura-Ripresa-nel-2013_313714869601.html"><span style="color: blue;">L'anno prossimo sarà un anno in ripresa</span></a>”.</div>
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Ci pensi ancora un po’ ti ricordi che anche per l’ormai lontano 2012 si alimentavano speranze di un riaffacciarsi del “segno +”.</div>
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<b>Passera</b> “<a href="http://www.unita.it/italia/regioni-sanita-i-costi-inutili-br-che-passera-vuole-tagliare-1.404000"><span style="color: blue;">100 miliardi per la crescita, speriamo in una ripresa nel 2012</span></a>”. I 100 miliardi nessuno li ha visti, ma anche <b>Draghi</b>, dagli stanzoni della BCE, assicurava che l’Italia era “<a href="http://www.tgcom24.mediaset.it/economia/articoli/1044958/draghi-ottimista-ripresa-graduale-nel-2012-plauso-a-monti-litalia-e-sul-sentiero-giusto.shtml"><span style="color: blue;">davvero sul sentiero giusto</span></a>”.</div>
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Per la cronaca: <b>nel mondo reale</b> il 2012 si è concluso in Italia con un <a href="http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-03-11/istat-conferma-calo-italiano-101455.shtml?uuid=AbCSXtcH"><span style="color: blue;">PIL in caduta libera: -2.4%</span></a>.</div>
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La ripresa in Italia è immancabilmente prevista per il secondo semestre, possibilmente dell’anno successivo.</div>
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Anche se nel 2014 continuassimo ad andare giù a fine anno sarà passato abbastanza tempo perché nessuno si ricordi della previsione (tranne magari qualche blog di poco conto).</div>
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Ma al di là della speranza (che, come noto, non è una strategia) <b>per quale motivo dovrebbe esserci una ripresa nel 2014?</b> E perché avrebbe dovuto esserci nel 2012 e nel 2013?</div>
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Riferito all’attualità la risposta potrebbe essere che una volta toccato il fondo (<span style="color: blue;"><a href="http://www.asca.it/news-Crisi__Saccomanni__avviati_verso_graduale_ripresa__Persi_8_punti_di_Pil-1330170.html"><span style="color: blue;">abbiamo perso 8 punti di PIL</span></a> </span>dall’inizio della crisi e già prima non stavamo molto bene) non si può che risalire, o almeno rimbalzare. Ma l’esperienza comune insegna che in casi simili <b>si può anche iniziare a scavare</b>.</div>
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Qualcuno però di recente ha dato una risposta diversa. Lo spunto lo hanno fornito gli <a href="http://www.corriere.it/economia/13_dicembre_28/2013-fisco-pesa-meno-famiglie-cgia-sorpresa-meno-tasse-sino-250-euro-3f57e984-6fa6-11e3-9ff7-0d2561b96aeb.shtml"><span style="color: blue;">inattesi dati di fine anno</span></a> della <b>CGIA di Mestre</b> che a sorpresa ci hanno informato che nel 2013 un certo tipo di contribuente, con un certo reddito e un certo nucleo familiare, ha pagato meno tasse rispetto all’anno precedente.</div>
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La notizie ha fatto incetta di titoli sui media e <b>Premier</b> e <b>Vice</b> del “Governo del Twittare” <a href="http://www.corriere.it/politica/13_dicembre_29/letta-ottimista-anche-2014-tasse-continueranno-scendere-29213a60-707a-11e3-a541-158387497691.shtml"><span style="color: blue;">non hanno perso tempo</span></a> a mettere l’inatteso pacchettino sotto l’albero dei “successi dell’esecutivo” (dove peraltro non hanno fatto fatica a trovare posto) <a href="http://www.ultime-news.it/lo-spread-sotto-quota-200-punti-letta-ora-litalia-riparte-v_282824.html"><span style="color: blue;">lasciandosi andare</span></a> ad un “<i>L’Italia riparte”</i> di prodiana memoria (qualcuno ricorderà che allora non fu esattamente un successone).</div>
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Peccato che una simulazioni che ci dice che alcune tipologie di contribuenti hanno pagato meno tasse non sia esattamente sinonimo di “riduzione della pressione fiscale”.</div>
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A confermarcelo <a href="http://www.ilmondo.it/economia/2014-01-07/confcommercio-pressione-fiscale-record-taglio-delle-tasse-illusione_387247.shtml"><span style="color: blue;">ci ha pensato uno studio</span></a> di <b>Confcommercio</b> che ha da poco certificato il <b>nuovo record storico della nostra pressione fiscale</b> ormai ad un soffio da quota <b>45%</b>. E si tratta di un dato “apparente”, che tiene conto anche di chi lavora in nero e non versa un Euro nelle casse dello Stato. Il livello effettivo di tassazione per chi le tasse le paga <a href="http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-07-25/pressione-fiscale-italia-record-105631.shtml?uuid=AbhCPJHI"><span style="color: blue;">raggiungela bella cifra</span></a> del <b>54%</b>, contro il 51% della Danimarca, il 47% della Svezia, il 42% della Norvegia, il 40% del Regno Unito e (tanto per farci del male) il 28% degli USA.</div>
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Tutto questo mentre la <b>Banca Mondiale</b> <a href="http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/10/30/banca-mondiale-piu-facile-fare-impresa-in-botswana-che-in-italia/760795/"><span style="color: blue;">ci ricorda</span></a> che siamo al <b>65° posto</b> nella lista dei paesi dove conviene fare investimenti (dietro il <b>Botswana</b> e la <b>Bielorussia</b>) e <b>ben oltre il 100° posto</b> (e <span style="color: blue;"><a href="http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/11/19/tasse-banca-mondiale-italia-fanalino-di-coda-in-europa-per-carico-fiscale/782823/"><span style="color: blue;">in discesa</span></a></span>)se si parla di burocrazia e pressione fiscale.</div>
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Che motivi ragionevoli ci sono per aspettarsi che un paese con questi numeri torni seriamente a crescere? Per carità, un piccolo rimbalzo ci può stare, ma avete mai visto qualcuno che prova ad uscire da una buca rimbalzando sul fondo?</div>
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Se fossimo in uno dei tanti salotti televisivi permanenti a questo punto qualcuno si alzerebbe e <b>darebbe la colpa alla Germania</b>: è il risanamento bellezza, ce lo hanno imposto loro.</div>
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Ecco il nostro risanamento: dopo due governi di pubblica virtù e salvezza nazionale il <b>debito pubblico</b> <a href="http://www.repubblica.it/economia/2013/10/23/news/italia_il_debito_pi_alto_dopo_la_grecia_il_rapporto_col_pil_sale_al_133_3_-69241401/"><span style="color: blue;">si avvia sicuro e spedito</span></a> verso quota <b>2100 miliardi di Euro</b>, pari al <b>133% del PIL</b> e per di più <a href="http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-10-23/eurostat-debito-pubblico-italiano-1333percento-secondo-solo-grecia-110421.shtml?uuid=AB2FthY"><span style="color: blue;">in crescita</span></a> decisa (+3% nel secondo trimestre del 2013). Il nostro rapporto Debito/Pil è la sola cosa cresce (molto) più della media europea.</div>
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Come si spiega?</div>
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Non è difficile: prendiamo <b>l’aumento dell’IVA</b>, misura suicida per eccellenza in un paese con la domanda interna sotto la tendina a ossigeno: l’aliquota è stata portata da 21% al 22% con il dichiarato intento di fare cassa e ripianare il deficit. Risultato: nei primi 8 mesi del 2013 <a href="http://www.lastampa.it/2013/10/07/economia/fisco-crolla-gettito-iva-persi-miliardi-rCXVvb5uikXRnCNtvDv8bK/pagina.html"><span style="color: blue;">il gettito IVA è calato</span></a> (non aumentato, calato) di quasi <b>4 miliardi di Euro</b> con un ulteriore buco di bilancio per lo Stato oltre a quello che si cercava di riempire. A calare non è stato il deficit, sono stati i consumi.</div>
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La più grossa panzana che si sia sentita di recente nei TG è la filastrocca sul “<i>quanto costerà in più l’aumento dell’IVA alla famiglia-tipo del balpaese</i>”. Come se la famiglia-tipo di questi tempi avesse dei soldi in più da spendere. Non li ha, quindi semplicemente con gli stessi soldi acquisterà meno beni e servizi di quelli che acquistava prima.</div>
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E se poi con quegli stessi soldi deve pagare anche l’ultima tassa partorita del Consiglio dei Ministri tra <b>Iuc, Tari, Tasi</b>, etc. (quando avremo esaurito le sigle ricorreremo probabilmente ai nomi mitologici: la <b>Zeus</b> o la <b>Eros</b> ad esempio suonerebbero…da dio) stringerà ancora di più la cinghia e lo Stato, pur avendo aumentato le aliquote, incasserà meno soldi.</div>
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E andrà ancora peggio se, proprio per eccesso di tasse, uno o più componenti di quella famiglia perderanno il lavoro: la disoccupazione <a href="http://it.reuters.com/article/topNews/idITMIEA0700Y20140108"><span style="color: blue;">è al 12.7%</span></a>, nel <b>2011</b> <a href="http://www.istat.it/it/archivio/58055"><span style="color: blue;">era all’8.4%</span></a>, il che vuol che per ogni due disoccupati del 2011 oggi ce n’è uno in più. In altri paesi non si parlerebbe che di questo, ma noi continuiamo pure a baloccarci con lo spread.</div>
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Ecco in sintesi come è amministrata l’Italia:<br />
<b>Problema</b> - conti in rosso a causa di una pubblica amministrazione che ingoia più soldi del buco nero al centro della Via Lattea.<br />
<b>Soluzione</b> - di tagliare la spesa non se ne parla quindi per far quadrare (sulla carta) i conti alziamo le tasse. Questo fa calare i consumi, non c’è domanda e le imprese chiudono. Cala il numero degli occupati e quindi anche il numero dei soggetti che pagano le tasse, perciò, anche se chi paga paga di più, i conti continuano a non tornare e continuiamo ad avere lo stesso problema. Soluzione: alziamo ancora le tasse. </div>
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Tornare all’inizio del periodo e ripetere in loop un numero a piacere di volte fino a completo esaurimento del settore privato.</div>
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Ecco perché il <b>pareggio di bilancio</b> <a href="http://www.repubblica.it/economia/2012/10/11/news/monti_con_nuova_legge_pareggio_di_bilancio_nel_2013-44357311/"><span style="color: blue;">annunciato con squilli di tromba</span></a> per il 2013 è stato <a href="http://www.tgcom24.mediaset.it/politica/articoli/1118196/il-governo-valuta-il-rinvio-del-pareggio-di-bilancio-nel-2013-per-evitare-una-manovra.shtml"><span style="color: blue;">rimandato</span></a> a data da destinarsi. Il rapporto <a href="http://www.repubblica.it/economia/2013/11/05/news/le_previsioni_di_bruxelles_sull_italia_deficit_al_3_poi_scende_al_2_7_-70255225/"><span style="color: blue;">Deficit/PIL al 3%</span></a> vuol dire che, malgrado la fiera delle tasse, abbiamo mancato l’obiettivo di qualche decina di miliardi di Euro, un'inezia. Come dire che giocavamo a freccette e invece del centro del bersaglio abbiamo colpito il vetro della finestra…di una casa in un'altra città.</div>
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Questo a conferma del ben noto principio che tutta l’acqua del mondo non riempirà mai un singolo bicchiere, se a quel bicchiere è stato tolto il fondo.</div>
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<b>Tagliare la spesa per alleggerire il carico fiscale</b> è il solo modo per imboccare la strada della crescita. L’Italian Way invece è quello di inventarci tasse dai nomi sempre più esotici per alimentare quello stesso apparato burocratico pachidermico che fa quotidianamente la guerra agli investimenti e alle iniziative private. In sintesi: <b>ci togliamo il pane di bocca per rendere sempre più grossa e pesante la palla di piombo che ci portiamo al piede</b> e poi ci stupiamo che muoversi diventi sempre più difficile.</div>
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Questo è il quadro dell’Italia di inizio 2014 al di là delle twittate (che nessuno è ancora riuscito a trasformare in qualcosa da tagliare con forchetta e coltello). I commenti alla “<i>ce l’abbiamo fatta</i>” sentiti di recente sono la miglior riprova che chi amministra questo paese, al di là dell’opportunismo, semplicemente <b>non sa di cosa parla</b>. Leggere tendenze generali in un singolo dato frutto di una simulazione <b>è come fare stime sulla qualità della vita di una città consultando il meteo online</b>.</div>
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<span style="text-align: justify;">E comunque se ti affidi unicamente al meteo online, anche solo per sapere se in una certa città fa caldo o freddo, vuol dire che in quella città non ci vivi. Vivi da un’altra parte. In una </span><b style="text-align: justify;">Penisola che non c’è</b><span style="text-align: justify;">.</span><br />
<span style="text-align: justify;"><br /></span>
<span style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small; line-height: 18px; text-align: start;"><span style="color: black; font-style: italic; line-height: normal;">Se vuoi essere aggiornato sull'attività del blog </span><b style="color: black; font-style: italic; line-height: normal;">seguilo su facebook</b></span><span style="background-color: white; color: black; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small; font-style: italic; text-align: start;"> </span><a href="http://www.facebook.com/whitecity12" style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small; font-style: italic; text-align: start;"><span style="color: blue;">http://www.facebook.com/whitecity12</span></a></span>Instant Karma!http://www.blogger.com/profile/14369794737568282175noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2204156151557506621.post-6681063879106856792013-02-05T09:41:00.001+01:002013-02-05T11:46:34.917+01:00L’IMUnodeficienza<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAh_phSx-Tq1MmoWEKi9seu6atfX4oUALvEqk63-dmWr6zpQ_YRMjutYbyl3mQWhc7cr2CLvXJdIxqYB4e594WDdpqH1YMOQDQ0bEfmcFA3jAlAxudtoe8AjbIxK55IBUORuMMFJNtCy4/s1600/Tax-Season-Time.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="183" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAh_phSx-Tq1MmoWEKi9seu6atfX4oUALvEqk63-dmWr6zpQ_YRMjutYbyl3mQWhc7cr2CLvXJdIxqYB4e594WDdpqH1YMOQDQ0bEfmcFA3jAlAxudtoe8AjbIxK55IBUORuMMFJNtCy4/s320/Tax-Season-Time.png" width="320" /></a></div>
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<span style="text-align: justify;">Se c’è una cosa che abbiamo imparato in un anno di governo tecnico è che <b>non si vive senza l’Imu</b>: l’Imposta che ci ha salvato dalla <i>deriva greca</i> (copyright <b>P.F. Casini</b>), qualunque cosa voglia dire.</span></div>
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Apriti cielo dunque quando qualcuno prima <a href="http://www.lastampa.it/2013/02/03/italia/politica/berlusconi-svela-la-proposta-choc-yKCCn0AJW4YJaqVpRHbCWM/pagina.html"><span style="color: blue;">ha proposto</span></a> di abolire l’Imu sulla prima casa e poi, orrore, addirittura <a href="http://www.lastampa.it/2013/02/03/italia/politica/berlusconi-svela-la-proposta-choc-yKCCn0AJW4YJaqVpRHbCWM/pagina.html"><span style="color: blue;">di restituire</span></a> il maltolto incassato nel 2012.</div>
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Proposta ridicola, demagogica, populista l’hanno subito bollata gli esponenti del “nuovo-arco-costituzionale-wannabe”, i <b>Casini</b> e i <b>Bersani</b>, quelli che di tasse sono sempre vissuti e quindi comprensibilmente sull’argomento sono un tantino sensibili. Ci vuole tatto.</div>
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E <b>Monti</b>? Il Tecnico in Capo, il volto nuovo del popolarismo europeo, ha voluto distinguersi arrivando ad ipotizzare, da autentico moderato, che si tratti di <a href="http://www.corriere.it/politica/13_febbraio_04/monti-corruzione-berlusconi_81d7cbb0-6e9b-11e2-87c0-8aef4246cdc1.shtml"><span style="color: blue;">voto di scambio</span></a>. <b>Corruzione</b>.</div>
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Come se un cittadino che va a votare pensando alla salute delle sue tasche dovesse sentirsi in colpa per essere stato corrotto da qualcuno.</div>
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Il benessere di un paese dipende anche e soprattutto da quanto sono piene le tasche di chi ci abita. Vallo a spiegare a chi vive di solo spread.</div>
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Ma soprattutto l’idea di abolire l’Imu sulla prima casa (con effetto retroattivo al 2012) è stata giudicata <b>irrealizzabile</b>. Perché appunto non si vive senza l’Imu.</div>
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Oddio, la capacità dell’autore della “proposta shock” di passare dalle parole ai fatti è come minimo da discutere, e resta sempre il <b>piccolo problema di coerenza</b> di un partito che prima vota l’introduzione di questa IMU in parlamento e un anno dopo fa la campagna elettorale sulla sua abolizione.</div>
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Sulla genuinità della proposta e suoi “buoni propositi” di chi l’ha avanzata ognuno è quindi libero di farsi la sua opinione, ma dire che abolire l’Imu sulla prima casa vuol dire scardinare irreparabilmente i conti dello Stato <b>è una balla di quelle certificate</b>.</div>
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Per la verità questo film l’abbiamo già visto: nel <b>2006</b> fu sempre l’<b>Uomo Nero di Arcore</b> a proporre l’<b>abolizione dell’Ici sulla prima casa</b> nell’unico sussulto di un soporifero confronto televisivo pre-elettorale con <b>Prodi</b>.</div>
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Stesso copione, risatine di sufficienza abbinate alla solita “indignazione telefonata”, che per molti è diventata ormai uno stile di vita. In pochi giorni il vantaggio elettorale del centrosinistra, dato per inattaccabile, si ridusse a cifre da prefisso telefonico internazionale (con il doppio zero davanti) e l'armata prodiana si ritrovò in mano una vittoria azzoppata che valeva poco più di un pareggio.</div>
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L’idea si rivelò talmente irrealizzabile ed eversiva che fu poi <b>lo stesso governo Prodi</b> a metterla in pratica per primo, poco più di un anno dopo, esentando dall’Ici sulla prima casa circa la metà del contribuenti italiani.</div>
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Venne poi il <b>2008</b> con la promessa berlusconiana di completare l’opera e di estendere l’esenzione a tutti i proprietari di prime case (tranne quelle di lusso). L’Italia votò, l’Uomo Nero vinse e il famigerato primo Consiglio dei Ministri a Napoli, sventurati noi, <a href="http://www.repubblica.it/2008/05/sezioni/economia/tremonti-fisco/abolita-ici/abolita-ici.html"><span style="color: blue;">mantenne</span></a>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
E lì iniziarono i guai. Eh si perché ormai <a href="http://www.tgcom24.mediaset.it/politica/articoli/1044689/monti-limu-ce-perche-non-andava-abolita-lici-il-governo-non-si-diverte-con-le-tasse.shtml"><span style="color: blue;">ce l’hanno spiegato talmente bene</span></a> che l’abbiamo capito “<i>Se oggi c'è l'Imu bisogna accettare l'amara verità che si è abolita l'Ici senza calcolare le conseguenze, non poteva e non doveva essere abolita nella situazione economica in cui si trovava il paese</i>". Insomma se oggi l’italiano medio deve fare i conti con le batoste dell’Imu <b>la colpa è di ha abolito l’Ici sparando prima di mirare</b>.</div>
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<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Però poi uno si fa due conti e scopre che l’intera ICI sulla prima casa valeva circa <a href="http://www.repubblica.it/2006/c/sezioni/politica/versoelezioni46/valore-ici/valore-ici.html"><span style="color: blue;">2.5 miliardi di Euro</span></a>, (<a href="http://www.lastampa.it/2013/01/11/multimedia/italia/la-macchina-della-verita/boccia-il-taglio-dell-ici-costo-miliardi-YSvek6HUzVfrNgvFZRu2AM/pagina.html"><span style="color: blue;">3 miliardi</span></a> secondo le stime più generose) il primo intervento del governo <b>Prodi </b>ne tagliò circa 1, quindi, riferendoci alla detassazione spericolata dell’ultimo governo di centrodestra, stiamo parlando di non più di <a href="http://www.lastampa.it/2013/01/11/multimedia/italia/la-macchina-della-verita/boccia-il-taglio-dell-ici-costo-miliardi-YSvek6HUzVfrNgvFZRu2AM/pagina.html"><span style="color: blue;">2 miliardi</span></a> di euro.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
2 miliardi di Euro erano e restano un gran bel gruzzolo, ma si tratta di <b>1/800</b> del <a href="http://www.linkiesta.it/italia-economia-congiuntura-decennio-perso"><span style="color: blue;">nostro Pil</span></a> (lo 0.125%), di <b>1/400</b> della <a href="http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-01-10/perche-fanno-tagli-spesa-063551.shtml?uuid=Ab7xdqIH"><span style="color: blue;">nostra spesa pubblica</span></a> (lo 0.25%) e di <b>1/1000</b> del <span style="color: blue;">n<a href="http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/12/14/bankitalia-debito-pubblico-sfonda-quota-2000-miliardi/446013/"><span style="color: blue;">ostro debito pubblico</span></a></span> (lo 0.1%). Non esattamente il genere di percentuali che fa la differenza tra il virtuosismo di bilancio e la bancarotta.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Per tappare questo buco da <b>2 miliardi</b> il governo dei tecnici ha dato alla luce una tassa che nelle previsioni doveva incassarne <a href="http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-12-23/toglierelimu-gettito-150440.shtml?uuid=AbEERhEH"><span style="color: blue;">circa 20</span></a>, quando l’<b>intera Ici</b> (non solo quella sulla prima casa) ne portava nelle casse dello Stato <a href="http://www.repubblica.it/2006/c/sezioni/politica/versoelezioni46/valore-ici/valore-ici.html"><span style="color: blue;">meno di 10</span></a>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Per la serie “ci rifacciamo con gli interessi”: ogni anno avremmo recuperato <b>cinque volte </b>quello che l’Uomo Nero aveva irresponsabilmente lasciato per strada in ciascuno degli esercizi economici dal 2008 al 2011.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
E non è finita qui, perché alla prova dei fatti il gettito IMU è stato di circa <a href="http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-12-23/toglierelimu-gettito-150440.shtml?uuid=AbEERhEH"><span style="color: blue;">24 miliardi</span></a>, ovvero ben<b> 4 miliardi in più rispetto a quelli che questo stesso governo aveva previsto </b>(quindi le volte diventano <b>sette</b>).</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Quanto vale tutta l’Imu sulla prima casa? Coincidenza: <b>4 miliardi giusti giusti</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Abolirla (o restituirla) vuol dire riportare il gettito complessivo dell’Imu più o meno a quanto stimato e messo in conto dallo stesso Governo del Professor <b>Monti</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
L’unico motivo per cui questa proposta potrebbe essere giudicata irrealizzabile è che abbiamo a che fare con uno Stato con le mani talmente bucate da <b>non essere in grado di privarsi nemmeno di quello che non aveva previsto di incassare</b>, per il semplice motivo che qualunque somma è già spesa prima ancora di essere incassata, secondo il ben noto principio per cui tutta l’acqua del mondo non riempirà mai un bicchiere a cui è stato tolto il fondo.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Tutto questo con buona pace di campagne di buonismo fiscale all’insegna del “<i>pagare tutti per pagare meno</i>”, uno slogan tanto sensato da sembrare vero, almeno fino a quando non ci si ricorda che lo Stato recupera regolarmente dalla lotta all’evasione una decina di miliardi di euro l’anno (<a href="http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/associata/2013/01/30/BEFERA-2012-OLTRE-12-MLD-LOTTA-EVASIONE_8160211.html"><span style="color: blue;">12 miliardi nel 2012</span></a>). Qualcuno ha mai visto un centesimo di quelle somme essere utilizzato per ridurre di un centesimo le tasse?</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Così stanno le cose in Italia fuori dal recinto della balle di comodo, delle frasi fatte e dei Meme. Così era ieri e così sarà verosimilmente domani. Ma questo non significa che debba piacerci.</div>
Instant Karma!http://www.blogger.com/profile/14369794737568282175noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2204156151557506621.post-7919907935004012432012-12-10T10:02:00.000+01:002012-12-10T10:56:16.606+01:00L'Uomo Nero<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5edSBrj5t34TawerUT7QSenuW95_qXgbz5FM5u9Xu53jyx7WlROtsWL-cytfA4R_7epCGJB8pdZz2ybfLL4LPsUM74N-AuhbCEq9VuBNf96XNF2Aw3Oqczamo3-_moUac5FeSXnAZ6mk/s1600/3841467989_2ccc844a15.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5edSBrj5t34TawerUT7QSenuW95_qXgbz5FM5u9Xu53jyx7WlROtsWL-cytfA4R_7epCGJB8pdZz2ybfLL4LPsUM74N-AuhbCEq9VuBNf96XNF2Aw3Oqczamo3-_moUac5FeSXnAZ6mk/s320/3841467989_2ccc844a15.jpg" width="306" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="MsoNormal">
<span style="text-align: justify;">E’ tornato l’</span><b style="text-align: justify;">Uomo Nero</b><span style="text-align: justify;">, si salvi chi può. L’Italia è pronta a tornare sul baratro.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ce ne siamo accorti ieri, leggendo il <a href="http://www.corriere.it/politica/12_dicembre_09/de-bortoli-monti-lascia-crisi-aperta_9c66ad96-41cf-11e2-ae8d-6555752db767.shtml"><span style="color: blue;">Corriere della Sera</span></a>, quando a scendere in campo con l’elmetto montista è stato il direttore in persona. In momenti del genere un uomo deve fare quel che deve fare. “<i>Questa è la cronaca di ore drammatiche che mai avremmo voluto raccontare. Un governo muore così</i>” <a href="http://www.corriere.it/politica/12_dicembre_09/de-bortoli-monti-lascia-crisi-aperta_9c66ad96-41cf-11e2-ae8d-6555752db767.shtml"><span style="color: blue;">sospirava</span></a> ieri <b>De Bortoli</b>. Il tono è quello classico del sogno spezzato.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Perché quello che si avvia a conclusione oltre ad essere stato il governo dei piani alti dei Palazzi era anche quello degli editorialisti, di quell’Italia dei “migliori” (naturalmente autoproclamati) che dopo lustri di frustrante impotenza, di endorsement inascoltati, di nottate elettorali passate a scuotere la testa nel constatare che ancora una volta il popolo aveva votato le persone, anzi scusate, la persona sbagliata, un anno fa decise di prendere in mano la situazione: diamo finalmente al paese <b>un governo illuminato</b>, di gente che sa di latino (come dicevano i bravi manzoniani) e ha passato la vita nei luoghi più vicini al mondo reale conosciuti ad un direttore di giornale: le aule universitarie (dove la realtà entra solo quando qualcuno apre la finestra, come sa chiunque le abbia frequentate fino all’agognata laurea).</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
I risultati li abbiamo visti, questo blog lo ha <a href="http://awhiteavenue.blogspot.it/2012/04/il-nemico-pubblico.html"><span style="color: blue;">scritto</span></a> e <a href="http://awhiteavenue.blogspot.it/2012/11/monti-nemico-pubblico.html"><span style="color: blue;">riscritto</span></a> e non c’è bisogno di ripetere ancora il lungo elenco dei numeri che fotografano<b> lo scenario post bellico di un paese che in un anno ha visto la sua economia reale fatta a pezzi</b>. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ma tutto questo, dal tracollo del <b>PIL</b> all’esplosione della <b>disoccupazione</b>, è scomparso dal dibattito nazionale per dare spazio alla <b>narrativa dell’Italia salvata dal baratro</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Peccato che la storia di <b>Monti </b>sia quella di un medico che, per salvare un paziente di salute cagionevole dalle angosce di una vita poco allegra, <b>invece di curarlo l'ha spedito in coma</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Monti</b> si sta per dimettere. Alleluia. Ma resterà in sella fino all’approvazione della <b>legge di stabilità</b>, che avverrà in tempi rapidi e <a href="http://www.irispress.it/295094/governo-alfano-consentiremo-approvazione-leggi-di-stabilita"><span style="color: blue;">non è in discussione</span></a>. Chi descrive scenari di catastrofi imminenti con all’orizzonte lo spettro dell’<b>esercizio provvisorio</b> dipinge quindi quadri surrealisti e, con la scusa di metterci in guardia da imprevedibili reazioni dei mercati, cerca di alimentarle per poterle poi cavalcare in una campagna elettorale che, <b>Monti</b> o non <b>Monti</b>, era già in corso.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Eh si perché i mercati “<i>ci faranno pagare un prezzo assai alto</i>” <a href="http://www.corriere.it/politica/12_dicembre_09/de-bortoli-monti-lascia-crisi-aperta_9c66ad96-41cf-11e2-ae8d-6555752db767.shtml"><span style="color: blue;">tuonava</span></a> ieri il <b>Corriere</b>, naturalmente per colpa di chi ha aperto questa crisi. Insomma onta su chi ci espone a nuove ondate speculative, avendo accorciato di 15-20 giorni (nemmeno votando contro, ma astenendosi) la vita ad un governo che <b>nella migliore delle ipotesi poteva sopravvivere altri tre mesi</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Eppure, se la memoria non mi inganna, nessuno dette dell’irresponsabile a chi, tredici mesi fa, fece cadere in quattro e quattr’otto un esecutivo non certo da applausi, ma eletto dal popolo (non dal circolo ristretto Quirinale-comitati di redazione), <b>aprendo una crisi al buio</b> con ancora un anno e mezzo di legislatura davanti. Nessuno dette dell’irresponsabile a chi, con quella mossa, <a href="http://www.corriere.it/economia/11_novembre_09/btp-borsa-mercati_be547e7c-0aaa-11e1-8371-eb51678ca784.shtml"><span style="color: blue;">fece schizzare in su lo spread di quasi 100 punti</span></a> in poche ore (fino a sfiorare quota <b>600</b>), e nemmeno ai tanti analisti anonimi che avevano assicurato urbi et orbi che sarebbe successo l’esatto contrario.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Dopo averlo usato come pretesto per far cadere il governo dell’Uomo Nero, <b>lo spread ce lo siamo tenuto tra quota 400 e 500</b> <a href="http://corriere.teleborsa.it/SpreadPlus.aspx"><span style="color: blue;">quasi ininterrottamente per nove mesi</span></a> (tranne una parentesi tra febbraio e aprile), con un picco a <b>530</b> datato <b>24 Luglio</b>, senza che nessuno di quelli che oggi si strappano i capelli per cose non ancora successe, sentisse il bisogno di dirci che avevamo un problema.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Adesso sarà diverso, anche un’oscillazione di 10 punti sarà un presagio di sciagura, e <b>le agenzie di rating</b> che nel 2012, tra un downgrade e l’altro del nostro sistema economico, <a href="http://www.youtube.com/watch?v=8IVjAyGiX38"><span style="color: blue;">erano state bollate</span></a> dal montiano e moderato <b>Casini </b>come “<i>criminali</i>”, torneranno ad essere definite la voce del mondo che ci guarda. Sempre che buttino la croce sul bersaglio giusto s’intende.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
I comitati di redazione sono già al lavoro per mettere a punto la nuova narrativa, e dove i fatti non ci sono si inventeranno, come successo ieri per la frase di <b>Monti</b> “<i>In Politica? Ora sono più libero</i>”, <b>mai pronunciata</b> (come chiaro dalla <a href="http://www.corriere.it/politica/12_dicembre_09/de-bortoli-monti-lascia-crisi-aperta_9c66ad96-41cf-11e2-ae8d-6555752db767.shtml"><span style="color: blue;">lettura dell’articolo</span></a>), ma diventata titolo, per giunta virgolettato, un po’ ovunque, nella migliore tradizione da “realtà aumentata” del giornalismo nostrano.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Il Pdl queste elezioni non le perderà per aver tolto la fiducia a Monti</b>, le perderà, tra le altre cose, per avergliela votata ininterrottamente per un anno intero mentre il suo governo massacrava a colpi di tasse le piccole imprese, i commercianti, i professionisti, e tutta quella classe media che non vive attaccata alla mammella dello stato e costituiva il cuore dell’elettorato di centrodestra. <b>Una colpa che non si lava</b> con un’improvvisa presa di coscienza arrivata troppo tardi per cambiare qualcosa nelle tasche della gente comune.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Stiano quindi tranquilli quelli che oggi condividono con il mondo le loro grida di terrore per il ritorno dell’<b>Uomo Nero</b>, si preoccupino piuttosto di un paese che sta affondando. Un paese in cui, tra le altre cose, <b>si condannano gli scienziati per non aver previsto un terremoto e si arrestano i giornalisti per reati d’opinione</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
L’<b>Uomo Nero</b> a Palazzo Chigi non può entrarci se la gente non lo vota. Ad esserci andati per chiamata diretta sono stati altri, e stanno tutti dall’altra parte.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small; line-height: 18px; text-align: start;"><span style="color: black; font-style: italic; line-height: normal;">Se vuoi essere aggiornato sull'attività del blog </span><b style="color: black; font-style: italic; line-height: normal;">seguilo su facebook</b></span><span style="background-color: white; color: black; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small; font-style: italic; text-align: start;"> </span><a href="http://www.facebook.com/whitecity12" style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small; font-style: italic; text-align: start;"><span style="color: blue;">http://www.facebook.com/whitecity12</span></a></div>
Instant Karma!http://www.blogger.com/profile/14369794737568282175noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-2204156151557506621.post-81324761403576440752012-12-07T09:47:00.001+01:002012-12-07T16:21:05.074+01:00Tutti giù dal Monti<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0-MNi8sulOWN_JkhiV_HNycEniFXJ5Youv5Y2K2KYhAPD08XNiOUl2-JCv98gD0zKoWlm3VNktF-q6rdD7x3dxLAGz2EaMJYXg4UGgiVF9pn1SH3a8TgHsPioDcYVxeFha5omJKOH4VI/s1600/163539562-94bdbc86-bd9e-4399-8ba7-407b382cae50.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0-MNi8sulOWN_JkhiV_HNycEniFXJ5Youv5Y2K2KYhAPD08XNiOUl2-JCv98gD0zKoWlm3VNktF-q6rdD7x3dxLAGz2EaMJYXg4UGgiVF9pn1SH3a8TgHsPioDcYVxeFha5omJKOH4VI/s320/163539562-94bdbc86-bd9e-4399-8ba7-407b382cae50.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Di fatto <b>il Pdl non fa più parte della maggioranza </b>che
sostiene il governo <b>Monti</b>. L’<a href="http://www.blogger.com/Se%20vuoi%20essere%20aggiornato%20sull'attivit%C3%A0%20del%20blog%20seguilo%20su%20facebook%20%20http://www.facebook.com/whitecity12"><span style="color: blue;">astensione</span></a> non è un voto contrario ma marca una
discontinuità, come direbbero i <b>Follini</b> di ieri e di oggi (i vari <b>Bocchino</b>,
<b>Briguglio</b> e <b>Granata</b>, se qualcuno se li ricorda ancora).</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Si potrebbe dire “finalmente”, ma in realtà c’è poco da
festeggiare, questo governo di calamità nazionale (nel senso che è stato una
calamità, non che è nato per reagire ad una calamità) <b>non avrebbe mai dovuto
esistere</b>, il solo averlo fatto nascere
ha voluto dire, per il centrodestra, rinnegare l’unico vero valore portato alla politica italiana negli ultimi 20
anni, e cioè che <b>i governi escono dalle urne</b> e non dai piani alti dei palazzi.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Un anno fa erano in tanti a dire che, vista la situazione di
emergenza, <b>la democrazia era un lusso che non potevamo più permetterci</b>,
dopotutto la democrazia nessuno è mai riuscito a metterla in mezzo al pane, no?
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
E’ vero, la democrazia non si mangia, ma la storia insegna
che nei paesi in cui la democrazia è stata trattata come l’abbiamo trattata noi alla
lunga anche pane e companatico ne hanno risentito. E l’Italia non ha fatto eccezione: un anno di
governo di tecnici eletti da nessuno ci consegna un paese precipitato in <b>recessione</b>, un’economia sepolta sotto <b>una valanga di tasse</b>
e un <b>pareggio di bilancio </b>che, malgrado i ripetuti salassi, <a href="http://www.corriere.it/economia/12_novembre_27/ocse-stime-pil-manovra_006c954e-387a-11e2-a2c7-8d9940659020.shtml"><span style="color: blue;">non è neanche in vista</span></a>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ci sarebbero state mille occasioni per “rompere”, o almeno
per prendere le distanze, in questi tredici mesi di guerra dichiarata all’economia
privata, dal commercio alla piccola impresa, con la ciliegina finale del salatissimo
<b>saldo IMU</b> servito come antipasto del pranzo di Natale, che darà il colpo di grazia anche alle
speranze di una boccata d’ossigeno festiva dei consumi. Ennesimo, ma forse non
ultimo, colpo di genio del governo bocconiano che una ne fa e cento ne sbaglia.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Mille occasioni. Ma per assistere al cambio di linea del Pdl
abbiamo dovuto aspettare che tale <b>Corrado Passera</b> da Como <a href="http://www.repubblica.it/politica/2012/12/06/news/passera_contro_berlusconi-48172382/"><span style="color: blue;">pronunciasse frasi poco amichevoli</span></a> nei confronti di <b>Berlusconi</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Si doveva farlo prima. Si doveva farlo per un motivo
migliore. Non certo per rispondere al chiacchiericcio mattutino di un futuro
signor nessuno, che passerà alla storia solo per essere stato il ministro dello
sviluppo economico dell’unico governo della storia repubblicana a non aver
conosciuto <b>nemmeno un trimestre isolato di crescita</b> nel corso del suo mandato.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Si è temporeggiato per rincorrere il “signor <b>Casini</b>” (Pierfurbi per gli intimi) e la
chimera della ricomposizione dei moderati. Eppure bisognava aver capito da un pezzo che
<b>Casini</b> non è in cerca di scelte di campo. A <b>Casini</b> interessa un sistema in cui il
centro possa di volta in volta allearsi a urne chiuse con chi vince senza mai
uscire dalla stanza dei bottoni. Per farla breve: a <b>Casini</b> interessa <b>Casini</b>, e qualunque sia la dote
di voti a sua disposizione è meglio lasciare che sia un problema di qualcun
altro.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Proprio <b>Pierfurbi</b> ieri, in piena trance montiana, ha citato
a memoria un vecchio adagio del "professore in capo" giusto giusto di un anno fa: Prima di <b>Monti </b>l’Italia <a href="http://www.iltempo.it/politica/2011/12/06/1307227-monti_italia_rischiava.shtml"><span style="color: blue;">rischiava di non poter più pagare</span></a> gli stipendi ai dipendenti pubblici.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Pericolo scongiurato. Peccato che per lasciare tutto com’era
in una pubblica amministrazione che con tutta evidenza non serve a dare servizi
agli amministrati, ma stipendi agli amministratori, oggi contempliamo uno
scenario post bellico in cui ci sono quasi <a href="http://www.lamiafinanza.it/default.aspx?c=5&a=22278&titolo=In-Italia-600mila-disoccupati-in-pi%C3%B9"><span style="color: blue;">600.000 disoccupati in più</span></a> rispetto
ad un anno fa. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ma non sono questi i numeri che fanno notizia. Ieri all’improvviso
<a href="http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2012/12/06/Spread-Btp-Bund-apre-311-punti_7910090.html"><span style="color: blue;">si è tornati a parlare dello spread</span></a>, salito da 311 a 327 in 24 ore. “<i>Segno che
senza Monti sull’Italia tornerà la bufera</i>” hanno sentenziato i soliti analisti
senza nome, quelli che un anno fa ci avevano assicurato un calo secco di <b>100-200
punti</b> del temuto indice non appena <b>Monti</b> avesse varcato la soglia di Palazzo
Chigi, gli stessi che hanno poi assistito in sonnacchioso silenzio alla sua
<b>permanenza sopra quota 500 fino ad estate inoltrata</b> e che oggi profetizzano
catastrofi per un’oscillazione di una quindicina di punti.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Si vada alle elezioni. Lo si faccia il prima possibile, siamo
già in ritardo di un anno. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il centrodestra queste elezioni le perderà perché fino a
ieri non ha fatto niente per vincerle. Il successore di <b>Monti</b> facilmente
riuscirà a fare anche peggio di lui. Ma è meglio un cattivo premier votato dal
popolo che uno scadente, o appena
passabile, scelto per concorso.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Prima di parlare di vincere le elezioni c’è da ritrovare la
propria identità. E c’è da <b>dire qualcosa di liberale</b>, già che ci siamo.<br />
<br />
<span style="background-color: white; color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small; line-height: 18px; text-align: start;"><span style="color: black; font-style: italic; line-height: normal;">Se vuoi essere aggiornato sull'attività del blog </span><b style="color: black; font-style: italic; line-height: normal;">seguilo su facebook</b></span><span style="background-color: white; color: black; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small; font-style: italic; text-align: start;"> </span><a href="http://www.facebook.com/whitecity12" style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small; font-style: italic; text-align: start;"><span style="color: blue;">http://www.facebook.com/whitecity12</span></a></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhsaLSGrK8E-38bHnNbTR83SxI6G6J8uVi5lIz5OpqX4DuGgT3pwNnXooO0WVo8JejgXjuPSGH5xqTT_Zb4slnAK1iDFhe7s20RkRfDupPUneEoRm_4dTegWdDwDeqKu4Hk9o0qH6za76M/s1600/monti.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="161" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhsaLSGrK8E-38bHnNbTR83SxI6G6J8uVi5lIz5OpqX4DuGgT3pwNnXooO0WVo8JejgXjuPSGH5xqTT_Zb4slnAK1iDFhe7s20RkRfDupPUneEoRm_4dTegWdDwDeqKu4Hk9o0qH6za76M/s400/monti.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="text-align: justify;"><b>Monti ha salvato l’Italia</b>. Scommetto che l’avete già
sentita. Giusto un anno fa eravamo sull’orlo del baratro greco ma oggi –
sospiro di sollievo – ne siamo fuori. Tutto questo grazie al governo dei
professori, sia loden a loro.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Normale quindi che qualcuno si sia mobilitato per
riportare il “professore in capo” a Palazzo Chigi anche dopo il voto di Marzo. <b>Casini</b>,
<b>Montezemolo</b>, ma sotto sotto non solo loro, hanno già deciso che dovrebbe essere lui a guidare l’Italia per i prossimi cinque anni, anche senza l’incomodo di farsi votare. Insomma il governo dei tecnici doveva essere uno strappo
una tantum al processo democratico, ma ad un anno di distanza per alcuni
l’anomalia sono diventate le elezioni, che in fondo in fondo se si potessero evitare sarebbe quasi meglio, si risparmierebbe anche un bel po' di soldi.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Perché tanto, chiunque vinca, la strada resta quella
tracciata dai professori, il nuovo Totem si chiama “<b>Agenda Monti</b>” che deve
proseguire anche nella prossima legislatura e chi dice il contrario è un
irresponsabile. L’<b>agenda Monti</b> nessuno l’ha letta e nemmeno mai vista, ma è già
il programma del prossimo governo. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
In sostanza siamo passati dal “tutto tranne <b>Berlusconi</b>” al
“tutto purché ci sia <b>Monti</b>”, avevamo un nuovo padre della Patria in casa e non
ce n’eravamo accorti. D’altronde quando ti capita di salvare l’Italia è il
minimo della riconoscenza.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br />
Ma si è mai visto un salvataggio in cui l’unico a non
sentirsi meglio è il presunto salvato? Se vuoi sapere come sta una
persona gli misuri il colesterolo, oppure la pressione. Dati oggettivi, numeri,
che salgono o scendono, migliorano o peggiorano. Se la cura funziona lo capisci
da lì. Il <b>paziente Italia </b>è l’unico caso clinico conosciuto in cui si giudica
la bontà della cura della reputazione del medico senza nemmeno fare le analisi
al malato. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Perché tra i mille discorsi sul sesso degli angeli che
dividono ferocemente la politica nostrana i grandi assenti sono i cosiddetti
<b>fondamentali</b>. A poco più di tre mesi dalle elezioni non si sente parlare di
<b>PIL </b>o di <b>disoccupazione.</b> Siamo in pieno consulto ma le analisi non le guarda nessuno.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br />
Eppure la cartella clinica è pubblica:</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Un anno fa, quando avevamo un piede nella fossa, il nostro <b>PIL</b> aveva rallentato, di molto, rispetto al 2010, ma su base annua
<a href="http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-03-02/2011-rapporto-debito-sale-111324.shtml?uuid=Aa9Xfl0E"><span style="color: blue;">cresceva ancora</span></a> dello <b>0.4%</b>. Oggi, dopo un anno di governo illuminato, <a href="http://www.corriere.it/economia/12_novembre_27/ocse-stime-pil-manovra_006c954e-387a-11e2-a2c7-8d9940659020.shtml"><span style="color: blue;">siamo in piena recessione</span></a>: il PIL è a <b>-2.2%.</b> E malgrado i tanti proclami rassicuranti (che
spostano invariabilmente l’inizio della ripresa al secondo semestre dell’anno
successivo) <b>resterà sottozero anche nel 2013</b>. Bel colpo.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Un anno fa, prima che Monti venisse a salvarci, la
<b>disoccupazione</b> era all’<b>8.5%</b>, oggi viaggia in doppia cifra e, notizia di poche ore fa, <a href="http://www.corriere.it/economia/12_novembre_30/disoccupazione-ottobre-dati-istat-record_3303ec64-3acd-11e2-b4fa-74f27e512bd0.shtml"><span style="color: blue;">ha sfondato quota 11%</span></a> con il numero dei <b>disoccupati</b> che si prepara
a tagliare il traguardo dei <b>tre milioni</b>.<br />
<br />
<b>Lo spread</b> però è sceso, dirà qualcuno. Vero, ma non certo per merito di SuperMario e dei suoi compagni di cordata. Alla fine di Luglio, quando il governo di salvezza nazionale <b>era già insediato da 8 mesi</b>, eravamo ancora ben oltre la soglia di guardia, <a href="http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2012-07-24/giornata-borsa-24-luglio-075853.shtml?uuid=AbvIdkCG"><span style="color: blue;">a quota 530</span></a> per l'esattezza. Se oggi l'emergenza si è raffreddata è solo grazie al varo del <b>fondo salvastati </b>europeo, che ha fatto scendere <a href="http://finanza-mercati.ilsole24ore.com/spread.php?QUOTE=spread-bonos"><span style="color: blue;">nella stessa misura</span></a> (circa 200 punti) anche lo spread dei <b>Bonos spagnoli</b>. O vogliamo credere che l'Agenda Monti sia tradotta anche in spagnolo?<br />
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ciliegina sulla torta: pochi giorni fa l’<b>Ocse</b> <a href="http://www.corriere.it/economia/12_novembre_27/ocse-stime-pil-manovra_006c954e-387a-11e2-a2c7-8d9940659020.shtml"><span style="color: blue;">ci ha informati</span></a> che i nostri <b>consumi privati</b> hanno avuto il peggior tracollo mai
visto nel nostro paese dai tempi della<b> Seconda Guerra Mondiale</b>. E questi in effetti
sembrano davvero i numeri di un guerra, dove però il "<b>nemico" </b>(sempre in senso metaforico) ce l’abbiamo in casa e insistiamo anche per dargli le chiavi per restarci.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il luminare ha operato. L’operazione è riuscita, i colleghi
applaudono. Il paziente purtroppo è
morto, ma nessuno l’ha ancora avvisato, quindi ufficialmente è in salute.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Che sarebbe finita così l’avevano previsto in tanti (anche
questo blog). Non che sia un gran merito, non ci vuole il Nobel per l’economia, e
nemmeno una cattedra alla Bocconi, per capire che <b>una politica recessiva porta
alla recessione. </b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
E non serviva la sfera di cristallo nemmeno per prevedere
che, malgrado questo bagno di sangue, avremmo <b>mancato anche gli obiettivi di
risanamento dei conti pubblici</b>. A oggi il pareggio di bilancio nel 2013 è
lontano di diversi miliardi di euro (rapporto <b>deficit/Pil stimato al 2.9%</b> alla
fine del 2013 <a href="http://www.corriere.it/economia/12_novembre_27/ocse-stime-pil-manovra_006c954e-387a-11e2-a2c7-8d9940659020.shtml"><span style="color: blue;">sempre secondo l’Ocse</span></a>). I conti non tornano e non possono tornare
perché una cura fatta solo di tasse taglia la testa alle imprese e stacca la
spina ai posti di lavoro di migliaia di persone, gente che se avesse potuto continuare a
lavorare oggi pagherebbe le tasse allo stato, invece è a spasso e versa all'erario <b>Euro 0.00</b>, loden o
non loden.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il mondo oggi non pasteggia con caviale e champagne, ma non siamo nel
2009, non c’è la scusa della recessione globale. Oltre alla “solita” <b>Cina</b>, la
<b>Germania</b> <a href="http://www.borsainside.com/mercati_europei/2012/11/41943-il-pil-dellocse-cresce-nel-terzo-trimestre-dello-02.shtm"><span style="color: blue;">cresce</span></a>, gli <b>USA</b> crescono (poco ma crescono), la <b>Gran Bretagna</b> <a href="http://www.milanofinanza.it/trader/dettaglio_news_trader.asp?id=201211271045558942&chkAgenzie=TMFI&sez=trader&titolo=Gran%20Bretagna,%20pil%20terzo%20trimestre%20+1%"><span style="color: blue;">cresce</span></a>. L’<b>area Euro </b>presa
tutta intera <a href="http://www.borsainside.com/mercati_europei/2012/11/41943-il-pil-dellocse-cresce-nel-terzo-trimestre-dello-02.shtm"><span style="color: blue;">va su e giù intorno allo zero</span></a>, ma noi il nostro segno meno ce lo
siamo guadagnati da soli con una politica che, nella miglior tradizione del Bel
Paese, <b>ha deciso di far pagare il conto solo all’economia privata rifiutando
ogni seria ipotesi di taglio strutturale della spesa pubblica</b>. Il motto è
“<i>tassa di più per poter spendere come prima</i>” e tutto questo con l’appoggio di
un partito cosiddetto liberale che ancora si chiede perché i suoi consensi si siano
dimezzati negli ultimi 12 mesi.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br />
L’<b>Agenda Monti</b> è il diario di un anno tra i peggiori che
l’Italia ricordi, ma nel <b>2013</b>, con le elezioni alle porte e un polo
liberaldemocratico quasi completamente dissolto, rischiamo di trovarcene sul tavolo una addirittura peggiore.<br />
Intanto questo esecutivo ha munizioni ancora per quattro mesi. <b>La guerra continua</b>.<br />
<br />
<span style="background-color: white; color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small; line-height: 18px; text-align: start;"><span style="color: black; font-style: italic; line-height: normal;">Se vuoi essere aggiornato sull'attività del blog </span><b style="color: black; font-style: italic; line-height: normal;">seguilo su facebook</b></span><span style="background-color: white; color: black; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small; font-style: italic; text-align: start;"> </span><a href="http://www.facebook.com/whitecity12" style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small; font-style: italic; text-align: start;"><span style="color: blue;">http://www.facebook.com/whitecity12</span></a></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhiAuLMkxSfiHBVAR0FBsOGzi-7-261kZm1K_e43D87ind4T3a6p4ORaieYc1ODNIbrE9R-hYnFSu0TP7QbsZniNDZjHVpMzg1bgMhCH49Zmhsms_RtGZrApgF9VlJheQ-tGwwp0wA1mKo/s1600/MARCO-RUBIO-DEFENDS-ROMNEY-large570.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="133" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhiAuLMkxSfiHBVAR0FBsOGzi-7-261kZm1K_e43D87ind4T3a6p4ORaieYc1ODNIbrE9R-hYnFSu0TP7QbsZniNDZjHVpMzg1bgMhCH49Zmhsms_RtGZrApgF9VlJheQ-tGwwp0wA1mKo/s320/MARCO-RUBIO-DEFENDS-ROMNEY-large570.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="text-align: justify;"><br /></span>
<span style="text-align: justify;">Tattica che vince non si cambia. La scorsa estate, mentre i repubblicani confezionavano la convention che avrebbe consegnato a </span><b style="text-align: justify;">Mitt Romney</b><span style="text-align: justify;"> la nomination ufficiale del GOP, il team <b>Obama</b> gli stava già sganciando in testa l’arma-fine-del-mondo, sotto forma di una valanga di spot da decine di milioni di dollari mandati in onda per settimane negli stati in bilico, mentre network TV, giornali e internet facevano da cassa di risonanza.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il candidato repubblicano ne usciva, a seconda delle occasioni, come un plutocrate, un affamatore di lavoratori, un nemico delle donne e, dulcis in fundo, come un assassino, se non volontario almeno colposo.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
I <a href="http://awhiteavenue.blogspot.it/2012/11/swing-states-i-voti-che-contano.html"><span style="color: blue;">numeri del voto nei swing states</span></a> chiariscono molto meglio di tante parole quanto la campagna obamiana sia riuscita a mettere al sicuro la rielezione del presidente puntando prima di tutto sui voti che contavano e la propaganda anti-<b>Romney</b> (<a href="http://awhiteavenue.blogspot.it/2012/11/sconfitta-in-cinque-mosse_12.html"><span style="color: blue;">rimasta senza risposta</span></a> fino al mese di settembre) ha avuto la sua parte nella buona riuscita dell’operazione.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il prossimo giro delle presidenziali è <b>tra più di 200 settimane</b>, ma c’è già chi ci sta pensando, sia di qua che di là.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Nel campo repubblicano il nome sulla bocca di tutti è quello di <b>Marco Rubio</b>: senatore da appena due anni, quindi non ancora compromesso con il “potere corrotto” di Washington, ha fatto <a href="http://www.youtube.com/watch?v=16VbryCejyA"><span style="color: blue;">il miglior discorso</span></a> della convention di Tampa (qualcuno ricorda la “nascita” politica di <b>Barack Obama</b>, prima di essere eletto senatore, alla convention democratica del 2004?) e soprattutto <b>è un ispanico</b>, uno che infila regolarmente frasi in spagnolo nei suoi discorsi. E nessuno può accusarlo di farlo per ruffianeria, perché semplicemente quella è la sua lingua.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ne succederanno tante da qui al 2016, ma a oggi <b>Marco Rubio</b> sembra la carta migliore che il GOP puossa giocarsi per ricucire lo strappo con un elettorato, quello ispanico appunto, che lo scorso 6 novembre ha portato alle urne quasi <b>13 milioni</b> di persone che si sono schierate con <b>Obama</b> <a href="http://edition.cnn.com/election/2012/results/race/president#exit-polls"><span style="color: blue;">71 a 27</span></a> con un saldo attivo per il presidente di oltre di <b>6 milioni</b> di voti.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Nel <b>2004</b> erano meno di <b>10 milioni</b> e <b>Bush</b> ne <a href="http://edition.cnn.com/ELECTION/2004/pages/results/states/US/P/00/epolls.0.html"><span style="color: blue;">conquistò il 44%</span></a>, contro il 53% di <b>Kerry</b>, con una differenza di “solo” 1 milione di consensi.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Obama</b> è lui stesso espressione di una minoranza ed è tutto da dimostrare che il prossimo nominato democratico possa viaggiare su percentuali simili alle sue tra afro-americani, asiatici e ispanici, ma è chiaro che il GOP ha un problema da risolvere e se non lo fa in fretta la demografia gli renderà la strada verso la Casa Bianca sempre più in salita. Con uno come <b>Rubio </b>sarebbe da subito meno ripida.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Se ne sono accorti anche i liberal che stanno già oliando gli ingranaggi della macchina<b> ammazza-Romney</b> rivista e corretta per l'occasione, e hanno <a href="http://www.slate.com/blogs/bad_astronomy/2012/11/19/florida_senator_marco_rubio_the_age_of_the_earth_is_a_great_mystery.html"><span style="color: blue;">iniziato</span></a> a <a href="http://www.latimes.com/news/opinion/opinion-la/la-ol-rubio-evolution-earth-20121120,0,285153.story"><span style="color: blue;">scaldarsi</span></a> questa settimana saltando letteralmente addosso a <b>Rubio</b> dopo <a href="http://www.gq.com/news-politics/politics/201212/marco-rubio-interview-gq-december-2012?printable=true&utm_source=dlvr.it&utm_medium=twitte"><span style="color: blue;">questa intervista</span></a> a <b>GQ</b>, dove all'improvviso è saltata fuori questa domanda:</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>"GQ</b>: <i>How old do you think the Earth is? </i></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Marco Rubio</b>: <i>I'm not a scientist, man. I can tell you what recorded history says, I can tell you what the Bible says, but I think that's a dispute amongst theologians and I think it has nothing to do with the gross domestic product or economic growth of the United States. I think the age of the universe has zero to do with how our economy is going to grow. I'm not a scientist. I don't think I'm qualified to answer a question like that. At the end of the day, I think there are multiple theories out there on how the universe was created and I think this is a country where people should have the opportunity to teach them all. I think parents should be able to teach their kids what their faith says, what science says. Whether the Earth was created in 7 days, or 7 actual eras, I'm not sure we'll ever be able to answer that. It's one of the great mysteries</i>."</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-GB">"<b>GQ:</b> <i>Quanti anni pensi che abbia la Terra?</i><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Marco Rubio</b>: <i>Non sono un scienziato. Posso dirti cosa dice la storia, posso dirti cosa dice la Bibbia, ma penso ci sia un confronto tra I teologi e credo che la cosa non abbia niente a che vedere con il prodotto interno lordo o la crescita economica degli Stati Uniti. Penso che l’età dell’universo non abbia niente a che vedere con i modi per far crescere la nostra economia. Non sono uno scienziato. Non credo di essere qualificato a rispondere a domande del genere. Alla fine penso ci siano molte teorie su come l’universo sia stato creato e credo che questo sia un paese in cui ci debba essere la possibilità di insegnarle tutte. Credo che i genitori debbano poter insegnare ai loro figli cosa dice la loro fede e cosa dice la scienza. Se la Terra sia stata creata in sette giorni o in sette ere, è una domanda a cui non sono sicuro che saremo mai in grado di rispondere. E’ uno dei grandi misteri."</i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Una risposta “politica” che non vuole scontentare nessuno, e oggettivamente <b>non una gran risposta</b>. Ma, prima di scatenarsi con la storiella imparata a memoria dei repubblicani nemici della scienza, i media e i blog liberal avrebbero dovuto ricordarsi cosa disse <b>nel 2008</b> l’allora senatore <b>Barack Obama</b>, ancora in pieno derby di primarie con <b>Hillary Clinton</b>, quando gli venne chiesto “<i>Se una delle tue figlie ti chiedesse ‘Papà, Dio ha davvero creato il mondo in sei giorni?’ cosa risponderesti?</i>”</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/hCmBgWdoOoE?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Basta andare al <b>minuto 2:28</b> per sentirgli rispondere:</div>
<div class="MsoNormal">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<i>“I believe that God created the universe and that the six days in the Bible may not be six days as we understand it … it may not be 24-hour days, and that's what I believe. I know there's always a debate between those who read the Bible literally and those who don't, and I think it's a legitimate debate within the Christian community of which I'm a part. My belief is that the story that the Bible tells about God creating this magnificent Earth on which we live—that is essentially true, that is fundamentally true. <span lang="EN-GB">Now, whether it happened exactly as we might understand it reading the text of the Bible: That, I don't presume to know.”</span></i></div>
<br />
<span lang="EN-GB"></span><span lang="EN-GB"><o:p></o:p></span><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i>“Penso che Dio abbia creato l’universo e che i sei giorni della Bibbia possano non essere sei giorni come li intendiamo…potrebbero non essere giorni di 24 ore, questo è quello che credo. So che c’è sempre un dibattito tra chi legge la Bibbia letteralmente e chi non lo fa e penso sia un dibattito legittimo nella comunità Cristiana di cui faccio parte. Quello che credo è che la storia raccontata dalla Bibbia su Dio che crea questa magnifica Terra dove viviamo sia essenzialmente vera. Che sia fondamentalmente vera. Ora, se sia avvenuto esattamente come possiamo capirlo leggendo il testo della Bibbia è una cosa che non oso pensare di sapere.”</i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br />
E basta continuare a guardare per qualche altro secondo perché spunti fuori anche qui la parola "<i>mistero</i>".<br />
Vi piace il gioco “<b>trova le differenze</b>” della “settimana enigmistica”? Accomodatevi.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il cerchiobottismo di comodo sui temi “sensibili” non ha colore politico, con buona pace di chi va a caccia di stereotipi. E la partita per il 2016 è già iniziata.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small; line-height: 18px; text-align: start;"><span style="color: black; font-style: italic; line-height: normal;">Se vuoi essere aggiornato sull'attività del blog </span><b style="color: black; font-style: italic; line-height: normal;">seguilo su facebook</b></span><span style="background-color: white; color: black; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small; font-style: italic; text-align: start;"> </span><a href="http://www.facebook.com/whitecity12" style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small; font-style: italic; text-align: start;"><span style="color: blue;">http://www.facebook.com/whitecity12</span></a></div>
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<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEUBhHlYc5f7Z73_R5ey1fwbDxoCrEz5wU99BsnzlWMlccRt4p-ahyTbzB7Egwn3xJIBjXIVg97dfNVgeH_ujzN4cLYaLYnF00kL5QENazT02tX54hF_yBwY57gEnel9waLMzYfB68Qzg/s1600/74790_496558757045465_1377856419_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="192" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEUBhHlYc5f7Z73_R5ey1fwbDxoCrEz5wU99BsnzlWMlccRt4p-ahyTbzB7Egwn3xJIBjXIVg97dfNVgeH_ujzN4cLYaLYnF00kL5QENazT02tX54hF_yBwY57gEnel9waLMzYfB68Qzg/s320/74790_496558757045465_1377856419_n.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Nei sei giorni che hanno portato al cessate il fuoco di ieri sera sono morti civili innocenti sia in <b>Israele</b> che nella <b>Striscia di Gaza</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Le morti innocenti sono tutte uguali, ma questo non basta a dare sostanza alla solita cantilena dell’<b>equivalenza morale</b> tra chi sta da una parte e chi sta dall’altra, con l’immancabile bollino della “<b>reazione sproporzionata</b>” da attaccare addosso a chi non ha fatto altro che difendersi, come avrebbe fatto qualunque altro Stato aggredito da un suo vicino.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Quello della reazione sproporzionata è l’argomento tipico di chi vuol dar ragione all’aggressore sapendo di non poter negare che di aggressore si tratta. La conta delle vittime (molto più numerose a <b>Gaza</b> che nel sud di <b>Israele</b>) parrebbe dare ragione ai teorici dell’<b>eccesso di reazione</b>, ma non è così.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Israele</b> è un fazzoletto di terra<b> grande meno della Lombardia,</b> circondato da <b>un miliardo di persone che lo vedrebbero volentieri cancellato dalla cartina geografica</b> capeggiati da leader che non hanno né pudore né timore di dirlo pubblicamente.<br />
Non si sopravvive in uno scenario del genere senza avere un esercito meglio addestrato e meglio equipaggiato di quello dei “vicini” e questo nello specifico vuol dire anche un <b>sistema di difesa </b>che è costato <a href="http://www.haaretz.com/print-edition/news/israel-to-invest-1-billion-in-iron-dome-missile-defense-system-1.360610"><span style="color: blue;">un miliardo di dollari</span></a> (<a href="http://www.reuters.com/article/2010/05/13/us-israel-usa-irondome-idUSTRE64C5JO20100513"><span style="color: blue;">finanziato</span></a> anche dall’amministrazione <b>Obama</b>) che permette di abbattere molti dei razzi palestinesi che quotidianamente volano sulla testa di chi vive nel sud del paese, prima che possano esplodere a terra e fare vittime tra la popolazione.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Dall’altra parte del “fronte” <b>Hamas</b> usa come postazioni di lancio per quegli stessi razzi aree densamente popolate di <b>Gaza</b> trasformando scuole, ospedali ed edifici civili in genere in obiettivi militari con l’inevitabile conseguenza di metterci sopra il mirino dell’aviazione israeliana.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
E’ la differenza sostanziale che c’è tra <b>chi difende i propri civili e chi si fa scudo dei propri civili</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Altro che equivalenza morale.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Vallo a spiegare a certi nostri politici, dei quali questo blog prima o poi dovrà tornare (con il classico naso turato) ad occuparsi.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Vallo a spiegare ad esempio ai <b>Vendola</b> di turno che <a href="http://www.you-ng.it/news/politica-e-attualita/item/4613-vendola-gaza-%C3%A8-sola-ritirare-il-nobel-per-la-pace-all%E2%80%99europa.html"><span style="color: blue;">chiedono il ritiro</span></a> del <b>Premio Nobel per la Pace</b> all’<b>Europa</b> (peraltro inutile come tutti i Nobel per la Pace) per “<i>aver lasciato sola Gaza</i>” a fronteggiare la “<i>violenza Israeliana</i>”. I <b>Vendola</b> di turno normalmente non sanno, o fingono di non sapere, che mentre il “violento” <b>Israele </b><a href="http://elderofziyon.blogspot.it/2012/11/israel-sends-aid-to-gaza-while-egypt.html"><span style="color: blue;">faceva passare</span></a> attraverso la sua frontiera cibo e medicinali destinati alle popolazioni colpite dai suoi raid, a <b>Gaza</b> si <a href="http://www.latimes.com/news/world/worldnow/la-fg-wn-tel-aviv-bus-bombing-20121121,0,500116.story"><span style="color: blue;">faceva festa</span></a> per un attentato che ha causato qualche decina di feriti a <b>Tel Aviv</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Poi ci sono i <b>Bersani</b> che, per carità, <a href="http://www.europaquotidiano.it/dettaglio/138627/il_pd_non_tifa_ne_per_gli_israeliani_ne_per_i_palestinesi_bersani_su_sinistra_e_israele"><span style="color: blue;">non fanno il tifo per nessuno</span></a>. “<i>Noi siamo per la pace e stufi di sopportare il conflitto</i>”.</div>
<span style="text-align: justify;">A </span><b style="text-align: justify;">Tel Aviv</b><span style="text-align: justify;"> e </span><b style="text-align: justify;">Gaza</b><span style="text-align: justify;"> invece si divertono un mondo tra allarmi antiaerei, esplosioni e palazzi crollati.</span><br />
<span style="text-align: justify;">Qualcuno li informi che </span><b style="text-align: justify;">Bersani</b><span style="text-align: justify;"> è stufo di sopportare, così magari la smettono per fargli un favore. </span><br />
<span style="font-size: 12pt;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small; line-height: 18px; text-align: start;"><span style="color: black; font-style: italic; line-height: normal;">Se vuoi essere aggiornato sull'attività del blog </span><b style="color: black; font-style: italic; line-height: normal;">seguilo su facebook</b></span><span style="background-color: white; color: black; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small; font-style: italic; text-align: start;"> </span><a href="http://www.facebook.com/whitecity12" style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small; font-style: italic; text-align: start;"><span style="color: blue;">http://www.facebook.com/whitecity12</span></a></div>
Instant Karma!http://www.blogger.com/profile/14369794737568282175noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2204156151557506621.post-9418353235566638872012-11-16T09:39:00.000+01:002012-11-16T18:46:14.802+01:00Swing States: I Voti che Contano<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_hyQvbMXAAgc5M-2ay-GaXy5AwaFmwlEWFNOkp6PveJj1dJeyjadJ6soLL6_sda8kw6Lhc1nnkv2eMO83nV-2JVIc25fqy-xpGih0L13QnpL1lJtB0ztVnETdybOG0DeSe03kNa6WWr8/s1600/thumb374-700_dettaglio2_Obama-Romney-dibattito.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="237" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_hyQvbMXAAgc5M-2ay-GaXy5AwaFmwlEWFNOkp6PveJj1dJeyjadJ6soLL6_sda8kw6Lhc1nnkv2eMO83nV-2JVIc25fqy-xpGih0L13QnpL1lJtB0ztVnETdybOG0DeSe03kNa6WWr8/s320/thumb374-700_dettaglio2_Obama-Romney-dibattito.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
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<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Le presidenziali americane si giocano su <b>cinquanta Stati</b>, più il Distretto di <b>Columbia</b>: 120, 130 milioni di elettori attivi “spalmati” su 3 fusi orari.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Questa è la teoria. La pratica invece è che<b> si vince e si perde su non più di una decina di stati</b>, dei quali solo quattro o cinque di volta in volta decisivi. La maggior parte degli altri stati nemmeno vede l’ombra dei candidati durante la campagna elettorale. <b>California</b> e <b>Texas</b> sono buoni per la raccolta fondi, ma i voti che contano sono solo quelli dei swing states.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Florida</b> e <b>Ohio</b> sono ormai swing states quasi per costituzione, altri entrano ed escono dalla categoria a seconda che sia il candidato democratico o quello repubblicano a giocare in difesa.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Nel 2012 la lista ufficialmente includeva undici nomi: <b>Virginia, North Carolina, Ohio, Florida, New Hampshire, Pennsylvania, Colorado, Michigan, Wisconsin, Iowa </b>e <b>Nevada</b>. Una gara nella gara con un "montepremi" di 40 milioni di voti.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
In questo “micro-paese” il calo dell’affluenza è stato dell’<b>1.49%</b>, contro il quasi <b>6%</b> della media nazionale. <b>Obama</b> ha un calo di consensi dimezzato, da <b>-10%</b> a <b>-5%</b>, mentre <b>Romney</b> trasforma il suo segno meno nazionale in un <b>+ 3%</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
A guadagnarci però è il Presidente, che vede il suo vantaggio salire al <b>3.5%</b>, rispetto al <b>2.8%</b> circa della media nazionale. Parrebbe poca cosa, ma se si guardano i numeri stato per stato ci si accorge di quanto in realtà questo <b>miglioramento</b> sia stato selettivo e in gran parte <b>concentrato solo dove contava davvero</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: center;">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivSfeprucMC6XgFPiogbyAxTkbyhVOSgN5QtOYbv48qhD_qncHrVSX7Gz3aDlTG9DT5TDg8ArEYH6riQOdSOJybaE4y3pwHwZcELyqS32bzYgGqqpG-6ytZlS1PlcJMt_c9aXnrs52am4/s1600/2012+Swing+States+Recap.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="162" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivSfeprucMC6XgFPiogbyAxTkbyhVOSgN5QtOYbv48qhD_qncHrVSX7Gz3aDlTG9DT5TDg8ArEYH6riQOdSOJybaE4y3pwHwZcELyqS32bzYgGqqpG-6ytZlS1PlcJMt_c9aXnrs52am4/s400/2012+Swing+States+Recap.jpg" width="400" /></a></div>
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<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
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<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Romney</b> ha realizzato il suo massimo guadagno relativo in stati come il <b>Michigan</b>, la <b>Pennsylvania</b>, il <b>Wisconsin</b> e il <b>Nevada</b>, ovvero negli unici, tra quelli citati, in cui nel 2008 <b>Obama</b> aveva vinto con distacchi a doppia cifra e anche quelli meno toccati dalle incursioni dei candidati, dalla pioggia di spot e dal ground game “intensivo”.</div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_cUQMIiyzclNzIwRcJjDdStizPOF7-ouyJG7ZdxrWayVN3v0_IeaEmSvaEQhh2H6UKBFtvrwoVm3hB4kKd1jYKArJKIYUMCK5f11dRWgO35RkANvSu5736nhxJD9zGH5rZX3Dv6fS0zk/s1600/October-Tracker.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="202" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_cUQMIiyzclNzIwRcJjDdStizPOF7-ouyJG7ZdxrWayVN3v0_IeaEmSvaEQhh2H6UKBFtvrwoVm3hB4kKd1jYKArJKIYUMCK5f11dRWgO35RkANvSu5736nhxJD9zGH5rZX3Dv6fS0zk/s400/October-Tracker.jpg" width="400" /></a></div>
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<span style="font-size: x-small;">La fermate dei candidati nell'ultimo mese di campagna. Fonte <a href="http://www.foxnews.com/politics/elections/candidate-tracker"><span style="color: blue;">Fox News</span></a></span></div>
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<span style="font-size: x-small;">Clicca sull'immagine per ingrandire</span></div>
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In <b><u>Michigan</u></b> il calo dei votanti è stato in linea con la media nazionale, ma mentre <b>Obama </b>rispetto al 2008 ha avuto uno smottamento di oltre <b>300,000</b> voti, <b>Romney</b> ne ha guadagnati <b>60,000</b> abbondanti. Tutte le contee, senza distinzioni tra zone urbane e periferiche, inclusa quella più popolosa di <b>Detroit</b>, hanno visto un avanzamento repubblicano (frecce rosse). Ma partendo da un distacco di oltre 800,000 voti <b>Obama</b> ha potuto perderne quasi la metà e <b>mantenere quasi 10 degli oltre 16 punti di vantaggio</b> che aveva nel 2008.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcaUVe2YXQV_zuGU38UUWPyqKOzdyxZysALVwIheJLRZ3dfNBoWZlSe6ZIdiprFgsR8VnsR9FWeTI4Ct0RXM4wYTwu33VQ5WRC5fjDNiIrVEpFFUFwiGh56SN4Qawty7yl_BCwsZvno30/s1600/Michigan+Shift.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="282" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcaUVe2YXQV_zuGU38UUWPyqKOzdyxZysALVwIheJLRZ3dfNBoWZlSe6ZIdiprFgsR8VnsR9FWeTI4Ct0RXM4wYTwu33VQ5WRC5fjDNiIrVEpFFUFwiGh56SN4Qawty7yl_BCwsZvno30/s400/Michigan+Shift.jpg" width="400" /></a></div>
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</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">Fonte: <a href="http://elections.nytimes.com/2012/results/president"><span style="color: blue;">NY Times</span></a></span></div>
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Discorso simile in <b><u>Wisconsin</u></b>: distacco dimezzato, <b>Obama</b> <b>-63,000</b> voti, <b>Romney + 146,000</b> voti, tutte le contee con freccia rossa decisamente a destra, incluse le popolose e urbane <b>Milwaukee </b>e <b>Dane</b> (Madison), ma ancora vittoria in carrozza per il Presidente con un margine di <b>quasi 7 punti</b>.<br />
<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgada30yNOJXapi21DD2nl4gKIyC1-UwFiN3z3oo_uO6w1ewaRmzjIpSc8CSmmijJeXJwNgNMLUIpCGASRAqcL9E0idmBjOyn6U78HUmPIakfjaUDR6yY4aQP6F8bE_vkdHr3j4rcgCfQE/s1600/Wisconsin+Shift.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="258" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgada30yNOJXapi21DD2nl4gKIyC1-UwFiN3z3oo_uO6w1ewaRmzjIpSc8CSmmijJeXJwNgNMLUIpCGASRAqcL9E0idmBjOyn6U78HUmPIakfjaUDR6yY4aQP6F8bE_vkdHr3j4rcgCfQE/s400/Wisconsin+Shift.jpg" width="400" /></a></div>
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</div>
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<span style="font-size: x-small;">Fonte: <a href="http://elections.nytimes.com/2012/results/president"><span style="color: blue;">NY Times</span></a></span></div>
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Il copione non cambia neanche in <b><u>Pennsylvania</u></b>, dove entrambi i partiti hanno visto calare i loro numeri rispetto al 2008 e <b>Obama</b> ha perso oltre <b>300,000 voti</b>. Apparentemente ci sono delle contee con la freccia blu, in realtà anche in quelle tre <b>Romney</b>, pur avendo perso percentualmente di più rispetto a <b>Obama</b>, guadagna qualche manciata di voti sul Presidente rispetto al 2008. Nella popolosa contea “urbana” di <b>Philadelphia</b> il distacco si assottiglia di oltre 13,000 voti. Nell’intero stato il distacco anche in questo caso è dimezzato, <b>da 10 a 5 punti</b>, ma è più che abbastanza per una vittoria sul velluto blu.<br />
<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikzOlKhyphenhyphen4_fTfoXE9A7UTJHuczxBYFv5tzIFEbrCCSWllJUzxQ6y6bjB9nbDKo6AqD-scUZlBUAmQKrLRdRdmh4_kJDZWGgFc-_yDkpoGO9_taKUtcWQ-c9FjzFiqVtSGCu3dqMjTEvKE/s1600/Pennsylvania+Shift.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="178" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikzOlKhyphenhyphen4_fTfoXE9A7UTJHuczxBYFv5tzIFEbrCCSWllJUzxQ6y6bjB9nbDKo6AqD-scUZlBUAmQKrLRdRdmh4_kJDZWGgFc-_yDkpoGO9_taKUtcWQ-c9FjzFiqVtSGCu3dqMjTEvKE/s320/Pennsylvania+Shift.jpg" width="320" /></a></div>
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<span style="font-size: x-small;"><o:p style="text-align: justify;"> </o:p>Fonte: <a href="http://elections.nytimes.com/2012/results/president"><span style="color: blue;">NY Times</span></a></span></div>
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La musica è diversa quando ci spostiamo nei veri battleground states, quelli con margini più risicati che <b>Romney</b> non poteva perdere e che quindi <b>Obama</b> doveva impedirgli di vincere: <b>Virginia</b>, <b>Ohio</b> e <b>Florida</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
I 7 punti guadagnati da <b>Romney</b> in <b>Michigan</b> e <b>Wisconsin </b>e i 5 della <b>Pennsylvania</b> diventano 3 in <b>Virginia</b>, 2.5 in <b>Ohio</b> e appena 1.95 in <b>Florida</b>.</div>
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In <b><u>Ohio</u></b> entrambi i partiti hanno fatto peggio che nel 2008, il calo dei consensi dei democratici è però in questo caso <b>solo 2.3 punti</b> peggiore di quello medio dello stato.<b> Obama</b> ha generato un turnout sufficiente a limitare a poche migliaia di voti l’erosione nelle aree urbane delle contee di <b>Hamilton</b> (Cincinnati), <b>Columbus</b> e <b>Cleveland</b>, abbastanza per tamponare il guadagno repubblicano nel resto dello stato e vincere con appena <b>20,000</b> voti più di quelli di <b>McCain</b> 2008, risultato che <b>Romney</b> ha peggiorato di <b>84,000</b> unità.<br />
<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwK2pldWq8XZzPZg8jsRpmn19lOFiJquwx2roNMvxnGxMkQHS8RuJxX6Tk9Bb2yRcgF7ZoXp6PwQQVK1Lbw1ww0x_eO-H6vvQg2kev74mdy9_1_aFX5MboFR0SmAaHdZyrbPdrhYBf1dI/s1600/Ohio+Shift.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="277" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwK2pldWq8XZzPZg8jsRpmn19lOFiJquwx2roNMvxnGxMkQHS8RuJxX6Tk9Bb2yRcgF7ZoXp6PwQQVK1Lbw1ww0x_eO-H6vvQg2kev74mdy9_1_aFX5MboFR0SmAaHdZyrbPdrhYBf1dI/s400/Ohio+Shift.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</div>
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<span style="font-size: x-small;">Fonte: <a href="http://elections.nytimes.com/2012/results/president"><span style="color: blue;">NY Times</span></a></span></div>
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<span style="font-size: x-small;">Clicca sull'immagine per ingrandire</span></div>
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In tutta la <b><u>Florida</u> </b>(dove votano più di 8 milioni di persone) <b>Obama</b> perso appena <b>47,000</b> voti rispetto al 2008 (-1.09%) e pur vedendo virare a destra la maggior parte delle contee ha tenuto nelle popolose aree di <b>Orlando</b>, <b>Palm Beach</b> e <b>Broward</b> invertendo addirittura la tendenza nella ultraurbana contea di <b>Miami</b>, dove ha raccolto <b>40,000</b> voti in più di quattro anni fa mentre il suo avversario ne ha lasciati sul campo quasi <b>30,000</b>.<br />
Saldo netto della sola contea di <b>Miami </b>rispetto al 2008: <b>+68,000 Obama</b>. <b>Romney</b> ha perso l’intero stato della <b>Florida</b> per <b>73,000</b> voti.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpqb7zWzIp5K_Noy2XnO2Fm7Jpv4gclZEjrYHdMvhrPSlyALyOOGvjHDnO9PLjrXZa9IifFLVZc27hTYAwLt7EQGxefck6NHp4Jja-eHDU-ej4B-wk9hvbLFwU-It5xupIcdYMzBqYukM/s1600/Florida+Shift.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="258" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpqb7zWzIp5K_Noy2XnO2Fm7Jpv4gclZEjrYHdMvhrPSlyALyOOGvjHDnO9PLjrXZa9IifFLVZc27hTYAwLt7EQGxefck6NHp4Jja-eHDU-ej4B-wk9hvbLFwU-It5xupIcdYMzBqYukM/s400/Florida+Shift.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">Fonte: <a href="http://elections.nytimes.com/2012/results/president"><span style="color: blue;">NY Times</span></a></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">Clicca sull'immagine per ingrandire</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Numeri che raccontano, molto più di quelli nazionali, l’efficacia del <b>ground game</b> del Team Obama, che ha “giocato” sulla mappa elettorale facendo esattamente quello di cui c’era bisogno dove ce n’era bisogno. <b>Obama</b> ha perso terreno, anche pesantemente, dove poteva permetterselo. Ma dove ogni voto contava la sua macchina del consenso ha generato un turnout sufficiente a permettergli di <b>tenere o addirittura crescere</b>. Non è un caso. Così si portano a casa <b>10 swing states su 11</b>, e così si trasforma un <b>51-48</b> nel voto popolare in un <b>332 a 206</b> nel collegio elettorale.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
In vista del 2016 il GOP deve imparare a confrontarsi alla pari con la macchina organizzativa democratica che, dopo la batosta del 2004, ha ridefinito il concetto stesso di controllo del territorio. Una macchina che <b>non ha mai chiuso i suoi uffici negli stati chiave dopo l’elezione del 2008</b>, iniziando fin dal giorno dopo a preparare il campo per il 2012. Questo è il nuovo standard, o ci si adegua o si perde. L’<a href="http://awhiteavenue.blogspot.it/2012/11/sconfitta-in-cinque-mosse_12.html"><span style="color: blue;">Orca</span></a> è stato un fiasco da non ripetere e prendersela solo con la “debolezza” del candidato <b>Mitt Romney</b>, come fa <a href="http://online.wsj.com/article/SB10001424127887323894704578113231375465160.html"><span style="color: blue;">qualcuno</span></a>, vuol dire guardare il quadro e vedere solo la cornice.<br />
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br />
<span style="background-color: white; color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small; line-height: 18px; text-align: start;"><span style="color: black; font-style: italic; line-height: normal;">Se vuoi essere aggiornato sull'attività del blog </span><b style="color: black; font-style: italic; line-height: normal;">seguilo su facebook</b></span><span style="background-color: white; color: black; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small; font-style: italic; text-align: start;"> </span><a href="http://www.facebook.com/whitecity12" style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small; font-style: italic; text-align: start;"><span style="color: blue;">http://www.facebook.com/whitecity12</span></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_a1f2NamiGQdT8nCStXUpwaNVH0rwoVG1ek3PIkSjUpf-d788dxZXQVB1okJQGwH1sChlXZ91_-z5icg8ESUP-RgdRCfmypTpxZOz8dXs0zGzNtzZ-m6bbQMWxaZRISs6EOFiTdEBwA0/s1600/missili-su-israele.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_a1f2NamiGQdT8nCStXUpwaNVH0rwoVG1ek3PIkSjUpf-d788dxZXQVB1okJQGwH1sChlXZ91_-z5icg8ESUP-RgdRCfmypTpxZOz8dXs0zGzNtzZ-m6bbQMWxaZRISs6EOFiTdEBwA0/s320/missili-su-israele.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Per rendersi conto dello stato dell’informazione in Italia
basta <a href="http://www.corriere.it/esteri/12_novembre_14/palestina-hamas-capo-militare-ucciso-israele_78b47c82-2e67-11e2-9c24-e6f239e4fed7.shtml"><span style="color: blue;">leggersi il resoconto</span></a> di quanto avvenuto ieri a <b>Gaza</b> da parte di quello
che dovrebbe essere un quotidiano equilibrato e imparziale.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
I fatti: da giorni il sud di <b>Israele</b> è oggetto di un incessante lancio di razzi palestinesi provenienti dalla <b>Striscia di Gaza</b> (<b>130</b> da sabato a ieri <a href="http://edition.cnn.com/2012/11/14/world/meast/gaza-israel-strike/index.html?hpt=hp_t1"><span style="color: blue;">secondo fonti israeliane</span></a>). Tutto questo nel silenzio generalizzato della stampa.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Nella giornata di ieri l’esercito di <b>Israele</b> ha condotto una
serie di azioni contro obiettivi militari nella <b>Striscia</b> allo scopo di
neutralizzare le postazioni da cui questi razzi vengono lanciati.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
“<i>Chiederei ad ogni persona su questo pianeta: cosa faresti
se il tuo popolo venisse usato come bersaglio giorno dopo giorno? Dovete vedere la nostra operazione come fondamentalmente difensiva</i>” <a href="http://edition.cnn.com/2012/11/14/world/meast/gaza-israel-strike/index.html?hpt=hp_t1"><span style="color: blue;">ha detto</span></a> alla <b>CNN</b> il portavoce del
governo israeliano.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Leggete questo <a href="http://www.corriere.it/esteri/12_novembre_14/palestina-hamas-capo-militare-ucciso-israele_78b47c82-2e67-11e2-9c24-e6f239e4fed7.shtml"><span style="color: blue;">articolo del Corriere</span></a> e la prima impressione
che ne ricaverete è che <b>Israele</b> abbia deciso di dilettarsi con i fuochi
d’artificio a <b>Gaza</b> per il gusto di fare qualche vittima e magari conquistare un
po’ di terra, come nei libri di scuola.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
La causa scatenante – il lancio di razzi da <b>Gaza</b> verso
<b>Israele</b> negli ultimi cinque giorni – è citata di sfuggita nella parte bassa
dell’articolo. Un lettore poco al corrente dei fatti può tranquillamente
scambiare l’azione per la reazione e viceversa, aiutato in questo dal titolo in
cui <b>Israele</b> “<i>attacca</i>” e <b>Hamas</b> “<i>risponde</i>” e poco sotto “<i>chiede aiuto</i>”, come succede nella narrativa dell’innocente aggredito.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Scambiare le cause con le conseguenze vuol dire
rappresentare un'altra realtà, comportamento tipico di una stampa per cui i fatti sono uno spunto per raccontare storie e niente più. Come certi film in cui “<i>ogni
riferimento a fatti realmente accaduti o
a persone realmente esistenti è da ritenersi puramente casuale</i>”,
poi subentra la creatività dello scrittore. D’altronde a raccontare le cose come
stanno sono capaci tutti, no?<br />
<br />
<b><i>Dal prossimo post continua l'analisi del voto negli USA e in particolare negli 11 swing states.</i></b><br />
<br />
<span style="background-color: white; color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small; line-height: 18px; text-align: start;"><span style="color: black; font-style: italic; line-height: normal;">Se vuoi essere aggiornato sull'attività del blog </span><b style="color: black; font-style: italic; line-height: normal;">seguilo su facebook</b></span><span style="background-color: white; color: black; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small; font-style: italic; text-align: start;"> </span><a href="http://www.facebook.com/whitecity12" style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small; font-style: italic; text-align: start;"><span style="color: blue;">http://www.facebook.com/whitecity12</span></a></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghvVVCwbHCSpIRlWPkZ6Smrdo4z8axN3z9it1ybekygBQcPsCkJf668wVrto3tlpqK_gQlu7XoVF_oJm0x3G27wRX5nKgjEW5KX8RTZuNfD4Umqq0wgxEwOHkqi2qdPvTFIrXNMgHLMjE/s1600/414163-us-election.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghvVVCwbHCSpIRlWPkZ6Smrdo4z8axN3z9it1ybekygBQcPsCkJf668wVrto3tlpqK_gQlu7XoVF_oJm0x3G27wRX5nKgjEW5KX8RTZuNfD4Umqq0wgxEwOHkqi2qdPvTFIrXNMgHLMjE/s320/414163-us-election.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="text-align: justify;">Com'era prevedibile la rielezione di <b>Obama</b> ha scatenato la caccia al colpevole nel GOP, con <b>Romney</b> a fare da parafulmine. Troppo moderato per alcuni, troppo conservatore per altri. Ognuno ha letto nei numeri dell’election night quello che voleva leggerci. E neanche questa è una sorpresa.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
In alcuni stati ci vorranno ancora dei giorni prima di avere un conteggio definitivo dei voti, ma il quadro generale permette già di fare le prime considerazioni sui numeri:</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Quello di <b>Obama</b> non è stato un “trionfo di popolo”: <b>rispetto al 2008 ha perso oltre 7 milioni di voti</b> (<b>7.5</b> al momento di scrivere, ma è un dato destinato a calare nei prossimo giorni) pari all’<b>11%</b> del suo totale del 2008. Vuol dire che <b>più di un elettore su dieci</b> tra quelli che quattro anni fa lo avevano votato nel frattempo <b>ha cambiato idea</b>.<br />
<b>Obama</b> è il primo Presidente ad essere stato <b>rieletto con una percentuale inferiore a quella</b> <b>del primo mandato</b>. E quando il conteggio sarà terminato avrà superato a fatica i 62 milioni di consensi della rielezione <b>2004</b> del vituperato <b>George W.Bush</b>, con la differenza che nel frattempo la popolazione USA è cresciuta di oltre 15 milioni di unità.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Non è un calo da poco. L’avessero detto ai repubblicani due settimane prima del 6 novembre sarebbe stato tutto uno stappare di bottiglie.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ma avrebbero fatto male a brindare, perché contrariamente alle previsioni anche il GOP ha visto calare i suoi numeri rispetto a quelli del 2008. Al momento il totale nazionale di <b> Romney</b> è di ben <b>1.3 milioni di voti (-2.1%) inferiore a quello ottenuto quattro anni fa da McCain</b> al termine di una campagna che portò stampato in fronte il timbro della sconfitta almeno da metà settembre.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Senza sconfinare nel “balming game” questi sono alcuni dei perché:</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><u>1 - Il bagno di sangue delle primarie</u></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Mai come quest’anno le primarie repubblicane hanno fatto il gioco dell’avversario. <b>Romney</b>, per vincerle, ha dovuto spingersi molto a destra su temi come ad esempio l’immigrazione, utilizzando espressioni come “<a href="http://articles.nydailynews.com/2012-01-24/news/30657385_1_mitt-romney-illegal-immigrants-deportation"><span style="color: blue;">self deportation</span></a>” che, al di là del significato, suonano terribilmente male alle orecchie di chi appartiene ad una minoranza. Un danno mai riparato se è vero che <b>Romney</b> ha peggiorato il risultato già pessimo di <b>McCain </b>tra i latinos in tutto il sud, finendo per perdere di misura anche tra i cubani della Florida, un gruppo storicamente pro-GOP che ai tempi di <b>Reagan</b> votava repubblicano all’80%.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Le primarie hanno anche lasciato il team <b>Romney</b> con le casse vuote, mentre <b>Obama</b> ha potuto spendere valanghe di milioni di dollari per bombardare le tv degli stati in bilico con spot che descrivevano l’avversario come una specie di principe del male. Attacchi personali rimasti senza risposta per mesi, fino a quando <b>Romney</b> non ha potuto “sbloccare” i fondi della campagna nazionale, ovvero dopo la nomination ufficiale arrivata solo a fine agosto.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><u>2 - Il “Vice”</u></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
La scelta di <b>Paul Ryan</b> è stata di livello e ha energizzato la campagna, ma alla resa dei conti non c’è stato l’effetto trascinamento che molti si aspettavano nel suo stato d’origine: il <b>Wisconsin</b>. <b>Romney-Ryan</b> sono stati il primo ticket presidenziale a non aver portato a casa nessuno dei rispettivi stati d’origine dal <b>1972</b>. Perfino <b>Mondale</b>, nella sua leggendaria disfatta <b>49 a 1 contro Reagan</b>, aveva salvato il suo <b>Minnesota</b>. Certo, <b>Massachusetts</b> e <b>Wisconsin</b> era entrambi dei “long shot”, ma appunto per questo qualcuno si è chiesto se non sarebbero state più efficaci scelte come il senatore <b>Rob Portman</b> dell’<b>Ohio</b> e soprattutto come <b>Marco Rubio</b>, che avrebbe potuto essere un game changer con quell’elettorato ispanico che è costato a <b>Romney</b> la vittoria in <b>Florida, Colorado </b>e <b>Nevada</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><u>3 - Il Turnout</u></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Secondo gli <a href="http://edition.cnn.com/election/2012/results/race/president#exit-polls"><span style="color: blue;">exit poll</span> </a>della <b>CNN</b> <b>Romney</b> ha vinto <b>50 a 45 tra gli indipendenti</b> su scala nazionale, e addirittura <b>53 a 43</b> in <a href="http://edition.cnn.com/election/2012/results/state/OH/president"><span style="color: blue;">Ohio</span></a>. Questo, <a href="http://awhiteavenue.blogspot.it/2012/11/48-hours_5.html"><span style="color: blue;">come previsto</span></a>, sarebbe stato sufficiente a portarlo alla Casa Bianca se il turnout dei repubblicani <b>si fosse almeno avvicinato</b> a quello dei democratici.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
“<i>Dipende tutto dal turnout. Se il sample usato da molti sondaggisti, che ha i democratici sopra di 3-6 punti, sarà confermato dai fatti sarà una notte tutta blu. Ma se non fosse così..</i>” è stato <a href="http://awhiteavenue.blogspot.it/2012/11/usa-2012-election-night.html"><span style="color: blue;">scritto qui</span></a> all’inizio del live blogging elettorale.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Purtroppo è stato proprio così. La <b>CNN</b> fuori dai seggi ha <a href="http://edition.cnn.com/election/2012/results/race/president#exit-polls"><span style="color: blue;">fotografato</span></a> un elettorato composto al <b>38%</b> da democratici e al <b>32%</b> da repubblicani. Al di là dell’inevitabile margine d’errore il miglioramento rispetto al 2008 è stato troppo modesto per fare la differenza.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Gli stessi strateghi della campagna di <b>Romney</b> per settimane hanno basato i loro calcoli su un turnout molto più simile a quello del <b>2004</b> (37 a 37) o del <b>2010</b> che a quello del <b>2008</b>. Per questo <b>Romney</b> è parso voler <a href="http://awhiteavenue.blogspot.it/2012/10/hope-and-change.html"><span style="color: blue;">andare "sul sicuro”</span></a> nel terzo dibattito e per questo nell’ultimo week end prima del voto è stata presa la decisione di <a href="http://awhiteavenue.blogspot.it/2012/10/espandere-la-mappa.html"><span style="color: blue;">espandere la mappa</span></a>, puntando su stati come la <b>Pennsylvania</b>. Non era un bluff. Vedendo i numeri tra gli indipendenti a Boston <b>erano davvero sicuri di vincere</b> e <a href="http://www.slate.com/articles/news_and_politics/politics/2012/11/why_romney_was_surprised_to_lose_his_campaign_had_the_wrong_numbers_bad.html"><span style="color: blue;">lo sono rimasti</span></a> fino all’ultimo.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>25,000 dollari</b> in fuochi d’artificio <a href="http://www.boston.com/news/local/massachusetts/2012/11/09/romney-campaign-spent-fireworks/YrFOs5OEgE98XvjBJ9nItJ/story.html"><span style="color: blue;">erano già pronti</span></a>, e pagati, per riempire il cielo di <b>Boston</b> martedì notte e quando <b>Romney</b> <a href="http://politicalticker.blogs.cnn.com/2012/11/06/romney-ive-only-written-a-victory-speech/"><span style="color: blue;">ha detto</span></a> di aver scritto solo il discorso della vittoria non era una battuta. Lo si è capito quando ha pronunciato un concession speech a dir poco minimalista, chiaramente messo insieme all’ultimo momento.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><u>4 - Sandy</u></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
L’uragano mostro ha votato democratico. Ha dato la possibilità al Presidente di “rifarsi una verginità” dopo settimane di attacchi personali allo sfidante a colpi di Big Bird e <a href="http://awhiteavenue.blogspot.it/2012/10/obamnesia.html"><span style="color: blue;">Romnesia</span></a>. Per giorni <b>Romney</b> è sparito o quasi dai titoli dei network, mentre <b>Obama</b> ha potuto dispensare unità nazionale a reti unificate in mezzo a telecamere e fotografi, tra le macerie del New Jersey.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
I risultati si sono visti: in controtendenza rispetto a quanto accade di norma stavolta è stato il Presidente in carica a guadagnare terreno sullo sfidante nell’ultima settimana. Secondo la <b>media RCP</b> lo swing è stato di <b>quasi 2 punti</b> e, al di là dei numeri assoluti, anche l’<a href="http://edition.cnn.com/election/2012/results/race/president#exit-polls"><span style="color: blue;">exit poll CNN</span></a> conferma la tendenza aggiungendo che il comportamento di <b>Obama</b> dopo passaggio di <b>Sandy</b> è stato un fattore <b>importante</b> per la scelta elettorale dal <b>42%</b> dei votanti, e addirittura <b>il più importante in assoluto per il 15%</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><u>5 - L’Orca spiaggiata</u></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Di tutte le storie questa è forse la più interessante. Il “<a href="http://johnpaulus.com/romney-campaign-deploys-secret-app-project-orca-that-has-obama-campaign-worried/"><span style="color: blue;">Progetto Orca</span></a>” doveva essere la risposta repubblicana definitiva al “mito” del ground game obamiano. La scelta del nome “<b>Orca</b>” non è casuale: l’operazione sul terreno più grande mai tentata.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Doveva funzionare così: <b>37,000 volontari</b>, sparsi negli stati in bilico, avrebbero dovuto appostarsi nei seggi armati di uno <b>smartphone</b> con all’interno un’applicazione (<b>ORCA</b> appunto) contenente i nomi di milioni di iscritti ai registri elettorali. Al voto di ogni soggetto il suo nome sarebbe stato spuntato dal volontario di turno e inviato al sistema centrale di Boston. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
“<i>Ci darà l’enorme vantaggio di poter controllare i risultati degli stati in tempo reale. Sapremo chi ha votato e chi no e capiremo dove indirizzare i nostri sforzi</i>” dicevano poco prima del voto nel quartier generale di Boston. Sarebbe stato così se il progetto <b>Orca</b> non si fosse rivelato <b>un fiasco fin dalle prime luci del mattino</b>: <a href="http://www.breitbart.com/Big-Government/2012/11/08/Orca-How-the-Romney-Campaign-Suppressed-Its-Own-Vote"><span style="color: blue;">testimonianze</span></a> di molti volontari parlano di PIN errati, di impossibilità di connettersi con il server centrale fino a che, <b>intorno alle 4:00 del pomeriggio, pare che il sistema sia andato completamente in crash</b>. E così, mentre i volontari del team <b>Obama </b>accompagnavano fisicamente migliaia di elettori ai seggi, quelli del progetto <b>Orca</b> passavano l’Election Day a fissare un display combattendo con un’applicazione inutilizzabile che ha trasmesso per tutto il giorno al sistema centrale di Boston numeri frammentari, incompleti e errati. Numeri che hanno continuato a dare <b>Romney</b> decisamente in testa anche quando i dati reali dello spoglio dicevano il contrario.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ciliegina sulla torta di una giornata storta.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Nel prossimo post: <b>il voto negli stati in bilico</b>.<br />
<br />
<span style="background-color: white; color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small; line-height: 18px; text-align: start;"><span style="color: black; font-style: italic; line-height: normal;">Se vuoi essere aggiornato sull'attività del blog </span><b style="color: black; font-style: italic; line-height: normal;">seguilo su facebook</b></span><span style="background-color: white; color: black; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small; font-style: italic; text-align: start;"> </span><a href="http://www.facebook.com/whitecity12" style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small; font-style: italic; text-align: start;"><span style="color: blue;">http://www.facebook.com/whitecity12</span></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj35HxgPpoEJJ0OtXuMVtOyB8DUdXoX7YSNPo7D26fsQEsgRUfwnKQHnccz6imVUdZIVGHxfxohqgjaGjNdKtPoPOykCfdBkRFcL9_yjCRucfQDp7_AJES4kQjLKpb5sfDc-K3DGNwcJOk/s1600/Latino-vote-t-shirts-1.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="195" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj35HxgPpoEJJ0OtXuMVtOyB8DUdXoX7YSNPo7D26fsQEsgRUfwnKQHnccz6imVUdZIVGHxfxohqgjaGjNdKtPoPOykCfdBkRFcL9_yjCRucfQDp7_AJES4kQjLKpb5sfDc-K3DGNwcJOk/s320/Latino-vote-t-shirts-1.jpeg" width="320" /></a></div>
<br />
<span style="text-align: justify;">Un <b>presidente in carica</b> tra i più discussi, al termine della
notte elettorale, esce tra la sua gente che lo aspetta per festeggiare insieme
una rielezione tutt’altro che scontata.</span><br />
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il suo avversario, un agiato e sofisticato politico del Massachusetts,
dopo averlo tallonato nei sondaggi e averlo messo alla corda nel primo dei tre
dibattiti presidenziali, gli ha telefonato per congratularsi pochi minuti
prima, mentre nel quartier generale del suo partito attivisti e dirigenti, dopo
l’ennesima batosta, si stanno chiedendo se siano <b>destinati a perdere in eterno</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Un ritratto di <b>Obama</b> e <b>Romney</b> datato martedì notte? Si. Ma
anche di <b>Bush</b> e <b>Kerry</b> otto anni prima. Mettete insieme i pezzi, si incastrano tutti, inclusa la teoria della “<i>maggioranza permanente</i>” che oggi alcuni
ipotizzano per i democratici e che nel <b>2004</b>, al culmine di una lunga serie di
vittorie a ripetizione alla Camera e al Senato e dopo due mandati presidenziali
consecutivi, molti prevedevano, temendola, per i repubblicani. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il sospetto della “<i>sconfitta permanente</i>” si insinua
facilmente tra le fila di un partito dopo una serie di cicli elettorali andati
storti. E dal <b>2006</b> a oggi (cioè da appena due anni dopo quel <b>2004</b> che sembrava
aver consegnato l’America al GOP per chissà quanto tempo) i repubblicani
possono salvare solo la tornata di mid term del <b>2010</b>, per il resto solo bocconi
amari.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ma c’è un’altra cosa che hanno in comune le elezioni del
2004 e del 2012: il <b>risultato del voto popolare</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://us.cnn.com/ELECTION/2004/pages/results/president/"><span style="color: blue;">2004</span></a>: <b>Bush</b> 50.7% - <b>Kerry</b> 48.3%. <b>Distacco</b> 2.4%, pari a
3,012,166 voti.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://edition.cnn.com/election/2012/results/main?hpt=elec_flippertkr"><span style="color: blue;">2012</span></a>: <b>Obama</b> 50.4% - <b>Romney </b>48.0%. <b>Distacco</b> 2.4%, pari a 2,914,497
voti.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Le somiglianze però si fermano qui, perché questi numeri, in
apparenza identici tra loro, hanno portato a risultati elettorali estremamente
diversi:</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Nel <b>2004</b> <b>Bush</b> trasformò il suo consenso in <b>286</b> voti
elettorali contro i <b>252</b> di <b>Kerry</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Nel <b>2012</b> un identico consenso ha fruttato ad <b>Obama</b> ben <b>332
voti elettorali</b>, lasciandone appena <b>206</b> a <b>Romney</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Questi numeri danno la misura di quanto sia cambiata la
mappa elettorale degli Stati Uniti negli ultimi anni. Nel 2012 <b>Romney</b> avrebbe
avuto bisogno di <b>vincere il voto popolare di almeno un punto mezzo per poter mettere insieme 270 voti elettorali</b>. Questo blog <a href="http://awhiteavenue.blogspot.it/2012/10/advantage-romney_15.html"><span style="color: blue;">lo ha scritto qualche settimana fa</span></a> e i risultati di martedì lo hanno confermato.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Questo perché i cambiamenti demografici hanno reso gli stati
che decidono l’elezione sempre più inclini a dare al candidato democratico di
turno un risultato superiore alla media nazionale. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxJtJPZoj5mZGLxSuvDLCmoJzNOJNy_7qH_Hs8NvIdCeggPXVUDlJtvQskQPmnZxM5EjqPljv4qPN0Ppzc27CXAb7s1E-fxK7SOEIsqtoPEtvHXb77RxSWhbfGPxmiQfNFrlfqhBEPEJY/s1600/K2000-2012.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="176" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxJtJPZoj5mZGLxSuvDLCmoJzNOJNy_7qH_Hs8NvIdCeggPXVUDlJtvQskQPmnZxM5EjqPljv4qPN0Ppzc27CXAb7s1E-fxK7SOEIsqtoPEtvHXb77RxSWhbfGPxmiQfNFrlfqhBEPEJY/s400/K2000-2012.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">Clicca sull'immagine per ingrandire</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
La tabella sopra (ora <b>aggiornata con i dati del 2012) </b>non è nuova ai frequentatori di questo blog,
riguarda gli undici swing states ed esprime l’evoluzione del
<b>comportamento di ciascuno di essi rispetto alla media nazionale</b> dividendo il
risultato ottenuto dai candidati repubblicani e democratici di turno in ciascuno stato per il
loro voto popolare nazionale in ognuna delle ultime quattro elezioni.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
I colori, dal rosso acceso al blu profondo, passando per la
varie tonalità, aiutano a visualizzare le tendenze. Nel <b>2000</b> molti degli undici
stati avevano coefficienti <b>rossi o arancioni</b>, ovvero <b>superiori a 1 per i
repubblicani, inferiori a uno per 1 per i democratici</b>. Significa che <b>un
repubblicano poteva vincerli pur avendo
meno voti del suo avversario su base nazionale</b>.<br />
Guardate l’evoluzione dei
colori fino alla colonna del 2012 (e quanto aumenta il blu) e vi sarà chiaro quanta più fatica avrebbe
dovuto fare <b>Romney</b> quest’anno per vincere molti di quegli stessi stati.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
E se <b>Colorado</b> e <b>Nevada</b> avevano già cambiato “casacca”, quest’anno gli stati blu hanno visto anche
l’ingresso dell’insospettabile (fino a qualche anno fa) <b>Virginia</b>, dove per la prima volta il risultato
statale (<b>Obama</b> +3.0%) è più democratico di quello nazionale (<b>Obama</b> +2.4%). </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il blu della <b>Virginia</b> è ancora pallido, ma è comunque
indice di una tendenza diffusa, in atto da anni e che riflette la difficoltà dei repubblicani a
parlare con minoranze demograficamente ed elettoralmente sempre più decisive.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Una tendenza che, se non invertita, renderà sempre più
difficile per il GOP far entrare un suo uomo alla Casa Bianca. Secondo l'<a href="http://edition.cnn.com/election/2012/results/race/president#exit-polls"><span style="color: blue;">exit poll della CNN</span></a> oggi i
repubblicani vincono <b>59 a 39 tra i bianchi</b>, che rappresentano il 72%
dell’elettorato attivo (<b>in calo</b> di qualche punto ad ogni ciclo elettorale) ma
perdono <b>93 a 6 tra gli afroamericani</b>, <b>73 a 26 tra gli asiatici</b> e soprattutto <b>71
a 27 tra gli ispanici</b>, in costante crescita e sempre meno inclini negli anni a
votare per il GOP (i numeri del 2012 sono peggiori anche di quelli del 2008.
che erano peggiori di quelli del 2004), tanto da aver modificato i connotati
elettorali di <b>Nevada</b>, <b>Colorado</b> e <b>New Mexico</b>. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Romney</b> non era il miglior candidato possibile, ma il
migliore tra quelli disponibili. La sua campagna ha guadagnato slancio solo nel
mese di ottobre, ma l’arrivo di <b>Sandy</b> non l’ha certo aiutato. Incolpare lui
(come si <a href="http://politicalticker.blogs.cnn.com/2012/11/07/a-day-after-loss-conservatives-point-fingers/"><span style="color: blue;">inizia a fare</span></a>) senza considerare lo scenario (in matematica si direbbe
le “condizioni al contorno”) vuol dire fare un’analisi miope.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
La politica è fatta di cicli e ogni ciclo ha un inizio e una
fine, ma alienarsi una fetta di elettorato in continua ascesa
demografica può veramente voler dire condannarsi ad essere minoranza forse non
per sempre, ma per molto molto tempo. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
L’analisi del voto prosegue nei prossimi post.<br />
<br />
<span style="background-color: white; color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small; line-height: 18px; text-align: start;"><span style="color: black; font-style: italic; line-height: normal;">Se vuoi essere aggiornato sull'attività del blog </span><b style="color: black; font-style: italic; line-height: normal;">seguilo su facebook</b></span><span style="background-color: white; color: black; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small; font-style: italic; text-align: start;"> </span><a href="http://www.facebook.com/whitecity12" style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small; font-style: italic; text-align: start;"><span style="color: blue;">http://www.facebook.com/whitecity12</span></a></div>
Instant Karma!http://www.blogger.com/profile/14369794737568282175noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2204156151557506621.post-52453699570610969772012-11-07T17:43:00.002+01:002012-11-07T18:17:34.694+01:00Good Guy Sandy<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<object class="BLOGGER-youtube-video" classid="clsid:D27CDB6E-AE6D-11cf-96B8-444553540000" codebase="http://download.macromedia.com/pub/shockwave/cabs/flash/swflash.cab#version=6,0,40,0" data-thumbnail-src="http://1.gvt0.com/vi/1_tKa-JN7Uk/0.jpg" height="266" width="320"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/1_tKa-JN7Uk&fs=1&source=uds" /><param name="bgcolor" value="#FFFFFF" /><param name="allowFullScreen" value="true" /><embed width="320" height="266" src="http://www.youtube.com/v/1_tKa-JN7Uk&fs=1&source=uds" type="application/x-shockwave-flash" allowfullscreen="true"></embed></object></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', Times, serif; font-size: 14px; line-height: 18px;"><i>"I'm so glad we had that storm last week because I think the storm was one of those things. No, politically I should say. Not in terms of hurting people. The storm brought in possibilities for good politics."</i></span></div>
<span style="background-color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', Times, serif; font-size: 14px; line-height: 18px;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', Times, serif; font-size: 14px; line-height: 18px;"><i>"Sono così felice che ci sia stato quell'uragano la settimana scorsa. Penso sia stato una di quelle cose. No, intendo dire politicamente. Non nel senso del male che ha fatto alle persone. L'uragano ha portato possibilità per la buona politica".</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', Times, serif; font-size: 14px; line-height: 18px;"><i><br /></i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, Times, serif;"><span style="font-size: 14px; line-height: 18px;">Così parlò<b> Chris Matthews</b>, voce di spicco del network <b>MSNBC</b>, ormai senza più freni inibitori dopo la rielezione di <b>Obama</b>.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, Times, serif;"><span style="font-size: 14px; line-height: 18px;">Quell'uragano è costato la pelle a diverse decine di persone.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, Times, serif;"><span style="font-size: 14px; line-height: 18px;">Ha lasciato senza riscaldamento, senza luce, senza carburante, senza cibo e anche senza casa diverse migliaia di alre per</span></span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', Times, serif; font-size: 14px; line-height: 18px;">sone.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, Times, serif;"><span style="font-size: 14px; line-height: 18px;">Ma ha dato un punto o due in più a <b>Obama</b> nell'election day. Per i media liberal ne è valsa la pena.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, Times, serif;"><span style="font-size: 14px; line-height: 18px;">Se qualcuno a parti invertite l'avesse detto ai microfoni di <b>Fox News</b> ci sarebbero già i cortei in strada.</span></span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, Times, serif;"><span style="font-size: 14px; line-height: 18px;"><br /></span></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, Times, serif;"><span style="font-size: 14px; line-height: 18px;">P.S. Un'analisi seria del voto arriverà tra qualche ora di sonno.</span></span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, Times, serif;"><span style="font-size: 14px; line-height: 18px;">Per il <b>2016</b> si prepari il senatore <b>Marco Rubio</b>.</span></span></div>
<span style="background-color: white; color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small; line-height: 18px;"><span style="color: black; font-style: italic; line-height: normal;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white; color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small; line-height: 18px;"><span style="color: black; font-style: italic; line-height: normal;">Se vuoi essere aggiornato sull'attività del blog </span><b style="color: black; font-style: italic; line-height: normal;">seguilo su facebook</b></span><span style="background-color: white; color: black; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small; font-style: italic;"> </span><a href="http://www.facebook.com/whitecity12" style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small; font-style: italic;"><span style="color: blue;">http://www.facebook.com/whitecity12</span></a>Instant Karma!http://www.blogger.com/profile/14369794737568282175noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2204156151557506621.post-74940825195197999882012-11-06T16:51:00.003+01:002012-11-07T07:58:42.337+01:00USA 2012 - Election Night <div style="text-align: center;">
<br />
<br />
<iframe frameborder="0" height="500px" scrolling="no" src="http://www.coveritlive.com/index2.php/option=com_altcaster/task=viewaltcast/altcast_code=093e0fb578/height=500/width=470" width="470px"><a href="http://www.coveritlive.com/mobile.php/option=com_mobile/task=viewaltcast/altcast_code=093e0fb578" >USA 2012 - Presidential Election Night</a></iframe>
</div>
Instant Karma!http://www.blogger.com/profile/14369794737568282175noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-2204156151557506621.post-4728285355737159152012-11-06T09:27:00.003+01:002012-11-07T00:07:50.033+01:00Guida all’Election Night<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRqP-C8x9toBmm8yekX5f0fYWUjQdvZP5dfZUUaJKweynaD-p7XiPvqaLKUOhtkHdlqoVdrdyfls-yTtN2nEAIDHoFa4pJAzVtP938oQniw3iuzSA-ho0NHWSDWeV80hoOHavXzp6elGA/s1600/154586157_wide-bca243e5deee8e81875df0c2e9dd42391932f8b2-s6-c10.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="179" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRqP-C8x9toBmm8yekX5f0fYWUjQdvZP5dfZUUaJKweynaD-p7XiPvqaLKUOhtkHdlqoVdrdyfls-yTtN2nEAIDHoFa4pJAzVtP938oQniw3iuzSA-ho0NHWSDWeV80hoOHavXzp6elGA/s320/154586157_wide-bca243e5deee8e81875df0c2e9dd42391932f8b2-s6-c10.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><u>Edit</u></b>: <a href="http://awhiteavenue.blogspot.it/2012/11/usa-2012-election-night.html"><span style="color: blue;">Link diretto</span></a> al <b>Live Blogging</b><br />
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ci siamo. L'election day è arrivato. Toccherà ai villaggi orientali del <b>New Hampshire </b>dare il via all'apertura dei<b> </b>seggi. Seguiranno città grandi e piccole, paesi e metropoli, una ad una, da est a ovest, lungo tre fusi orari.<br />
Poi ci aspettano 12 ore circa di file interminabili, di accuse incrociate con immancabili presunti casi di frodi e doppi voti. Possiamo aspettarci anche qualche video di denuncia postato a tempo di record su youtube.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Passato tutto questo negli USA sarà ora di cena, qui da noi sarà notte fonda. Finito l'election day toccherà all'<b>election night</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Quella che segue è una <b>piccola guida in tre punti, </b>utile a chi ha in programma una nottata in bianco per seguire la corsa verso i 270 voti elettorali e vuole uscirne incolume o quasi.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Qui ci sarà un<b> live blogging no stop</b>, ma se seguirete la diretta sulle TV italiane avrete molto da cui difendervi.<br />
<br />
<br />
<b>Punto 1 - Blog-cronaca anticipata della nottata.</b><br />
(Orario<b> italiano</b> EST+6. Stati <span style="color: red;">rossi</span> a <b>Romney</b>, <span style="color: blue;">blu</span> a <b>Obama</b>, i <span style="color: purple;">porpora</span> sono swing states)</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><u>Ore 00:00</u></b> - I seggi chiudono nella zona orientale degli stati dell’<span style="color: red;">Indiana</span> e del <span style="color: red;">Kentucky</span>. E' ancora presto per gli exit poll perché in parte di entrambi gli stati si starà ancora votando, ma basta aspettare un po’ per vederli andare a <b>Romney</b>. l'<span style="color: red;">Indiana</span> quest'anno non farà scherzi.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br />
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><u>Ore 01:00</u></b> - Fine definitiva delle operazioni in <span style="color: red;">Indiana</span> e <span style="color: red;">Kentucky</span>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Chiudono anche <span style="color: red;">Georgia</span> e <span style="color: red;">South Carolina</span>, che vengono entrambi chiamati per <b>Romney</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il <span style="color: blue;">Vermont</span> segna i primi punti per o <b>Obama. </b>La <span style="color: purple;"><b>Virginia</b></span>, il primo swing state della serata, viene dichiarato <i>too close to call</i> in attesa che inizino ad affluire i primi dati dalle contee.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><u><br /></u></b><b><u>Ore 01:30</u></b> – E’ l’ora della chiusura in <span style="color: purple;"><b>Ohio</b></span>, swing state per eccellenza, è subito battezzato <i>too close to call </i>e lo resterà fino alle prime luci dell’alba. Chiudono anche il <span style="color: purple;"><b>North Carolina</b></span> (che "swinga" per un po’ e poi, pentito dal "tradimento" del 2008, si accomoda sulla colonnina di <b>Romney</b>) e il <span style="color: red;">West Virginia</span>,<span style="color: red;"> </span>chiamato immediatamente per <b>Romney</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br />
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><u>Ore 2:00</u></b> – Grande infornata:</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="color: red;">Alabama</span>, <span style="color: red;">Mississippi</span>, <span style="color: red;">Missouri</span>, <span style="color: red;">Oklahoma</span> e <span style="color: red;">Tennessee</span> vengono tutti chiamati per <b>Romney</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="EN-GB"><span style="color: blue;">Connecticut</span>, <span style="color: blue;">Delaware</span>, <span style="color: blue;">Washington D.C.</span>, <span style="color: blue;">Illinois</span>, <span style="color: blue;">Maine</span>, <span style="color: blue;">Maryland</span>, <span style="color: blue;">Massachusetts</span>, <span style="color: blue;">New Jersey</span> e <span style="color: blue;">Rhode Island</span> vengono invece chiamati per <b>Obama</b>.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: purple;"><b>Pennsylvania</b></span> e <span style="color: purple;"><b>New Hampshire</b></span>, da buoni swing states, sono entrambi <i>too close to call</i>.</div>
<div style="text-align: justify;">
Terminano le operazioni anche in <span style="color: purple;"><b>Florida</b></span>, il sesto swing state della serata. Come sopra.</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><u>Ore 2:30</u></b> – L’<span style="color: red;">Arkansas</span> chiude e si accomoda tra i red states (<b>Romney</b>).</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br />
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><u>Ore 3:00</u></b> – Seggi chiusi in <span style="color: red;">Arizona</span>, <span style="color: red;">Louisiana</span>, <span style="color: red;">Nebraska</span>, <span style="color: red;">South Dakota</span>, <span style="color: red;">Texas</span> e <span style="color: red;">Wyoming</span>, con immediata chiamata collettiva per <b>Romney</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="color: blue;">Minnesota</span>, <span style="color: blue;">New Mexico</span> e <span style="color: blue;">New York</span> si aggiungono al bottino di <b>Obama</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="color: purple;"><b>Colorado</b></span>, <span style="color: purple;"><b>Michigan</b></span> e <span style="color: purple;"><b>Wisconsin</b></span> sono il settimo, l'ottavo e il nono swing state. <i>Too close to call</i>. Ma il <span style="color: purple;">Michigan</span> non ci mette molto a muoversi verso la colonna di <b>Obama</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br />
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><u>Ore 4:00</u></b> – <span style="color: red;">Kansan</span>, <span style="color: red;">Montana</span> e <span style="color: red;">Utah</span> chiudono e vengono chiamati per <b>Romney</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="color: purple;"><b>Iowa</b></span> e <span style="color: purple;"><b>Nevada</b></span> completano la lista degli undici swing states.<br />
A questo punto della notte <span style="color: purple;">Virginia</span> e <span style="color: purple;">Florida</span> sono circa a metà dello scrutinio e l’<span style="color: purple;">Ohio</span> si avvia verso il 30%. Tutto questo a meno che ripetute irruzioni a mano bollata di orde di avvocati non abbiano bloccato le operazioni nei seggi. Si inizia a capire se la notte è ancora giovane o inizia ad avere i primi acciacchi.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br />
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><u>Ore 5:00</u></b> – <span style="color: red;">Idaho</span> e <span style="color: red;">North Dakota</span> chiudono e vengono chiamati per <b>Romney</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="color: blue;">California</span>, <span style="color: blue;">Hawaii</span>, <span style="color: blue;">Oregon </span>e <span style="color: blue;">Washington</span> vengono assegnati a <b>Obama</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Tutto questo nell’indifferenza generale perché nel frattempo lo scrutinio in <span style="color: purple;">Florida</span> e <span style="color: purple;">Virginia</span> si avvia alle battute finali con la <span style="color: purple;">Pennsylvania<b> </b></span>che inizia a sbottonarsi e l’<span style="color: purple;">Ohio</span> che si trova circa a metà strada.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Nel <b>2008</b> a quest’ora la <b>CNN</b> chiamò l’elezione per <b>Obama</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br />
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><u>Ore 7:00</u></b> – Chiusura dei seggi in <span style="color: red;">Alaska</span>, con chiamata istantanea per <b>Romney</b>. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
L’<span style="color: purple;">Ohio</span> è in vista del completamento dello scrutinio. <span style="color: purple;">Virginia</span> e <span style="color: purple;">Florida</span> hanno chiarito da che parte stanno. <span style="color: purple;">Iowa</span> e <span style="color: purple;">New Hampshire</span> non sono distanti. A questo punto, se proprio non ce la fate, potete dirigervi verso il letto e rendervi conto che è già ora di alzarvi.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br />
<br />
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Punto 2 - Consigli pratici di sopravvivenza:</b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
--Non fidatevi di eventuali exit poll sugli swing states (con le possibili eccezioni di <b>North Carolina </b>e<b> Michigan</b>). Negli stati in bilico <b>conta solo lo scrutinio</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
--Qualsiasi cosa dica il conduttore di turno <b>ignorate il voto popolare</b> almeno fino a notte inoltrata, e <b>diffidate di improvvisi balzi</b> in avanti di questo o quel candidato nella conta dei voti di questo o quello stato in bilico.<br />
Ogni stato ha contee blu e contee rosse, a seconda che arrivino prima le une o le altre (spesso arrivano prima le rosse) possono esserci oscillazioni piuttosto “selvagge”, specie nella prima metà dello scrutinio. L’unico modo di capire cosa sta succedendo è fare il confronto con le passate elezioni <b>contea per contea</b>. Le mele con mele, le pere con pere.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><br /></b>
<b><br /></b><b>Punto 3 - Possibili Scenari:</b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Stanotte contano solo 11 stati: <b>Virginia, North Carolina, Ohio, Florida, New Hampshire, Pennsylvania, Colorado, Michigan, Wisconsin, Iowa e Nevada</b>. Se sentite parlare troppo di stati diversi da questi cambiate canale (o cambiate sito).</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ufficialmente si inizia sullo zero a zero, ma il vero punto di partenza è questo qui<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNSj_UulwO_6sT0Z7ARitegWEdbGzP5nCoz-_0aD9nCDvyOoYvFlL5Vb4-i5BBGDm-PrHRJSKL5kehi2QXF4IJhOG0zYq2Zf0AbwbI9LePc-eFg6YekVT7GLYf87ZL-gTOaDhMiLsIE5k/s1600/Start+201-191.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="263" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNSj_UulwO_6sT0Z7ARitegWEdbGzP5nCoz-_0aD9nCDvyOoYvFlL5Vb4-i5BBGDm-PrHRJSKL5kehi2QXF4IJhOG0zYq2Zf0AbwbI9LePc-eFg6YekVT7GLYf87ZL-gTOaDhMiLsIE5k/s320/Start+201-191.jpg" width="320" /></a></div>
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<span style="font-size: x-small;">clicca sull'immagine per ingrandire</span></div>
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<br /></div>
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<b>Romney</b> non dovrebbe avere troppi problemi in <b>Florida</b> e <b>North Carolina</b>. Se però non riesce a mettere al sicuro anche la<b> Virginia</b> probabilmente non varrà la pena di fare aspettare il cuscino ancora per molto.</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Se li infila tutti e tre sarà a quota <b>248</b> e gli mancheranno ancora 21 voti elettorali (in caso di <b>269 pari </b>sarebbe comunque lui a vincere, perché a decidere sarebbe la Camera dei deputati, che sarà a maggioranza repubblicana).<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipU0AYvRqVqYhN0QHfLS98_uZb3FGpz0XXANYiZaFdJtLehmF3bO_zLqzLyqcK4aanqpUorTWMJLpQ5qhkljXHrLxp-yW9gP81y-KH-bH1JSoL-J1mLyzoyMxOl9R-qwXgaFUwfoJlTDE/s1600/Step+1+-+248-201.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="264" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipU0AYvRqVqYhN0QHfLS98_uZb3FGpz0XXANYiZaFdJtLehmF3bO_zLqzLyqcK4aanqpUorTWMJLpQ5qhkljXHrLxp-yW9gP81y-KH-bH1JSoL-J1mLyzoyMxOl9R-qwXgaFUwfoJlTDE/s320/Step+1+-+248-201.jpg" width="320" /></a></div>
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<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br />
A questo punto, una volta dato per perso il <b>Michigan </b>e verosimilmente, salvo sorprese, anche la<b> Pennsylvania</b>, occhio al mid-west: <b>Romney</b> avrà quasi certamente bisogno di uno tra <b>Ohio</b> e <b>Wisconsin</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><u>Scenario A:</u></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Romney</b> porta a casa l’<b>Ohio.</b> Gli basterà vincere uno qualsiasi tra tutti gli altri stati in bilico rimasti per raggiungere o superare quota <b>270</b>. Tutti i Presidenti repubblicani sono arrivati alla Casa Bianca passando per questa strada.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgY-htOMWmp2TbIihtVwvQ0CBOsRau02qvSK024PWaT_8p0lq_Lffm5rfOeuuuST8vyH9J-sLqsPwZH0uCc4Jdhxb8N9phZqNq7VwHYYOIgPs5U1R1dMRfIySuFfatzeGe9nVT1VjlRKnk/s1600/Step+2+-+Win+Ohio+-+266-237.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="265" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgY-htOMWmp2TbIihtVwvQ0CBOsRau02qvSK024PWaT_8p0lq_Lffm5rfOeuuuST8vyH9J-sLqsPwZH0uCc4Jdhxb8N9phZqNq7VwHYYOIgPs5U1R1dMRfIySuFfatzeGe9nVT1VjlRKnk/s320/Step+2+-+Win+Ohio+-+266-237.jpg" width="320" /></a></div>
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<b><u><br /></u></b><b><u><br /></u></b><b><u>Scenario B:</u></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Romney</b> perde l’<b>Ohio</b> e vince il <b>Wisconsin.</b> Gli mancheranno 11 voti elettorali: dovrà necessariamente vincere due tra <b>Colorado, Iowa, Nevada</b> e <b>New Hampshire</b>. Il <b>New Hampshire</b> basterà solo se abbinato al <b>Colorado</b>, mentre qualunque abbinamento tra gli altri tre sarà sufficiente.<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipnZnHVzPgSdlrlKM-qmmLoladbl0yt1hMm04TO7MGzrIiQrhXThlMZixAPjBOozVxY5vrO99TSe06AS_pXEugIVPxpWLRSNcnLxNjxHTj-5adpeXV0gwzA9GEdZYoIuxhCRkry9cwykU/s1600/Step+3+-+Lose+Ohio+Win+Wisconsin-+258-255.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="265" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipnZnHVzPgSdlrlKM-qmmLoladbl0yt1hMm04TO7MGzrIiQrhXThlMZixAPjBOozVxY5vrO99TSe06AS_pXEugIVPxpWLRSNcnLxNjxHTj-5adpeXV0gwzA9GEdZYoIuxhCRkry9cwykU/s320/Step+3+-+Lose+Ohio+Win+Wisconsin-+258-255.jpg" width="320" /></a></div>
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<b><u><br /></u></b><b><u>Scenario C:</u></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Romney</b> perde sia l’<b>Ohio</b> che il <b>Wisconsin. </b>La salita si farà ripida: per mettere insieme i 21 voti elettorali mancanti dovrà sperare in una difficile tripletta <b>Colorado-Nevada-Iowa</b>.<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifED-IjkY131QEiI6D8Gj8-wSa69auOfskE2n1ZROFBynn-MPKeT-n7wkb7iQWNlzf3bwUcx7KYlG-V7oDPTELbhww6qrIUhmaXKRO9H1wbvUZVSIctULj1RBOJLd7YourCGKOfnIt-vw/s1600/Scenario+C+-+Lose+Ohio+Lose+Wisconsin-+248-265.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="261" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifED-IjkY131QEiI6D8Gj8-wSa69auOfskE2n1ZROFBynn-MPKeT-n7wkb7iQWNlzf3bwUcx7KYlG-V7oDPTELbhww6qrIUhmaXKRO9H1wbvUZVSIctULj1RBOJLd7YourCGKOfnIt-vw/s320/Scenario+C+-+Lose+Ohio+Lose+Wisconsin-+248-265.jpg" width="320" /></a></div>
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<span style="font-size: x-small;">clicca sull'immagine per ingrandire</span></div>
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Nel terzo e ultimo scenario il <b>New Hampshire,</b> con i suoi soli 4 voti elettorali, diventa irrilevante. <b>Romney </b>ieri ha scelto proprio il Granite State per chiudere la sua campagna elettorale, segno che scommette su uno dei primi due (o che pensa davvero di poter vincere la <b>Pennsylvania</b>).</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il blog darà aggiornamenti in tempo reale da mezzanotte fino a completo esaurimento dello scrivente.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
E’ appena mattina ma non mi resta che augurare a chi legge: buona nottata.<br />
<br />
<span style="background-color: white; color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small; line-height: 18px; text-align: start;"><span style="color: black; font-style: italic; line-height: normal;">Se vuoi essere aggiornato sull'attività del blog </span><b style="color: black; font-style: italic; line-height: normal;">seguilo su facebook</b></span><span style="background-color: white; color: black; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small; font-style: italic; text-align: start;"> </span><a href="http://www.facebook.com/whitecity12" style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small; font-style: italic; text-align: start;"><span style="color: blue;">http://www.facebook.com/whitecity12</span></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmu2cUlInGftsY8IWI9x6Tfg3K-s6R_omQD0PUUyDvBIBSRQGNf97OwhH-vdB0QQwM4j8b4PtY_M9p7BSbhj0GmbT7MJ5NpQt946RD51YoVFJyLIunQou45pRbmhh_SRCHoHA8SNa8LP8/s1600/download+(1).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="160" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmu2cUlInGftsY8IWI9x6Tfg3K-s6R_omQD0PUUyDvBIBSRQGNf97OwhH-vdB0QQwM4j8b4PtY_M9p7BSbhj0GmbT7MJ5NpQt946RD51YoVFJyLIunQou45pRbmhh_SRCHoHA8SNa8LP8/s320/download+(1).jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ancora due giorni. A meno di imbuti tipo Florida 2000 <b>tra 48 ore sapremo</b> chi siederà per i prossimi quattro anni alla Resolute Desk, nello Studio Ovale della Casa Bianca.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Domani, <b>quando qui sarà più o meno ora di pranzo</b>, i primi seggi della costa est apriranno i battenti e vedranno entrare e uscire circa 100 milioni di persone in poco più di 12 ore.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Migliaia saranno invece quelle che fuori dai seggi si spenderanno per convincere l’ultimo amico, parente, conoscente, o estraneo appena incontrato per strada, a dare la sua preferenza ad uno dei due candidati. E’ il <b>ground game</b>: la gigantesca macchina del consenso, fatta di migliaia e migliaia di funzionari e volontari, che da mesi presidia gli stati in bilico cercando di spremerli fino all’ultimo voto.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Molti hanno già <b>votato in anticipo</b>, un elettore su tre secondo le stime. Ma nell’ultima settimana c’è stato un elettore che ha messo la sua crocetta pur senza avere la cittadinanza: non ha un cognome, né ha una data di nascita precisa, lo chiamano semplicemente<b> Sandy</b>: <b>l’uragano mostro</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
E’ arrivato sulle coste americane lunedì scorso, era atteso, ma nessuno sapeva con certezza per chi avrebbe votato. Adesso lo sappiamo: è bastato guardare i primi sondaggi dopo il black out per capire che <b>a trarre vantaggio dall’arrivo di Sandy è stato Obama.</b> Un attimo prima di rimettersi a fare campagna elettorale (e a parlare dell’alto e nobile concetto del “<a href="http://awhiteavenue.blogspot.it/2012/11/hate-and-revenge.html"><span style="color: blue;">voto come vendetta</span></a>”) il presidente si è fatto un giro in scarpe da ginnastica davanti a tutte le telecamere piazzate tra le macerie dello stato del <b>New Jersey</b> (seguito da un <b>Chris Christie</b> a dir poco scodinzolante al quale molti repubblicani l'hanno già giurata) impersonando a meraviglia la figura del comandante in capo.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br />
Ha funzionato: una settimana fa <b>Romney</b> conduceva la media RCP con circa un punto di vantaggio, era sopra di 2 punti (49 a 47) per <b>Rasmussen</b>, di 5 (51 a 46) per <b>Gallup </b>e anche altre “firme” poco amiche gli concedevano numeri migliori di quelli del presidente.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Alla vigilia dell’election day <b>Obama</b> ha riguadagnato la testa della <a href="http://www.realclearpolitics.com/epolls/2012/president/us/general_election_romney_vs_obama-1171.html"><span style="color: blue;">media RCP</span></a>, che aveva occupato solo per tre giorni dopo il primo dibattito, e malgrado la differenza sia di pochi decimali è abbastanza per leggerci una tendenza.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Sette degli ultimi otto sondaggi nazionali lo danno alla pari o avanti di un punto</b>, quindi la gara resta aperta, ma il momentum che gonfiava le vele di <b>Romney</b> fin dalla sera del dibattito di Denver è stato interrotto. E, come succede nei match di tennis, quando la pioggia interrompe il gioco spesso se ne avvantaggia chi era in difesa.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Per confondere ulteriormente le acque sul fronte dei sondaggi statali sta succedendo di tutto.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Pochi giorni fa il team di <b>Romney</b> ha annunciato di voler “<a href="http://awhiteavenue.blogspot.it/2012/10/espandere-la-mappa.html"><span style="color: blue;">espandere la mappa</span></a>”, attaccando stati come il <b>Minnesota</b>, il <b>Michigan</b> e la <b>Pennsylvania</b> e nel giro di poche ore sono saltati fuori sondaggi che danno l'ex governatore <a href="http://triblive.com/politics/politicalheadlines/2878015-74/romney-percent-poll-state-obama-pennsylvania-president-lee-presidential-voters#axzz2BCil7kLj"><span style="color: blue;">alla pari</span></a> nel Keystone State e addirittura <a href="http://www.myfoxdetroit.com/link/597723/final-michigan-election-poll-for-2012-election"><span style="color: blue;">in testa</span></a> nel <b>Michigan</b>. Se siano la causa o la conseguenza della strategia di <b>Romney</b> è difficile dirlo.<br />
E' probabile che il match si decida altrove (in <b>Ohio</b> e <b>Wisconsin </b>soprattutto), ma se oggi <b>Bill Clinton</b> <a href="http://penndems.org/president-bill-clinton-coming-to-the-palestra-on-monday/"><span style="color: blue;">farà tappa</span></a> in <b>Pennsylvania</b> vuol dire che nessuno è sicuro di niente.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
A questo punto più che continuare a farci stordire dal rumore statistico che ci circonda è meglio mettere qualche punto fermo:</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>L’elezione di domani si giocherà sull'affluenza (tourout)</b>. La disorientante diversità dei numeri che abbiamo visto e continuiamo a vedere dipende nove volte su dieci dal modo in cui il sondaggista di turno “cucina” il suo sample (se ne è parlato <a href="http://awhiteavenue.blogspot.it/2012/10/il-campione_22.html"><span style="color: blue;">qui</span></a>). Molti pollster stanno assumendo che<b> l’elettorato 2012 sarà composto da una maggioranza relativa di democratici</b>, con un margine che oscilla da un +2/+3 di <a href="http://www.rasmussenreports.com/public_content/politics/obama_administration/daily_presidential_tracking_poll"><span style="color: blue;">Rasmussen</span></a> fino al +6 di <a href="http://www.people-press.org/files/legacy-pdf/11-4-12%20Election%20Weekend%20Release.pdf"><span style="color: blue;">Pew Research</span></a>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Pochi giorni fa <b>Gallup</b> <a href="http://www.gallup.com/poll/158399/2012-electorate-looks-like-2008.aspx"><span style="color: blue;">ha invece previsto</span></a> (nascondendolo in fondo alla tabella) che quest’anno <b>su 100 votanti 36 saranno repubblicani e 35 democratici.</b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Veniamo da cicli elettorali molto diversi tra loro: nel <b>2004</b> i due elettorati chiusero alla pari (<b>37 a 37</b> secondo l'<a href="http://edition.cnn.com/ELECTION/2004/pages/results/states/US/P/00/epolls.0.html"><span style="color: blue;">exit poll della CNN</span></a>). Nel <b>2008,</b> al culmine del discredito dell’amministrazione <b>Bush</b> per la crisi finanziaria, i democratici scavarono un solco di <a href="http://edition.cnn.com/ELECTION/2008/results/polls/#val=USP00p1"><span style="color: blue;">ben 7 punti</span></a> (<b>39 a 32</b>). Appena due anni dopo, nel <b>2010</b>, l’ondata del <b>Tea Party</b> invertì di nuovo la tendenza.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Nessuno sa con certezza dove si collocherà il <b>2012</b> tra questi estremi e, a seconda che un sondaggista prenda una strada oppure l’altra, dai numeri saltano fuori universi paralleli che a malapena si somigliano. Solo martedì notte capiremo in quale di questi viva oggi l’America, anche se onestamente<b> nessuno dei due campi oggi ricorda quello del 2008 e i numeri dell'early voting lo confermano.</b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Romney</b> è dato davanti tra gli <b>indipendenti</b> (circa il 25-30% dell’elettorato) e ha il vantaggio dell’entusiasmo: chi ha assistito ai suoi rally degli ultimi giorni in <b>Colorado</b>, <b>Ohio</b> e ieri sera in <b>Pennsylvania </b>ha visto una base repubblicana che raramente è stata così “calda”.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Se il <b>tournout</b> dei repubblicani riuscirà a pareggiare quello dei democratici vincere tra gli indipendenti sarà la chiave della porta d'ingresso alla Casa Bianca.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Domani questo blog sarà “aperto” tutta la notte </b>con aggiornamenti in tempo reale. E dopo tante cifre virtuali sarà la volta dei numeri veri.<br />
<br />
<br />
<span style="background-color: white; color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small; line-height: 18px; text-align: start;"><span style="color: black; font-style: italic; line-height: normal;">Se vuoi essere aggiornato sull'attività del blog </span><b style="color: black; font-style: italic; line-height: normal;">seguilo su facebook</b></span><span style="background-color: white; color: black; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small; font-style: italic; text-align: start;"> </span><a href="http://www.facebook.com/whitecity12" style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small; font-style: italic; text-align: start;"><span style="color: blue;">http://www.facebook.com/whitecity12</span></a></div>
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<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/QHOAJRSvRsM?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<br />
"<i>Votare è la migliore vendetta</i>" <b>Barack Obama</b>, ieri in Ohio.<br />
<b>Hope</b> and <b>Change</b> quattro anni dopo: <b>Hate</b> and <b>Revenge.</b><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Se volete un'idea di come dovrebbe parlare un Presidente degli Stati Uniti non vi sarà d'aiuto ascoltare <b>questo</b> Presidente degli Stati Uniti. Potreste avere maggior fortuna cliccando play qui sotto.</div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/OHTjzzsGwbk?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<br />
<b>Mitt Romney</b>, sempre ieri, in<b> Wisconsin.</b>
<b><br /></b><br />
<br />
<br />
<span style="background-color: white; color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small; line-height: 18px;"><span style="color: black; font-style: italic; line-height: normal;">Se vuoi essere aggiornato sull'attività del blog </span><b style="color: black; font-style: italic; line-height: normal;">seguilo su facebook</b></span><span style="background-color: white; color: black; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small; font-style: italic;"> </span><a href="http://www.facebook.com/whitecity12" style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small; font-style: italic;"><span style="color: blue;">http://www.facebook.com/whitecity12</span></a>Instant Karma!http://www.blogger.com/profile/14369794737568282175noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2204156151557506621.post-21214945417263370812012-11-02T09:37:00.002+01:002012-11-02T10:50:10.717+01:00Red Shift?<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYKJ-iG5qtNEpTIMZx3WVet1xSQrA51vTNIlbQGm5gdDofs1joCg9170z_B6WRTAbsOvaB-rq1kk0mz5Exj-IwStkS1pCSR7BLtaNvHwuUsLLD1U9VJfELdSZiUVS8BgcPCLYtjXFhR-8/s1600/2012-10-27T182147Z_2_CBRE89Q043800_RTROPTP_2_USA-CAMPAIGN.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYKJ-iG5qtNEpTIMZx3WVet1xSQrA51vTNIlbQGm5gdDofs1joCg9170z_B6WRTAbsOvaB-rq1kk0mz5Exj-IwStkS1pCSR7BLtaNvHwuUsLLD1U9VJfELdSZiUVS8BgcPCLYtjXFhR-8/s320/2012-10-27T182147Z_2_CBRE89Q043800_RTROPTP_2_USA-CAMPAIGN.JPG" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Mentre i sondaggi tornano piano piano ad affacciarsi al sole dopo il passaggio dell'urgano Sandy qualche dato su cui riflettere ce lo dà la partita del <b>voto anticipato in Ohio</b>.</div>
<div style="text-align: justify;">
E si tratta di dati reali (voti di pietra, come si direbbe dalle nostre parti), non di sondaggi, proiezioni o stime.</div>
<div style="text-align: justify;">
Come <a href="http://awhiteavenue.blogspot.it/2012/10/espandere-la-mappa.html"><span style="color: blue;">scritto l'altroieri</span></a>, all'alba dell'election day circa il <b>30%</b> del corpo elettorale attivo avrà già votato in anticipo, e quindi sull'early voting si gioca una fetta importante della corsa alla Casa Bianca. Fetta che nel <b>2008</b> finì quasi tutta sul piatto di <b>Barack Obama</b>.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Qualche dato finalmente preciso (e speriamo accurato) sul <b>voto anticipato in Ohio</b> ce lo dà <b>Karl Rove</b> dalle colonne del <a href="http://online.wsj.com/article/SB10001424052970204846304578090820229096046.html?mod=WSJ_Opinion_LEADTop#articleTabs%3Darticle"><span style="color: blue;">Wall Street Journal</span></a>. Togliamoci il pensiero e diciamo subito che la fonte è dichiaratamente <b>pro-Romney</b>, ma i numeri (ripeto: se sono accurati) sono numeri e basta.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ecco cosa ci dice <b>Karl Rove:</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Al 30 Ottobre (due giorni fa) nel Buckeye State avevano votato <b>530,813 elettori registrati come democratici</b> (che votano al 90% per <b>Obama</b>) e <b>448,357 elettori registrati come repubblicani </b>(che votano al 90% per <b>Romney</b>).</div>
<div style="text-align: justify;">
I Dems sarebbero quindi in vantaggio (di circa <b>80 mila voti</b>), come sbandierato dagli obamiani a destra e a manca. Il dato però diventa interessante quando si considera che nel <b>2008</b> avevano votato in anticipo <b>712,088 democratici</b> e <b>372,499 repubblicani</b>.</div>
<div style="text-align: justify;">
Significa che i numeri dei democratici sarebbero calati di <b>181,275</b> unità, quelli dei repubblicani sarebbero saliti di <b>75,858</b>, con uno spostamento verso il "rosso" di <b>257,133</b> voti.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Obama</b> nel <b>2008</b> vinse lo stato dell'<b>Ohio</b> grazie al vantaggio accumulato nel mese di ottobre, mentre nel vero e proprio giorno delle elezioni furono più numerosi i consensi per <b>McCain</b>.<br />
A operazioni completate il vantaggio fu di <b>262,133</b> voti, il che significa che <b>McCain</b> ne recuperò circa <b>77,000, </b>più quelli accumulati tra gli <b>indipendenti </b>(che allora preferivano il candidato democratico, mentre quest'anno pare favoriscano quello repubblicano).</div>
<div style="text-align: justify;">
<u><b>Se</b></u> tra cinque giorni la differenza al nastro di partenza fosse ancora questa <b>Romney</b> non avrebbe bisogno di fare molto meglio di <b>McCain</b> nell'election day per portare a casa i 18 fondamentali voti elettorali dell'<b>Ohio</b>.<br />
<br />
La <a href="http://www.realclearpolitics.com/epolls/2012/president/oh/ohio_romney_vs_obama-1860.html"><span style="color: blue;">quasi totalità</span></a> dei sondaggi statali continua però a dare <b>Obama</b> in vantaggio nel Buckeye State e per quanto queste rilevazioni possano aver sbagliato in passato non si possono ignorare, tanto è vero che <b>Larry Sabato</b>, nella sua ultima sbirciata dentro la <a href="http://www.centerforpolitics.org/crystalball/articles/president-too-close-to-call-democrats-hold-senate-edge-prior-to-final-weekend/"><span style="color: blue;">sfera di cristallo</span></a> dà a <b>Romney </b>possibilità maggiori in <b>Wisconsin </b>(ricordate il <a href="http://awhiteavenue.blogspot.it/2012/10/il-piano-b.html"><span style="color: blue;">Piano B</span></a>?), mentre continua a vedere il Presidente favorito in <b>Ohio</b>.<br />
E, a proposito di <b>Wisconsin</b>, hanno fatto abbastanza rumore le parole del sindaco di <b>Denver</b> (Colorado) <b>Michael Hancock</b> (democratico) che in un momento in cui tutti si dicono assolutamente certi di vincere anche quando acquistano un biglietto della lotteria si è fatto <a href="http://washingtonexaminer.com/dem-warning-obama-could-lose-wisconsin/article/2511934#.UJOFpMVmLdS"><span style="color: blue;">uscire dalla bocca</span></a> quanto segue "<i>se l'elezione fosse oggi <b>Obama perderebbe il Wisconisn</b> perché non abbiamo mobilitato la sua base, al momento stanno votando le periferie e le zone rurali dove si trova la base repubblicana</i>". Un allarmismo tattico o il segno che in <b>Wisconsin</b> l'early voting non sta dando risultati entusiasmanti per <b>Obama</b>.<br />
Ancora pochi giorni e sapremo se il <b>Firewall</b> di <b>Obama</b> (<b>Ohio</b>, <b>Wisconsin</b> e<b> Iowa</b>) è davvero in fiamme come sostiene qualcuno.<br />
<br />
E mentre i media di casa nostra <a href="http://www.corriere.it/esteri/speciali/2012/elezioni-usa/notizie/1nov-romney-con-obama-diventiamo-italia_86c696f4-243d-11e2-9217-937e87f32cd3.shtml"><span style="color: blue;">si baloccano</span></a> parlando di un riferimento diretto di <b>Romney </b>all'<b>Italia</b> nel corso di uno delle tappe di ieri in <b>Virginia</b>, come se fosse chissà quale novità mentre in realtà frasi simili riferite all'<b>Europa</b> fanno stabilmente parte di ogni comizio repubblicano come minimo dalla convention di Tampa (quando il leader dei repubblicani al senato <b>Mitch McConnel</b> <a href="http://nation.foxnews.com/sen-mitch-mcconnell/2012/08/29/sen-mitch-mcconnell-rnc-call-recovery-insult-recoveries"><span style="color: blue;">definì</span></a> l'<b>Europa</b> un posto dove i politici fanno promesse che non possono mantenere e firmano assegni che non possono pagare), la vera notizia è che <b>Romney</b> pare <a href="http://thehill.com/blogs/ballot-box/presidential-races/265451-romney-heading-to-pennsylvania-on-sunday"><span style="color: blue;">abbia in programma</span></a> un'apparizione (la prima in assoluto) in <b>Pennsylvania</b> per domenica.<br />
<a href="http://awhiteavenue.blogspot.it/2012/10/espandere-la-mappa.html"><span style="color: blue;">Espandere la mappa</span></a> si diceva qui l'altroieri, ma con le lancette dell'orologio che corrono e con la distanza dal <b>6 novembre</b> che ormai si misura in ore nessuno mette piede dove non ha niente da guadagnare. Guardare dove vanno fisicamente i candidati nell'ultima settimana prima del voto di solito dà la vera misura dello stato della gara.<br />
Difficile pensare ad una vittoria repubblicana nel Keystone State <b>a meno di una prevalenza sul voto popolare superiore ai 3 punti</b>. Se si tratti di un <b>rilancio vero e proprio</b> o di un <b>bluff</b> per trasmettere all'opinione pubblica l'idea di una possibile vittoria a valanga (o magari solo un modo per cercare di costringere <b>Obama</b> a fare lo stesso, sottraendo tempo ad altri terreni dove lo scontro si annuncia più aperto) lo capiremo solo martedì notte.<br />
La partita resta aperta.<br />
<br />
P.S. La notte del 6 novembre qui ci sarà un <b>live blogging</b> con aggiornamenti in tempo reale fino all'alba e oltre. Chiunque voglia partecipare è benvenuto.<br />
<br />
<span style="background-color: white; color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small; line-height: 18px; text-align: left;"><span style="color: black; font-style: italic; line-height: normal;">Se vuoi essere aggiornato sull'attività del blog </span><b style="color: black; font-style: italic; line-height: normal;">seguilo su facebook</b></span><span style="background-color: white; color: black; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small; font-style: italic; text-align: left;"> </span><span style="background-color: white; color: blue; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small; font-style: italic; text-align: left;"><a href="http://www.facebook.com/whitecity12" style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small; font-style: italic; text-align: left;">http://www.facebook.com/whitecity12</a></span><br />
<br /></div>
Instant Karma!http://www.blogger.com/profile/14369794737568282175noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2204156151557506621.post-60011838505988875942012-10-31T15:25:00.000+01:002012-10-31T18:29:42.928+01:00Espandere la Mappa<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBj6SrC2zGHiQru7YlvFLZWpFfBDM9RYpC088f-iSDvGNIoExZVPM0NbICBFkmNXsDpozP4N0zUwVnGw0Pbe3ONUZg6yd8E0VSwr7_M6BYagb-4Z6KQXjowZhB26N580ylSVGrKcO1x8Q/s1600/p2wckIga8AivRqRZ4v-Iijl72eJkfbmt4t8yenImKBVaiQDB_Rd1H6kmuBWtceBJ.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="189" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBj6SrC2zGHiQru7YlvFLZWpFfBDM9RYpC088f-iSDvGNIoExZVPM0NbICBFkmNXsDpozP4N0zUwVnGw0Pbe3ONUZg6yd8E0VSwr7_M6BYagb-4Z6KQXjowZhB26N580ylSVGrKcO1x8Q/s320/p2wckIga8AivRqRZ4v-Iijl72eJkfbmt4t8yenImKBVaiQDB_Rd1H6kmuBWtceBJ.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Sei giorni all’ora della verità e apparentemente le carte non
sono mai state così confuse.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il devastante passaggio dell’<b>uragano Sandy</b> sulla costa ovest
non ha lasciato senza luce solo qualche decina di milioni di persone, ma ha
mandato in black out anche i sondaggi che da un paio di giorni ormai escono con
il contagocce (l'ultimo <a href="http://www.rasmussenreports.com/public_content/politics/obama_administration/daily_presidential_tracking_poll"><span style="color: blue;">Rasmussen</span></a> di un'ora fa dà <b>Romney</b> avanti <b>49</b> a <b>47</b>).</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Con quaranta americani morti sotto le macerie ovviamente né
i candidati né i loro staff parlano delle possibili ripercussioni della
catastrofe sulla corsa presidenziale, ma state certi che, discorsi ufficiali a
parte, ci pensano.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
La verità è che, se ripercussioni ci saranno, è difficile
prevedere in che direzione: c’è chi dice che aiuteranno <b>Obama</b> dandogli l’occasione di
mostrarsi presidenziale e “al comando” della nazione, altri invece fanno notare
che in alcuni stati della costa est il passaggio di <b>Sandy</b> ha bloccato, o quantomeno
rallentato, il processo di voto in anticipo (<b>early voting</b>).</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Perché in America <b>l’election day è anche oggi</b>, come lo era
ieri o due settimane fa. In molti stati è già da tempo possibile recarsi al
seggio elettorale e si prevede che all’alba del 6 Novembre non meno del <b>30%
del totale dei partecioanti avrà già votato in anticipo</b>. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Storicamente l’<b>early voting</b> è un territorio di caccia
democratico: nel <b>2008</b> <a href="http://www.gallup.com/poll/111673/Interest-High-One-Five-Already-Voted.aspx"><span style="color: blue;">secondo Gallup</span></a> <b>Obama</b> staccò <b>McCain</b> di ben 15 punti tra i
votanti in anticipo (<b>55</b> a <b>40</b>), ed è quindi naturale assumere che ogni intoppo o ritardo nel
meccanismo dell’early voting impatti più pesantemente sul campo democratico che
in quello repubblicano. O almeno così ci si aspetta che sia negli stati in bilico come l’<b>Ohio,</b> mentre globalmente la dinamica quest’anno potrebbe essere sostanzialmente diversa da
quella di quattro anni fa.<br />
Sempre <b>Gallup</b> infatti <a href="http://www.gallup.com/poll/158420/registered-voters-already-cast-ballots.aspx"><span style="color: blue;">prevede</span></a> che a livello
nazionale il processo di voto anticipato potrebbe quest’anno chiudersi in
<b>pareggio</b> (<b>49</b> a <b>49</b>) dando <b>Romney</b> addirittura in vantaggio (<b>52</b> a <b>46</b>) tra
quelli che avevano già votato il 28 ottobre.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Numeri quasi troppo belli per essere veri, quindi da prendere con le molle, ma che se fossero confermati sarebbero una gran bella notizia per il
candidato repubblicano.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
I <span style="color: blue;"><a href="http://www.dailymail.co.uk/news/article-2224020/Early-voting-results-Mitt-Romney-boost-Republicans-turn-cast-ballot.html"><span style="color: blue;">dati reali</span></a> </span>disponibili sull’<b>early voting </b>sono frammentari
e poco dettagliati, tanto che entrambi i campi possono utilizzarli per cantare
vittoria: i <b>democratici</b> sostengono di essere in vantaggio negli stati che
contano, i <b>repubblicani</b> rispondono che quel vantaggio è ridotto all’osso
rispetto a quattro anni fa. Se questo sarà o meno sufficiente a cambiare
il risultato finale degli stati in questione lo vedremo.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Nel frattempo la strategia di <b>Romney</b> in questa ultima
settimana di campagna elettorale è quella di <b>espandere la mappa</b> cercando di
mettere in gioco stati considerati solidamente democratici.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Così si spiega la decisione della macchina elettorale
repubblicana di acquistare spazi pubblicitari in mercati “vergini” come la
<a href="http://www.latimes.com/news/politics/la-pn-pennsylvania-election-2012-20121030,0,2908834.story"><span style="color: blue;">Pennsylvania</span></a> e il <a href="http://politicalwire.com/archives/2012/10/26/romney_places_ads_in_minnesota.html"><span style="color: blue;">Minnesota</span></a>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
La <b>Pennsylvania</b> manda in bianco i repubblicani
ininterrottamente dal 1992, <b>George W. Bush</b> provò seriamente a portarla nella
sua colonnina sia nel 2000 che nel 2004 senza mai riuscirci. Per ritrovare un
<b>Minnesota</b> colorato di rosso invece non basta nemmeno risalire a <b>Reagan</b>, bisogna
arrivare ai tempi della valanga di <b>Nixon (1972)</b>. Improbabile che <b>Romney</b> riesca davvero a spuntarla
da quelle parti ma il fatto stesso che ci provi è comunque un segnale.<br />
<br />
In casa democratica <a href="http://www.politico.com/news/stories/1012/83083.html"><span style="color: blue;">si cerca di paragonare</span></a> la mossa di <b>Romney</b>
a quella disperata di <b>McCain</b> 2008 che vedendosi ormai sconfitto su tutti i fronti, tentò la carta a sorpresa facendosi vedere proprio in <b>Pennsylvania</b> nelle ultime
ore prima dell’election day.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
La differenza non sta tanto nell’azione, quanto nella <b>reazione</b>: giusto in queste ore la macchina elettorale obamiana <a href="http://www.latimes.com/news/politics/la-pn-pennsylvania-election-2012-20121030,0,2908834.story"><span style="color: blue;">ha acquistato qualche milione di dollari in spazi pubblicitari</span></a> proprio in <b>Pennsylvania</b>, inserendo il Keystone State nel programma
di viaggio di <b>Joe Biden</b> (ci farà tappa <a href="http://www.breitbart.com/Big-Government/2012/10/28/biden-to-headline-rally-in-pennsylvania"><span style="color: blue;">domani</span></a>), mentre in <b>Minnesota</b> <a href="http://www.breitbart.com/Big-Government/2012/10/29/bill-clinton-heads-to-minnesota"><span style="color: blue;">è previsto</span> </a>addirittura l’arrivo di <b>Bill Clinton</b>. Mosse di copertura in un certo
senso “obbligate”, ma anche il segno che quegli stati non vengono più
considerati del tutto sicuri.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
A ridosso del 6 Novembre e con le bocce tenute forzatamente
ferme per giorni <b>la cosa più preziosa</b> per entrambe le campagne <b>è il tempo</b>, ogni minuto passato in <b>Pennsylvania</b> e <b>Minnesota</b> è un minuto in meno da spendere dove conta davvero e nessuno lo fa senza motivo. Ma, indipendentemente dalle reali possibilità di <b>Romney</b> di essere competitivo in questi Blue States, indurre l’avversario a dirottare tempo, soldi e energie qua e là sulla mappa
elettorale è un’altra delle strategie per provare a vincere quella gigantesca
partita a scacchi che sono le presidenziali americane.<br />
<br />
<span style="background-color: white; color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small; line-height: 18px; text-align: left;"><span style="color: black; font-style: italic; line-height: normal;">Se vuoi essere aggiornato sull'attività del blog </span><b style="color: black; font-style: italic; line-height: normal;">seguilo su facebook</b></span><span style="background-color: white; color: black; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small; font-style: italic; text-align: left;"> </span><a href="http://www.facebook.com/whitecity12" style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small; font-style: italic; text-align: left;"><span style="color: blue;">http://www.facebook.com/whitecity12</span></a></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/fwlW4lx6TTo?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<div style="background-color: white; font-family: 'Trebuchet MS', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18.71666717529297px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; font-family: 'Trebuchet MS', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18.71666717529297px; text-align: justify;">
Che ci crediate o no un gruppo a supporto di <b>Obama</b> ha veramente mandato in onda <b>questo spot</b> in cui ipotetici bambini di un futuro in cui <b>Romney</b> è alla Casa Bianca incolpano i loro genitori per averlo votato e aver fatto diventare l'America un posto dove, tra le altre cose, quanto segue è la normalità: </div>
<div style="background-color: white; font-family: 'Trebuchet MS', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18.71666717529297px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; font-family: 'Trebuchet MS', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18.71666717529297px; text-align: justify;">
<i>"Le persone malate semplicemente muoiono".</i></div>
<div style="background-color: white; font-family: 'Trebuchet MS', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18.71666717529297px;">
<i>"Guerre senza fine sulle rive straniere".</i><br />
<i>"Non c'è bisogno di migliorare le nostre scuole"</i></div>
<div style="background-color: white; font-family: 'Trebuchet MS', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18.71666717529297px;">
<i>"Non abbiamo ucciso tutti gli orsi polari, ma ci abbiamo provato".</i></div>
<div style="background-color: white; font-family: 'Trebuchet MS', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18.71666717529297px;">
<i>"L'atmosfera frigge".</i></div>
<div style="background-color: white; font-family: 'Trebuchet MS', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18.71666717529297px;">
<i>"Trova un parco che sia ancora aperto e respira l'aria avvelenata".</i></div>
<div style="background-color: white; font-family: 'Trebuchet MS', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18.71666717529297px;">
<i>"Siamo i bambini del futuro, è successo qualcosa al nostro paese. Mamma e Papà è colpa vostra!"</i>.</div>
<div style="background-color: white; font-family: 'Trebuchet MS', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18.71666717529297px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; font-family: 'Trebuchet MS', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18.71666717529297px;">
<div style="text-align: justify;">
Se <b>Romney</b> vincerà le elezioni e nei prossimi anni vi capiterà di fare un giro negli <b>USA</b> non partite senza mascherine, tute antiradiazioni e una buona provvista di armi per difendervi. E non portatevi dietro orsi o altre specie protette, gli spareranno a vista.</div>
</div>
<div style="background-color: white; font-family: 'Trebuchet MS', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18.71666717529297px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; font-family: 'Trebuchet MS', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18.71666717529297px;">
Ecco il testo integrale:</div>
<div style="background-color: white; font-family: 'Trebuchet MS', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18.71666717529297px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; font-family: 'Trebuchet MS', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18.71666717529297px;">
<i>Imagine an America<br />Where strip mines are fun and free<br />Where gays can be fixed<br />And sick people just die<br />And oil fills the sea</i></div>
<div style="background-color: white; font-family: 'Trebuchet MS', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18.71666717529297px;">
<i>We don’t have to pay for freeways!<br />Our schools are good enough<br />Give us endless wars<br />On foreign shores<br />And lots of Chinese stuff</i></div>
<div style="background-color: white; font-family: 'Trebuchet MS', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18.71666717529297px;">
<i>We’re the children of the future<br />American through and through<br />But something happened to our country<br />And we’re kinda blaming you</i></div>
<div style="background-color: white; font-family: 'Trebuchet MS', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18.71666717529297px;">
<i>We haven’t killed all the polar bears<br />But it’s not for lack of trying<br />Big Bird is sacked<br />The Earth is cracked<br />And the atmosphere is frying</i></div>
<div style="background-color: white; font-family: 'Trebuchet MS', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18.71666717529297px;">
<i>Congress went home early<br />They did their best we know<br />You can’t cut spending<br />With elections pending<br />Unless it’s welfare dough</i></div>
<div style="background-color: white; font-family: 'Trebuchet MS', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18.71666717529297px;">
<i>We’re the children of the future<br />American through and through<br />But something happened to our country<br />And we’re kinda blaming you</i></div>
<div style="background-color: white; font-family: 'Trebuchet MS', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18.71666717529297px;">
<i>Find a park that is still open<br />And take a breath of poison air<br />They foreclosed your place<br />To build a weapon in space<br />But you can write off your au pair</i></div>
<div style="background-color: white; font-family: 'Trebuchet MS', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18.71666717529297px;">
<i>It’s a little awkward to tell you<br />But you left us holding the bag<br />When we look around<br />The place is all dumbed down<br />And the long term’s kind of a drag</i></div>
<div style="background-color: white; font-family: 'Trebuchet MS', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18.71666717529297px;">
<i>We’re the children of the future<br />American through and through<br />But something happened to our country<br />And yeah, we’re blaming you</i></div>
<div style="background-color: white; font-family: 'Trebuchet MS', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18.71666717529297px;">
<i>You did your best<br />You failed the test</i></div>
<div style="background-color: white; font-family: 'Trebuchet MS', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18.71666717529297px;">
<i>Mom and Dad<br />We’re blaming you!</i></div>
Instant Karma!http://www.blogger.com/profile/14369794737568282175noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2204156151557506621.post-4200466565483742692012-10-29T09:29:00.003+01:002012-10-29T16:15:19.100+01:00Il Piano B<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicVPGOIUYVWLQSwrkfNkSMQ9S6kpZP2TqXaQ87OTIsivPB6odd2oMsTc1xZ5ucca6isXHFFddUtNEwAmHd93w3ueMiVEG6xejvZJCYa6dRkRtwBwiROsG3oyh11AIugBs7LOdVObsCAtU/s1600/Ohio-Wisconsin-Colorado+Sign.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="238" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicVPGOIUYVWLQSwrkfNkSMQ9S6kpZP2TqXaQ87OTIsivPB6odd2oMsTc1xZ5ucca6isXHFFddUtNEwAmHd93w3ueMiVEG6xejvZJCYa6dRkRtwBwiROsG3oyh11AIugBs7LOdVObsCAtU/s320/Ohio-Wisconsin-Colorado+Sign.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="text-align: justify;">Un’elezione si può vincere o perdere in tanti modi, ma negli
USA la mappa elettorale limita il numero delle combinazione, sempre che si
voglia restare nel campo del possibile.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Romney</b> da ormai una settimana <a href="http://www.rasmussenreports.com/public_content/politics/obama_administration/daily_presidential_tracking_poll"><span style="color: blue;">non scende sotto quota 50%</span></a> in entrambi i principali tracking
nazionali, mentre <b>Obama non supera il
48%</b> neanche nei sondaggi che lo danno in testa e più frequentemente oscilla tra
il 46% e il 47%. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Da queste parti <a href="http://awhiteavenue.blogspot.it/2012/10/advantage-romney_15.html"><span style="color: blue;">è stato già detto</span></a> che <b>Romney</b> <b>potrebbe
perdere la Casa Bianca pur vincendo il voto popolare se il suo vantaggio fosse
inferiore a un punto e mezzo</b>. I dati del pollster più rispettabili sembrano
però attribuirgli di un vantaggio maggiore, oscillante tra <b>2 e 4 punti</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Aggiungiamoci che gli <b>indecisi</b> dell’ultim’ora <b>tendono storicamente
a schierarsi più con lo sfidante</b> che con l’incumbent e, a meno della classica october surprise, non possiamo che concludere che la tendenza
sembrerebbe abbastanza consolidata.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Dando per buoni questi sondaggi <b>Romney</b> in teoria dovrebbe vincere
senza troppi patemi i quattro swing states che solitamente danno ai
repubblicani un risultato migliore (o comunque non peggiore) della media
nazionale: <b>North Carolina</b>, <b>Virginia</b>, <b>Florida</b> e <b>Ohio</b>. <b>266</b> voti elettorali dei
<b>270</b> richiesti sarebbero già sistemati con buone possibilità di aggiudicarsi
almeno uno tra <b>Colorado</b>, <b>New Hampshire</b> e <b>Iowa</b> (in ordine di probabilità) e
mettere la firma sul contratto da inquilino della Casa Bianca per i prossimi quattro
anni. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
E’ così che un repubblicano in vantaggio nel voto popolare
diventa Presidente degli USA. <br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguR_kLlQ2g2_mFnBt3SXBqLpQC1-vzB1R-i48_tEJZa8wmDJjSltDJNCdxRDn-MhY23z9lwooi3iJlkEmnQsBo7AgAyWrqNTu4ZE4VviLjzma7z0CWzDUVyNUvlM0QnrB_QA0vzC8VcfU/s1600/Plan+A.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="263" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguR_kLlQ2g2_mFnBt3SXBqLpQC1-vzB1R-i48_tEJZa8wmDJjSltDJNCdxRDn-MhY23z9lwooi3iJlkEmnQsBo7AgAyWrqNTu4ZE4VviLjzma7z0CWzDUVyNUvlM0QnrB_QA0vzC8VcfU/s320/Plan+A.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">clicca sull'immagine per ingrandire</span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br />
Secondo alcuni però quest’anno ci aspettano delle sorprese, a
cominciare dal swing states per antonomasia, quello che dal 1964 ha sempre
scelto il cavallo vincente: L’<b>Ohio</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Un <b>Romney</b> davanti nel voto popolare non dovrebbe avere difficoltà
a portarlo a casa, ma degli <a href="http://www.realclearpolitics.com/epolls/2012/president/oh/ohio_romney_vs_obama-1860.html"><span style="color: blue;">ultimi sedici sondaggi</span></a> condotti nel Buckeye State solo quattro lo danno alla
pari di <b>Obama</b> mentre gli altri vedono il presidente in vantaggio, anche se
quasi sempre con distacchi all’interno del margine d’errore.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
In passato non è che i <b>sondaggi statali</b> (o le loro medie)
abbiano brillato per accuratezza, nel 2008 hanno mancato il
risultato con margini <b>tra 2 e 6 punti</b> anche in stati considerati potenzialmente in bilico e
quindi abbondantemente “coperti” (<b>2 punti</b> in <a href="http://www.realclearpolitics.com/epolls/2008/president/oh/ohio_mccain_vs_obama-400.html"><span style="color: blue;">Ohio</span></a>, <b>2.5</b> in <a href="http://www.realclearpolitics.com/epolls/2008/president/in/indiana_mccain_vs_obama-604.html"><span style="color: blue;">Indiana</span></a>, <b>3</b> in <a href="http://www.realclearpolitics.com/epolls/2008/president/pa/pennsylvania_mccain_vs_obama-244.html"><span style="color: blue;">Pennsylvania</span></a>, <b>3.5</b> in <a href="http://www.realclearpolitics.com/epolls/2008/president/co/colorado_mccain_vs_obama-546.html"><span style="color: blue;">Colorado</span></a>, <b>5</b> in <a href="http://www.realclearpolitics.com/epolls/2008/president/az/arizona_mccain_vs_obama-570.html"><span style="color: blue;">Arizona</span></a> e <b>6</b> in <a href="http://www.realclearpolitics.com/epolls/2008/president/nv/nevada_mccain_vs_obama-252.html"><span style="color: blue;">Nevada</span></a> e in <a href="http://www.realclearpolitics.com/epolls/2008/president/ia/iowa_mccain_vs_obama-209.html"><span style="color: blue;">Iowa</span></a>). Con numeri simili è difficile dare ai sondaggi statali un peso maggiore rispetto a quello di tendenze consolidate negli anni, anzi nei decenni, ma <b>per i
prossimi dieci minuti facciamo finta di crederci</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Del resto se davvero l’<b>Ohio</b> avesse deciso di concedersi un
giro da blue state non sarebbe difficile
trovare delle spiegazioni: in quello stato più di un posto di lavoro su dieci è
nel <b>mercato dell’auto</b> e il salvataggio obamiano del settore potrebbe aver
lasciato il segno. Non dimentichiamo poi che proprio in <b>Ohio</b>, la scorsa estate,
la macchina elettorale del Presidente ha speso <b>fior di milioni di dollari</b> in
spot e cartellonistica per descrivere <b>Romney</b> come la peggior scelta possibile
non solo come Presidente, ma anche come vicino di casa. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Se tra otto giorni <b>Obama</b> si tenesse i 18 voti elettorali dell'<b>Ohio</b> la partita per
<b>Romney</b> sarebbe chiusa?</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Forse no, perché se diamo ancora retta ai sondaggi statali (i
10 minuti non sono ancora finiti) c’è un altro pezzo di mappa elettorale che dà
a <b>Romney</b> l’inattesa possibilità di un “<b>piano B</b>”: il <b>Wisconsin.</b> Uno stato diventato
sempre più blu dal 2000 in poi, che nel 2008
ha visto <b>Obama</b> tagliare il traguardo con un vantaggio quasi doppio rispetto a
quello nazionale (quasi 14 punti contro poco più do 7), ma che secondo l’<a href="http://www.rasmussenreports.com/public_content/politics/elections/election_2012/election_2012_presidential_election/wisconsin/election_2012_wisconsin_president"><span style="color: blue;">ultimo Rasmussen</span></a> vedrebbe gli sfidanti <b>appaiati al 49%</b>. E anche in questo caso non
mancherebbero spiegazioni per una simile inversione di tendenza: una macchina
elettorale statale che ha consentito al repubblicano <b>Scott Walker</b> di insediarsi alla guida dello
stato e di confermarsi pochi mesi fa, e la decisione di <b>Romney</b> di scegliersi come vice <b>Paul Ryan</b>, che è originario proprio del <b>Wisconsin.</b><br />
<b><br /></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Se <b>Romney</b> si vedesse sfuggire l’<b>Ohio </b>dovrebbe comunque
vincere il <b>Colorado</b> (dove l’<a href="http://www.rasmussenreports.com/public_content/politics/elections/election_2012/election_2012_presidential_election/colorado/election_2012_colorado_president"><span style="color: blue;">ultimo sondaggio</span></a> lo vede avanti di 4<b> punti</b>), uno
qualunque tra <b>New Hampshire</b> (avanti <b>50-48</b> secondo <a href="http://www.rasmussenreports.com/public_content/politics/elections/election_2012/election_2012_presidential_election/new_hampshire/election_2012_new_hampshire_president"><span style="color: blue;">Rasmussen</span></a>) e <b>Iowa</b> (<a href="http://www.rasmussenreports.com/public_content/politics/elections/election_2012/election_2012_presidential_election/iowa/election_2012_iowa_president"><span style="color: blue;">testa a testa</span></a> con il vantaggio di <b>un endorsement</b> per niente scontato appena incassato dal primo giornale
dello stato: il <a href="http://www.desmoinesregister.com/article/20121027/OPINION03/121026026/The-Register-endorsement-Mitt-Romney-offers-a-fresh-economic-vision?Frontpage&nclick_check=1"><span style="color: blue;">Des Moines Register</span></a>) e
se a quel punto gli riuscisse il colpo in <b>Wisconsin</b> sfonderebbe quota
270 diventando<b> il primo repubblicano ad entrare alla Casa Bianca senza aver
vinto in Ohio</b>.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6QFI5KdfzkqFFza4UGbTkSF80uVPhyVYS_0ivQOuuiX_wWsIs-8PFJ-Yfi9vynWxlSBmqPlx31qGR52lmIQaN7ueVxKtwFvcgC5hp2ucOyqxyLfchCNhzR8aOo1Dm02TpuGgMf6vmsQw/s1600/Plan+B.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="263" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6QFI5KdfzkqFFza4UGbTkSF80uVPhyVYS_0ivQOuuiX_wWsIs-8PFJ-Yfi9vynWxlSBmqPlx31qGR52lmIQaN7ueVxKtwFvcgC5hp2ucOyqxyLfchCNhzR8aOo1Dm02TpuGgMf6vmsQw/s320/Plan+B.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">clicca sull'immagine per ingrandire</span></div>
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Questo è il <b>piano B</b> di <b>Romney. </b>Riscriverebbe la storia, garantirebbe una notte elettorale da restarci secchi e se questa elezione fosse
un film nessuno sceneggiatore sveglio se lo lascerebbe scappare. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ma i dieci minuti sono passati e <b>io mi tengo il Piano A</b>.<br />
<br />
<br />
<b>Edit -</b> Un'anticipazione: tra poco <b>Rasmussen</b> pubblicherà il suo ultimo sondaggio in <b>Ohio</b> che per la prima volta dà <b>Romney</b> in testa <b>50</b> a <b>48</b>.<br />
<br />
<b>Edit#2</b> - <a href="http://www.rasmussenreports.com/public_content/politics/elections/election_2012/election_2012_presidential_election/ohio/election_2012_ohio_president"><span style="color: blue;">Eccolo qua</span></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small; line-height: 18px; text-align: left;"><span style="color: black; font-style: italic; line-height: normal;">Se vuoi essere aggiornato sull'attività del blog </span><b style="color: black; font-style: italic; line-height: normal;">seguilo su facebook</b></span><span style="background-color: white; color: black; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small; font-style: italic; text-align: left;"> </span><a href="http://www.facebook.com/whitecity12" style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small; font-style: italic; text-align: left;"><span style="color: blue;">http://www.facebook.com/whitecity12</span></a></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8fcB7iUzprZzEtKwi11z1tizI-EAhRohE0Dq-zg4kyoWrZIIgHDMIxPycMvfyxkZ_5fDyVJoDibZbPGwyK0E0mwCkJD3cmgpXQy1iRhw0Ec0Ed5Td2850gXWWpm9JP9B0hyeEW3T22Uw/s1600/obama_nope.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8fcB7iUzprZzEtKwi11z1tizI-EAhRohE0Dq-zg4kyoWrZIIgHDMIxPycMvfyxkZ_5fDyVJoDibZbPGwyK0E0mwCkJD3cmgpXQy1iRhw0Ec0Ed5Td2850gXWWpm9JP9B0hyeEW3T22Uw/s320/obama_nope.jpg" width="213" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Era iniziata come <b>la storia del candidato post partisan</b>,
sceso tra i mortali per riscrivere le regole e le consuetudini di una politica
vecchia e meschina.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Perché “<i>la gente ha fame di qualcosa di nuovo, vuole essere
chiamata a far parte di qualcosa di diverso dalla politica piccola, limitata,
litigiosa che abbiamo visto in questi ultimi anni</i>”. Così <a href="http://articles.latimes.com/2006/dec/11/nation/na-obama11"><span style="color: blue;">parlava </span></a><b>Barack Obama</b>
<b>da Chicago</b> nel <b>2006</b>, pochi mesi prima di annunciare la sua candidatura alla
Casa Bianca.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Era la nascita del <b>politico 2.0</b>, che non si sporcava le mani
con i fatterelli e i bisticci da pollaio di Washington. Lui era venuto per elevarsi
al di sopra del chiacchiericcio di parte, per unire dove la “vecchia politica”
sapeva solo dividere, per parlare di un mondo nuovo. <b>Hope</b>, <b>Change</b>. Grandi temi,
grandi parole e grandi folle, folle da stadio, come solo le rockstar sanno
richiamare.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
E che non venisse in mente a nessuno di chiedere “come”
avrebbe fatto a realizzare tutto quello che prometteva. Non si chiede “coma
fai?” a chi sa trasformare l’acqua in vino, no?</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Oggi non siamo nel 2006, e nemmeno nel 2008. Siamo nel 2012,
<b>Obama</b> è un presidente che cerca la rielezione. Non lo fa parlando di
cambiamento, e nemmeno di speranza. Lo fa con<b> la più aggressiva, negativa e
distruttiva campagna elettorale che gli USA abbiano visto a memoria d’uomo</b>. Una
campagna che questa estate ha speso<b> milioni su milioni di dollari</b> in spot per
dipingere l'avversario come un evasore fiscale, un plutocrate senza
scrupoli, un nemico delle donne, un affamatore di chi lavora e (credeteci o no)
un assassino.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il <b>primo dibattito</b> ha cambiato la dinamica di questa
campagna elettorale non solo perché <b>Romney</b> ha battuto <b>Obama</b> sui fatti e sui
contenuti, ma soprattutto perché per la prima volta i quasi 70 milioni di
americani davanti al video hanno potuto vedere <b>Mitt Romney </b>senza filtri e si
sono resi conto che era un essere umano, sembrava addirittura un
brav’uomo. Chi aveva creduto alla campagna obamiana che aveva dipinto <b>Romney</b>
come un mostro è rimasto talmente shockato dalla differenza tra quello che sapeva e
quello che vedeva che il bounce di <b>Romney</b> è andato perfino oltre i suoi meriti.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ma, come disse l’<b>Obama</b> messianico del 2008 a <a href="http://www.youtube.com/watch?v=fTynx1hnfig"><span style="color: blue;">Denver</span></a> “<i>se non hai
risultati su cui correre cerchi di dipingere il tuo avversario come qualcuno da
cui scappare</i>”. <b>Obama</b> di risultati da rivendicare ne ha ben pochi, a parte
l’uccisione di <b>Bin Laden</b> e un <b>Nobel per la Pace</b> (cose che stanno bene insieme
no?), e non gli resta che il piano B.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ecco spiegato perché oggi Obama ha messo in soffitta la speranza
e il cambiamento, fa polemica sui raccoglitori, parla di Big Bird e di una
nuova patologia recentemente scoperta durante un comizio: <b>la Romnesia</b>: una
particolare <b>malattia mentale che avrebbe colpito Romney</b> rendendolo incapace di
ricordare le sue stesse parole. “<i>Romnesia al terzo stadio come minimo</i>” è stata
la diagnosi esatta il giorno dopo il terzo dibattito. La buona notizia per <b>Romney</b>? <b>Obamacare si occuperà di curarlo</b>.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/kpoudlytXes?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
E se per caso a qualcuno fosse sfuggito il messaggio <b>Obama </b>si è accertato di renderlo accessibile e chiaro per tutti nella sua ultima <b>intervista a Rolling Stone</b> <a href="http://www.businessinsider.com/obama-calls-romney-a-bullshitter-2012-10"><span style="color: blue;">chiamando</span></a> <b>Romney</b> semplicemente un “<a href="http://www.businessinsider.com/obama-calls-romney-a-bullshitter-2012-10"><span style="color: blue;">bullshitter</span></a>”
(traduzione letterale non edulcorata: <b>uno che dice stronzate</b>, nel senso delle balle).</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ecco il punto di arrivo del politico venuto per redimere il
mondo dai suoi peccati. La caduta dei consensi resta da verificare, <b>quella di
stile ormai è conclamata</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Nel frattempo ieri sono usciti altri <b>cinque sondaggi
nazionali</b>. Quattro vedono <b>Romney</b> in testa (con un vantaggio tra 2 e 3 punti),
<b>tre lo danno al 50%</b>, ma nemmeno uno <b>dà Obama oltre il 47%.</b> Nessun incumbent si è mai tirato fuori da un buco
del genere in meno di due settimane, ecco forse perché l’uomo della speranza è
diventato quello degli insulti che parla di amnesie altrui, ma è il primo a
dimenticare cosa lui stesso pretendeva di rappresentare quattro anni fa. <b>Obamnesia?</b><br />
<b>Del
politico 2.0 è rimasto solo lo zero</b>. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
P.S. Qualcuno deve aver detto ai sondaggisti di <b>Washington
Post/ABC</b> che un sample con i democratici a <a href="http://www.washingtonpost.com/wp-srv/politics/polls/postabcpoll_20121013.html"><span style="color: blue;">+9</span></a> (se ne è parlato <a href="http://awhiteavenue.blogspot.it/2012/10/il-campione_22.html"><span style="color: blue;">qui</span></a>) esiste solo
<b>nelle cene di famiglia dei Clinton</b>. Nell’<a href="http://www.washingtonpost.com/wp-srv/politics/polls/postabcpoll_20121024.html"><span style="color: blue;">ultimo sondaggio</span></a> uscito ieri hanno
corretto il dato a <b>+4</b> (Dem 34, Rep 30) e magicamente il <b>+3 Obama</b> è diventato un
<b>+3 Romney</b> nello spazio di pochi giorni. Non per niente parliamo della <b>ABC</b>,
<b>Anything But Credible</b>.<br />
<br />
<span style="background-color: white; color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small; line-height: 18px; text-align: left;"><span style="color: black; font-style: italic; line-height: normal;">Se vuoi essere aggiornato sull'attività del blog </span><b style="color: black; font-style: italic; line-height: normal;">seguilo su facebook</b></span><span style="background-color: white; color: black; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small; font-style: italic; text-align: left;"> </span><a href="http://www.facebook.com/whitecity12" style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small; font-style: italic; text-align: left;"><span style="color: blue;">http://www.facebook.com/whitecity12</span></a></div>
Instant Karma!http://www.blogger.com/profile/14369794737568282175noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-2204156151557506621.post-42413131371811569742012-10-25T10:07:00.000+02:002012-10-27T11:52:28.273+02:00Le Previsioni del Voto<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikoId6J6g0uHAAg7_l-ACJXGgajnJQ1zrAxMtkPSiZ-kklnkxnhGw4w9NzL6ut0D4Wl3ao6cFRut_h4vG_6Ia9AcgjZq3_AWjQ1GU-QUqetUuF67gQ2UhK6jTJF2o_RvWQd33VFuXsjLA/s1600/Map+201-191.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="267" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikoId6J6g0uHAAg7_l-ACJXGgajnJQ1zrAxMtkPSiZ-kklnkxnhGw4w9NzL6ut0D4Wl3ao6cFRut_h4vG_6Ia9AcgjZq3_AWjQ1GU-QUqetUuF67gQ2UhK6jTJF2o_RvWQd33VFuXsjLA/s320/Map+201-191.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
A 12 giorni dal voto in America entrambi i candidati si
dicono sicuri della vittoria e diversamente dal solito non è facile capire chi
stia bluffando perché la media dei sondaggi li dà separati da poche
incollature e, quel che è peggio, i dati presi singolarmente oscillano selvaggiamente
mostrando a ore alterne <b>Romney</b> avanti di 5, <b>Obama</b> avanti di 4, <b>Romney</b> avanti di
4, <b>Obama</b> avanti di 3.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ma anche assumendo che ad avere ragione sia questo o quel
sondaggista resta il problema che <b>questa elezione si decide sul voto dei
singoli stati</b>, non sul complessivo nazionale. Soluzione ovvia: <b> i sondaggi statali</b>, ce ne sono in abbondanza,
ma quanto c'è da fidarsi?</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
La <a href="http://www.realclearpolitics.com/epolls/2012/president/us/general_election_romney_vs_obama-1171.html"><span style="color: blue;">media RCP nazionale</span></a> ha i suoi difetti, dà lo stesso peso
a sondaggi più o meno seri, ma bisogna ammettere che nel <a href="http://www.realclearpolitics.com/epolls/2004/president/us/general_election_bush_vs_kerry-939.html"><span style="color: blue;">2004</span></a> e nel <a href="http://www.realclearpolitics.com/epolls/2008/president/us/general_election_mccain_vs_obama-225.html"><span style="color: blue;">2008</span></a> ha
sbagliato il risultato finale di <b>appena qualche decimale</b>. Le previsioni sugli stati sono altrettanto affidabili? Se ad esempio consideriamo che la media RCP nel 2008 ha
mancato il risultato esatto di <b>2 punti</b> <a href="http://www.realclearpolitics.com/epolls/2008/president/oh/ohio_mccain_vs_obama-400.html"><span style="color: blue;">Ohio</span></a>, <b>2.5</b> in <a href="http://www.realclearpolitics.com/epolls/2008/president/in/indiana_mccain_vs_obama-604.html"><span style="color: blue;">Indiana</span></a>, <b>3</b> in
<a href="http://www.realclearpolitics.com/epolls/2008/president/pa/pennsylvania_mccain_vs_obama-244.html"><span style="color: blue;">Pennsylvania</span></a>, <b>3.5</b> in <a href="http://www.realclearpolitics.com/epolls/2008/president/co/colorado_mccain_vs_obama-546.html"><span style="color: blue;">Colorado</span></a>, <b>5</b> in <a href="http://www.realclearpolitics.com/epolls/2008/president/az/arizona_mccain_vs_obama-570.html"><span style="color: blue;">Arizona</span></a> e <b>6</b> in <a href="http://www.realclearpolitics.com/epolls/2008/president/nv/nevada_mccain_vs_obama-252.html"><span style="color: blue;">Nevada</span></a> il dubbio viene.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
In un’elezione come quella 2012, che potrebbe giocarsi su un
pugno di voti in due o tre stati, <b>margini del genere possono cambiare tutto</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Una chiave di lettura diversa (che non pretende di sostituire i sondaggi statali, ma di aiutare ad interpretarli) possiamo averla vedendo <b>quali sarebbero i risultati dei singoli stati se questi mantenessero
scostamenti dalla media nazionale simili a quelli avuti in passato</b>. Certi stati
votano repubblicano più della media nazionale, altri premiano di più il
candidato democratico. <b>Non sono tendenze statiche</b>, variano nel tempo, ma non
cambiano dall’oggi al domani e se alcuni stati hanno un’evoluzione più veloce (per
motivi demografici) altri si mantengono abbastanza stabili.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Se prendiamo i risultati ottenuti dai candidati dei due
partiti <b>negli undici swing states nelle ultime tre elezioni</b> e li confrontiamo
con il risultato che gli stessi candidati hanno raggiunto su base nazionale
otteniamo la tabella qui sotto.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMmm4RVofAHkitCrUvFM9fUhmdmV-g61ivSac3fzqvz2nvrUOer0E_76Gd-SZ7fw937sg6dUh39dVJfydAOq_hSDbrPIh7LlKwv7825fvWvUZ8VSaqExIFSE-ESzlIhLrqQTd0QwpVQi8/s1600/K2000-2008.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="129" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMmm4RVofAHkitCrUvFM9fUhmdmV-g61ivSac3fzqvz2nvrUOer0E_76Gd-SZ7fw937sg6dUh39dVJfydAOq_hSDbrPIh7LlKwv7825fvWvUZ8VSaqExIFSE-ESzlIhLrqQTd0QwpVQi8/s320/K2000-2008.jpg" width="320" /></a></div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">clicca sull'immagine per ingrandire</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Prendiamo ad esempio la <b>Pennsylvania</b>: Nel <b>2000</b> il candidato
democratico <b>Al Gore</b> ottenne nel <b>Keystone State</b> il <b>50.60%</b>, un dato <u style="font-weight: bold;">1.05</u><span style="font-weight: bold;"> volte
migliore</span> del suo risultato nazionale (<b>48.38%</b>).
Per <b>Bush</b> invece il risultato in Pennsylvania (<b>46.43%</b>) fu peggiorativo
rispetto al suo dato nazionale (<b>47.87%</b>) e il suo coefficiente è quindi <b><u>0.97</u></b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Procedendo così anche per le elezioni 2004 e 2008 ogni
partito ha tre coefficienti (<b>K Dem</b> e <b>K Gop</b>) per ogni stato. I coefficienti definiscono
un <b>range</b> (intervallo) che varia tra un maSsimo e un minimo.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>I colori evidenziano l’evoluzione del voto</b> del singolo stato
rispetto alla media nazionale.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Come si vede la <b>Pennsylvania</b> è stabilmente un <b>blue state</b> che
dà al candidato democratico un risultato migliore della sua media nazionale
(coefficienti <b>democratici</b> sempre <b>maggiori di 1</b> e coefficienti <b>repubblicani</b>
sempre <b>minori di 1</b>), anche se nella tornata del 2008 la tendenza è andata
leggermente attenuandosi (il blu è più pallido).</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Sono invece “instabili” il <b>Colorado </b>e soprattutto il <b>Nevada</b>,
che partono con coefficienti “rossi” e si spostano poi verso il blu. Vuol dire
che, se la tendenza si mantiene, per vincerli il candidato repubblicano di
turno deve avere un chiaro vantaggio nazionale.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
L’obiettivo è quello di <b>trasformare i dati nazionali dei due
candidati in probabili range di risultati negli 11 singoli swing states</b>,
ipotizzando una distribuzione del voto che vari all’interno di quella delle ultime tre elezioni.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
E’ un sistema che funziona piuttosto bene per gli stati con comportamenti
stabili e meno bene per quelli come <b>Colorado</b> e <b>Nevada</b> (elettorato ispanico in
veloce aumento) o <b>Virginia</b> e <b>North Carolina</b> (maggiore partecipazione
dell’elettorato di colore, che vota per <b>Obama</b> al 90-95% e rende poco
significativi i riferimenti del 2000 e del 2004). </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Se per il dato nazionale ci affidiamo ad una media degli
ultimi sondaggi <a href="http://www.rasmussenreports.com/public_content/politics/obama_administration/daily_presidential_tracking_poll"><span style="color: blue;">Rasmussen</span></a> (che hanno oscillato tra <b>Romney 47 – Obama 46</b> e
<b>Romney 50 – Obama 46</b>) e <b><u>ipotizziamo</u>
Romney al 48.5% </b>e <b>Obama al 46%</b> (alla fine entrambi avranno numeri più alti via
via che gli indecisi prenderanno posizione) si ottengono questi range.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNilcIz8vtuVebFwGVrujrLxkTDZ2sJJ0NFT9peVmhuizpUWyJPj5dW12EUfNfG8r0tzTLDU0vGPrpnMQBIq1b8_Bj7sc0X5c1AwCW1z6rAFk3-lQxEVseznoXAVUD_BoCctAN3a5guP4/s1600/Range2000-2008+(48.5+-+46).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="205" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNilcIz8vtuVebFwGVrujrLxkTDZ2sJJ0NFT9peVmhuizpUWyJPj5dW12EUfNfG8r0tzTLDU0vGPrpnMQBIq1b8_Bj7sc0X5c1AwCW1z6rAFk3-lQxEVseznoXAVUD_BoCctAN3a5guP4/s320/Range2000-2008+(48.5+-+46).jpg" width="320" /></a></div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">clicca sull'immagine per ingrandire</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Per i quattro stati più “instabili” (Colorado, Nevada, North Carolina e Virginia) si hanno (in teoria)
risultati migliori dalla versione del modello tarata <b>unicamente sulla distribuzione del voto del 2008</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhddnX9DLmSWUyMoigho6U-_CUIcUf792vBdTpZ6w6w-AFpvlXDxNAtbDZiQl1JsUrJKZFjHWe3Oox728akYu6S0cG8dh_AVjzQ3vka2UEj1sgGxVtSNZde4A2BGkUGsWU1xlOPdAGfoy4/s1600/Distribuzione+2008+(48.5+-+46).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="241" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhddnX9DLmSWUyMoigho6U-_CUIcUf792vBdTpZ6w6w-AFpvlXDxNAtbDZiQl1JsUrJKZFjHWe3Oox728akYu6S0cG8dh_AVjzQ3vka2UEj1sgGxVtSNZde4A2BGkUGsWU1xlOPdAGfoy4/s320/Distribuzione+2008+(48.5+-+46).jpg" width="320" /></a></div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">clicca sull'immagine per ingrandire</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
E questa è la mappa elettorale corrispondente: <b>Romney a 266 voti elettorali</b>, con l'obbligo di portare a casa almeno uno tra <b>Colorado</b>, <b>Iowa</b> e <b>New Hampshire </b>(che lo vedrebbero in testa di misura)<b> </b>per superare la "magica" <b>quota 270</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiw8QqGUC41m30YhmQTqYfb3DvurW-ojgs76sLrjgyeVMRdNJDSkheaUfShyphenhyphenwXYaYy4BHPvkiYSjqvr4EwjiouObl5SpZ7ROG5uBEc0pMXv88XwnjLTqI7Ax9Mh8CMhIkE0uN_SGJPbb64/s1600/Map+266-253.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="260" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiw8QqGUC41m30YhmQTqYfb3DvurW-ojgs76sLrjgyeVMRdNJDSkheaUfShyphenhyphenwXYaYy4BHPvkiYSjqvr4EwjiouObl5SpZ7ROG5uBEc0pMXv88XwnjLTqI7Ax9Mh8CMhIkE0uN_SGJPbb64/s320/Map+266-253.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">clicca sull'immagine per ingrandire</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Se confrontiamo i range dei distacchi così "previsti" con quelli degli
ultimi sondaggi statali <b>Rasmussen</b> si vede subito che due stati stonano ai
limiti del margine d’errore: <b>Colorado</b> e <b>Ohio</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il <a href="http://www.rasmussenreports.com/public_content/politics/elections/election_2012/election_2012_presidential_election/colorado/election_2012_colorado_president"><span style="color: blue;">50-46</span></a> per<b> Romney</b> previsto l'altroieri da Rasmussen farebbe pensare ad un
<b>Colorado</b> che si muove indietro verso il 2004. Visto il suo continuo spostamento verso il blu dell’ultimo decennio ci si aspetterebbe una gara più ravvicinata. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br />
In <b>Ohio</b> invece succede il contrario: un candidato
repubblicano avanti su base nazionale <b>non dovrebbe avere problemi</b> a portare a
casa i 18 voti elettorali del Buckeye State, invece ancora oggi nessun
sondaggio ha dato <b>Romney</b> in testa e l’ultimo Rasmussen dà lui e Obama <a href="http://www.rasmussenreports.com/public_content/politics/elections/election_2012/election_2012_presidential_election/ohio/election_2012_ohio_president"><span style="color: blue;">appaiati al 48%</span></a>. Se non si tratta di un grosso abbaglio collettivo vuol dire che
quest’anno gli effetti del <b>salvataggio obamiano del settore auto</b> (spina dorsale
dell’economia da quelle parti) potrebbero portare l’<b>Ohio</b> ad uscire decisamente
dal suo range, diventando <b>più ostico per Romney</b> di quanto si poteva prevedere.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Per andare alla Casa Bianca <b>Romney</b> deve quasi certamente
vincere l’<b>Ohio</b> e molto probabilmente anche il <b>Colorado</b> (che può però essere
sostituito da <b>Iowa</b> o <b>New Hampshire</b>). Sono queste le gare che decideranno chi
andrà alla Casa Bianca.<br />
<br />
<span style="background-color: white; color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small; line-height: 18px; text-align: left;"><span style="color: black; font-style: italic; line-height: normal;">Se vuoi essere aggiornato sull'attività del blog </span><b style="color: black; font-style: italic; line-height: normal;">seguilo su facebook</b></span><span style="background-color: white; color: black; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small; font-style: italic; text-align: left;"> </span><a href="http://www.facebook.com/whitecity12" style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small; font-style: italic; text-align: left;"><span style="color: blue;">http://www.facebook.com/whitecity12</span></a></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqC5B2Qf9gwNqK6bA93Bki183jlrp17o7TFe4e-C1C9NBWjEDAZZuDVuABCRvr-6UNPczOqvlj18yE1Q5BmOf2qDMzrcYFsjzPh9-ZrSIdJ4q7Qb_tzQMz-8ROHJuW56KK0ZjtgkCsZRc/s1600/mitt_romney_out_of_hope_and_ready_for_change_bumper_sticker-p128832672352605111en8ys_400.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="167" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqC5B2Qf9gwNqK6bA93Bki183jlrp17o7TFe4e-C1C9NBWjEDAZZuDVuABCRvr-6UNPczOqvlj18yE1Q5BmOf2qDMzrcYFsjzPh9-ZrSIdJ4q7Qb_tzQMz-8ROHJuW56KK0ZjtgkCsZRc/s320/mitt_romney_out_of_hope_and_ready_for_change_bumper_sticker-p128832672352605111en8ys_400.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
“<i>Nel mezzo di una crisi chi volete che risponda al telefono
della Casa Bianca alle 3 del mattino?</i>” il dibattito di stanotte in Florida
doveva aiutare gli americani a rispondere a questa domanda per <b>scegliere il loro comandante in capo</b> per i
prossimi quattro anni. E’ un test che tutti gli inquilini della Casa Bianca
hanno dovuto passare.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Nel caos di <b>sondaggi a tinte alterne</b> non è facile stabilire con
certezza chi sia in testa oggi, ma sono bastati dieci minuti di dibattito per
capire chi sentiva di dover rincorrere.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Romney</b> aveva chiaramente deciso di volare alto stanotte:
niente polemiche, niente battibecchi. <b>Apparire presidenziale</b> era l’obiettivo e
per perseguirlo ha sacrificato (a sorpresa, e con il probabile disappunto di
molti) la polemica sulla <b>Libia</b>, sorvolando completamente sulla domanda iniziale
che sembrava un invito a nozze per rifarsi dell’incidente del dibattito di New
York.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
D’altra parte <b>Obama</b> ha infilato un attacco diretto a <b>Romney</b>
in ogni singola risposta data in 90 minuti di dibattito, tanto che il suo
avversario per ben due volte gli ha ricordato che “<i>attaccare me non è un’agenda
politica</i>”.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Sul <b>medio oriente</b>, sulla <b>Siria</b>, sull’<b>Afghanistan</b>, sull’<b>Iran</b>,
<b>Romney</b> ha fatto diligentemente il suo lavoro: risposte sensate e nessuno scivolone,
ma <b>Obama</b> era chiaramente più padrone della materia dopo quattro anni passati
nello Studio Ovale. Dava quasi sempre l’impressione che gli restasse più di una
cosa da dire quando i suoi due minuti canonici scadevano, raramente si poteva
dire lo stesso del suo avversario che ha finito per <b>dargli ragione</b> qualche
volta più del dovuto.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ma nessuno dei due sfidanti intendeva passare un’ora e mezzo
a parlare solo di cose che succedono fuori dai confini dell’America e quando
<b>Romney</b> ha indicato il <b>debito pubblico </b>come la più grande minaccia per la sicurezza nazionale degli USA, spostando i
riflettori sull’<b>economia</b>, entrambi ci si sono fiondati senza mollare l’osso per
almeno dieci minuti. Da quel momento ogni scusa è stata buona per mettere da
parte il medio oriente e parlare di cose che riguardano più da vicino il futuro
di chi stava ad ascoltare. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
E sull’economia è stata un’altra musica: che si parlasse di
deficit o di rilancio delle imprese era <b>Romney </b>a dare l’impressione di avere
sempre una cosa in più da dire.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Come rendere l’America più sicura e rispettata all’estero?
Rafforzando la sua economia. Come trovare i soldi per evitare i tagli
all’esercito? Facendo piazza pulita dei programmi che servono solo a svuotare
le casse, primo della lista: <b>Obamacare</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Tirando le somme: <b>Romney</b> sulla politica estera ha badato a
non prenderle, non ha tentato il tiro da tre punti su un campo in cui il suo
avversario si muoveva meglio di lui, ma ha
avuto il suo momento quando ha
rinfacciato al presidente il suo “apology tour” di inizio mandato “<i>L’America
non si comporta da dittatore con le altre nazioni, l’America libera dai dittatori le altre
nazioni</i>”. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ha assicurato agli americani di non avere guerre in agenda.
Come <b>Reagan nel 1980</b> si è tolto di dosso lo stereotipo del repubblicano a cui
piace giocare a Risiko con il mondo e <b>ha passato il test da comandante in
capo</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Obama</b> ha giocato un’altra partita. Se sia o meno in
svantaggio ce lo diranno con certezza solo le urne, di sicuro <b>si è comportato
come se lo fosse</b>. Tra un attacco e l’altro, quando era costretto ad ascoltare
il suo sfidante, lo guardava come se fosse infastidito dal fatto stesso che
fosse lì. E’ stato più aggressivo, più deciso. Efficace ma meno presidenziale.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Alla battuta iniziale di <b>Romney</b> “<i>ci siamo visti pochi giorni
fa in un contesto umoristico, magari stasera uno di noi farà ridere senza
volerlo</i>” il presidente ha abbozzato un sorriso di etichetta totalmente diverso dalla risata a 48 denti
esibita nei primi secondi del dibattito inaugurale di Denver, quando <b>Romney</b>
aveva scherzato sul suo anniversario. Chi aveva occhi per vedere in quel
momento ha potuto misurare quanto questa gara sia cambiata negli ultimi venti
giorni.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Obama ha vinto sulla politica estera</b>, che era il tema del
giorno (l’instant poll della <a href="http://politicalticker.blogs.cnn.com/2012/10/22/cnn-poll-who-won-the-debate/?hpt=po_t1"><span style="color: blue;">CNN</span></a> gli assegna la vittoria per <b>48 a 40</b>, un
distacco all’interno del margine d’errore, mentre la <a href="http://www.cbsnews.com/8301-250_162-57537795/poll-decisive-win-for-obama-in-final-debate/?tag=MaxDeep"><span style="color: blue;">CBS</span></a> parla di una vittoria
più netta), ma <b>Romney ha segnato ancora sull’economia</b>, che è quello che più di
ogni altra cosa importa (e importerà) a chi stava guardando. Nel suo appello
finale <b>Romney</b> ha parlato di ottimismo, di un futuro diverso e più prospero e l’ha
fatto con l’espressione di chi ci crede, anche se chiaramente stava recitando
un copione provato e riprovato. La fiducia nel futuro dell’America era mancata
in questa campagna elettorale. <b>Romney </b>l’ha messa al centro del palcoscenico nel
momento in cui c’erano più occhi a fissarlo e il suo avversario non aveva più battute. Quattro anni dopo<b> “Hope and Change” sono tornati, ma stavolta parlano repubblicano</b>.<br />
<br />
<br />
<b>Edit</b>: Altro instant poll della <a href="http://www.publicpolicypolling.com/pdf/2011/1022PostDebatePoll.pdf"><span style="color: blue;">PPP</span></a> (di dichiarato orientamento democratico): <b>Obama vince 53 a 42</b>. Ma tra gli <b>indipendenti</b> <b>Romney</b> porta a casa un <b>+12 (47 a 35)</b> sulla domanda più importante "<i>questo dibattito ha reso più o meno probabile che tu voti per Romney</i>?", mentre <b>Obama</b> sullo stesso quesito incassa un <b>-16 (32 a 48)</b> e questo malgrado lo stesso sondaggio lo veda vincitore tra gli indipendenti con <b>15 punti </b>di margine (<b>55 a 40</b>). E' l'effetto economia o forse semplicemente a questi instant poll si finisce per dare più peso del dovuto.<br />
<br />
<span style="background-color: white; color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small; line-height: 18px; text-align: left;"><span style="color: black; font-style: italic; line-height: normal;">Se vuoi essere aggiornato sull'attività del blog </span><b style="color: black; font-style: italic; line-height: normal;">seguilo su facebook</b></span><span style="background-color: white; color: black; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small; font-style: italic; text-align: left;"> </span><a href="http://www.facebook.com/whitecity12" style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small; font-style: italic; text-align: left;"><span style="color: blue;">http://www.facebook.com/whitecity12</span></a></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikzG4E9ljM_r6XAPygIwxEgndAOk5ZlO7lNJXuUbwEGKsDQVbkSvr_5O_3q1GNYRxGOaZnLAK0M_dMCSQe-hdKk_dVpcthwjJPCjK-2fJSi61xE4B16l9e27s_Nv9B3LX7mQ2mNrmT65g/s1600/numberjumble.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="310" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikzG4E9ljM_r6XAPygIwxEgndAOk5ZlO7lNJXuUbwEGKsDQVbkSvr_5O_3q1GNYRxGOaZnLAK0M_dMCSQe-hdKk_dVpcthwjJPCjK-2fJSi61xE4B16l9e27s_Nv9B3LX7mQ2mNrmT65g/s320/numberjumble.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<div>
<span style="text-align: justify;"><b>Siamo nelle mani del campione</b>. Non sono parole di un allenatore, non si parla di sport, ma di <b>sondaggi e di come leggerli</b>.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
L’unico modo per orientarsi e rimanere sobri nell’orgia ubriacante di numeri che ci piovono in testa dall’America tutti i giorni è <b>non perdere mai di vista il campione</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il campione, o <b>sample</b>, è l’insieme di quelle poche centinaia, o migliaia, di persone che il sondaggista di turno ritiene rappresentativo dell’intero corpo elettorale.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Nelle ultime battute di questa campagna presidenziale tutti i sondaggisti sono ormai passati dal modello dei “<b>votanti registrati</b>” a quello dei “<b>votanti probabili</b>” (<b>likely voters</b>) e anche per questo vediamo numeri così diversi da un sondaggio all’altro, perché <b>costruire un modello sui likely voters è un’arte</b>. Significa dover fare previsioni precise su chi effettivamente si recherà alle urne e chi invece resterà a casa.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Gli elettorati si possono scomporre in tante categorie o generi a seconda che si parli di etnia, sesso, credo religioso, etc. Quello americano in particolare può scomporsi tipicamente in tre gruppi: <b>repubblicani, democratici e indipendenti.</b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Per ogni candidato presidente la via per la Casa Bianca passa per la vittoria tra gli indipendenti e al tempo stesso per un’alta affluenza (<b>turnout</b>) della base del suo partito.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Secondo gli <b>exit poll della CNN</b> nelle ultime tre elezioni presidenziali i rapporti di forza tra convinti democratici e convinti repubblicani sono oscillati tra una leggera <b>prevalenza democratica</b> nel <a href="http://observationalism.com/2008/11/09/selected-exit-poll-comparisons-2000-2004-2008/"><span style="color: blue;">2000</span></a> (<b>39 a 35</b>), un <b>pareggio</b> nel <a href="http://edition.cnn.com/ELECTION/2004/pages/results/states/US/P/00/epolls.0.html"><span style="color: blue;">2004</span></a> (<b>37 a 37</b>) e una <b>decisa prevalenza democratica</b> nel <a href="http://edition.cnn.com/ELECTION/2008/results/polls/#val=USP00p1"><span style="color: blue;">2008</span></a> (<b>39 a 32</b>). Malgrado il margine d'errore sono numeri che danno comunque un’idea di cosa aspettarsi.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Negli ultimi giorni <b>tre sondaggi</b> in particolare hanno consentito una risalita di <b>Obama</b> nella <a href="http://www.realclearpolitics.com/epolls/2012/president/us/general_election_romney_vs_obama-1171.html"><span style="color: blue;">media RCP</span></a>. <b>Vediamo quello che c’è dentro</b> per capire se sono prodotti da "comprare" o se è meglio lasciarli sugli scaffali.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://news.investors.com/special-report/508415-ibdtipp-poll.aspx"><span style="color: blue;">IBD/TIPP</span></a> (<b>Obama +5.7</b>): Il sample ha un <b>37% di democratici, 30% di repubblicani, 32% di indipendenti.</b> Se credete che l’elezione del 2012 sia parente stretta di quella del 2008 (quando il discredito repubblicano da una parte, e l’effetto “messia” dall’altra, avevano fatto schizzare il gap tra i due elettorati proprio a 7 punti) allora questo sondaggio fa per voi. Diversamente, come fa il sottoscritto, <b>lasciatelo sullo scaffale</b>.<br />
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Stesso discorso (e <b>stesso scaffale</b>) per l’ultimo <span style="color: blue;"><a href="http://www.realclearpolitics.com/docs/2012/Courant_UConn_1019.pdf"><span style="color: blue;">Hartford Courant</span></a> (</span><b>Obama +3</b>) costruito su un sample <b>mai visto prima</b> che fa quasi scomparire gli <b>indipendenti (15%)</b> e dà un bel <b>+8 ai Dems (47 a 39)</b>.<br />
<br />
Ancora meglio fa l'accoppiata <a href="http://www.washingtonpost.com/wp-srv/politics/polls/postabcpoll_20121013.html"><span style="color: blue;">WashingtonPost-ABC</span></a> (<b>Obama +3</b>). Sample con <b>35% Dem, 26% GOP, 33% Indipendenti. </b>Qui siamo a <b>+9 per i Dems</b>, roba da far impallidire anche il turnout del "magico" 2008. Consiglio uno <b>scaffale a parte</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Gallup </b>(<a href="http://www.gallup.com/poll/157817/election-2012-likely-voters-trial-heat-obama-romney.aspx"><span style="color: blue;">attualmente con Romney +7</span></a>) ha un sistema tutto suo e non "pesa" il sample per appartenenza politica, difficile valutarlo. Prendetelo se vi piace il colore.<br />
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Rasmussen</b> si colloca più ragionevolmente a <b>metà strada tra il 2004 e il 2000</b> (due elezioni che somigliano a quella di quest’anno molto più di quella del 2008) con una <b>prevalenza democratica tra 2 e 3 punti </b>(è una stima, il dato non viene dichiarato).</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Con questo campione <a href="http://www.rasmussenreports.com/public_content/politics/obama_administration/daily_presidential_tracking_poll"><span style="color: blue;">Rasmussen ieri assegnava un +2</span></a> a <b>Romney (49 a 47)</b> e il risultato è ancora migliore se ci si limita agli <a href="http://www.rasmussenreports.com/public_content/politics/obama_administration/daily_swing_state_tracking_poll"><span style="color: blue;">11 stati in bilico</span></a>: <b>+4 (50 a 46)</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
L’ultimo dato è interessante perché nel <b>2008</b> il risultato combinato di questi 11 stati ha riprodotto con differenze di appena qualche decimale quello complessivo, e si può quindi prendere come un <b>tracking nazionale “ristretto”</b>. Se la verità fosse in un punto qualsiasi tra questi due dati quella del 7 novembre potrebbe essere un’alba nuova per l’America.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br />
Con <b>Romney</b> che ha ormai messo al sicuro il <b>North Carolina </b>(tanto da aver già <a href="http://www.newsobserver.com/2012/10/18/2421365/romney-campaign-feeling-confident.html"><span style="color: blue;">iniziato a smobilitare</span></a> nel Tar Heel State ) e con i numeri di <b>Virginia</b> e soprattutto <b>Florida</b> che sembrano seguire, all'appello manca solo l’<b>Ohio </b>per intravedere una notte in cui uno qualsiasi tra <b>Colorado</b>, <b>Iowa</b>, <b>New Hampshire</b> (e se proprio vogliamo anche <b>Wisconsin) </b>basterebbe a far rientrare l’elefantino alla Casa Bianca.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Stanotte terzo e ultimo dibattito sulla politica estera. Mantra del giorno: <b>la gara resta aperta</b> (ripetere almeno tre volte).<br />
<br />
<span style="background-color: white; color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small; line-height: 18px; text-align: left;"><span style="color: black; font-style: italic; line-height: normal;">Se vuoi essere aggiornato sull'attività del blog </span><b style="color: black; font-style: italic; line-height: normal;">seguilo su facebook</b></span><span style="background-color: white; color: black; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small; font-style: italic; text-align: left;"> </span><a href="http://www.facebook.com/whitecity12" style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small; font-style: italic; text-align: left;"><span style="color: blue;">http://www.facebook.com/whitecity12</span></a></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKqV_HGqC8zW41E5FAEvIO8v-b-F516OHDRpL8Fr5fAV70mwV1rAeTnzjj63oAeIK2lve1-ZH2EAAkr25LCViSXy6J02K-9Dfo7tQ6MYNld9XNLWIy8BOQvTJuKHPgxX5o_BSl_enPXzQ/s1600/obama-panic.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="177" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKqV_HGqC8zW41E5FAEvIO8v-b-F516OHDRpL8Fr5fAV70mwV1rAeTnzjj63oAeIK2lve1-ZH2EAAkr25LCViSXy6J02K-9Dfo7tQ6MYNld9XNLWIy8BOQvTJuKHPgxX5o_BSl_enPXzQ/s320/obama-panic.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Sta davvero succedendo qualcosa di grosso? <b>Romney</b> è in testa nella
<a href="http://www.realclearpolitics.com/epolls/2012/president/us/general_election_romney_vs_obama-1171.html"><span style="color: blue;">media nazionale RCP<b> </b></span></a>da ormai dieci giorni. Nei dodici mesi precedenti non lo
era mai stato nemmeno per un’ora.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
L’ultimo <a href="http://www.gallup.com/poll/157817/election-2012-likely-voters-trial-heat-obama-romney.aspx"><span style="color: blue;">sondaggio Gallup</span>,</a> uscito ieri sera, ha ampliato <b>il
distacco</b> tra i due candidati a ben <b>7 punti</b>. Con numeri del genere - <b>Romney al
52%</b> e meno di venti giorni al 6 novembre - il terzo dibattito potrebbe anche essere rimandato a dopo le elezioni,
non farebbe differenza. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Per quanto <b>Gallup</b> sia il più “istituzionale” dei
sondaggisti americani (tanto da avere il compito di selezionare gli 80 elettori
indecisi per il town hall debate) non si può però ignorare che <b>nessun altro
sondaggio</b>, almeno finora, dà <b>Romney</b> sopra il 50% .</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ma se <b>Romney</b> al 52% è un dato isolato (quindi da prendere con le molle) ce n’è un altro che
tende invece a ricorrere con una certa frequenza nelle rilevazioni delle ultime
due settimane: <b>Obama</b> <b>che oscilla pericolosamente tra il 45 e il 47%</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ricapitoliamo: <b>nessuno sfidante ha mai perso</b> l’elezione dopo essere stato
oltre il 50% a metà ottobre e raramente un incumbent che in
questo stesso periodo stazioni al 45-47%
riesce a farsi rieleggere. Il primo sarà anche un dato isolato, ma <b>il secondo non lo è</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
E’ vero che questa elezione non si vince sul totale nazionale,
ma sui voti elettorali dei singoli stati. La conventional wisdom ci direbbe di guardare
i sondaggi statali più che il dato nazionale. <b>Joe Trippi</b>, stratega del
campo democratico, <a href="http://video.foxnews.com/v/1911029189001/obama-on-the-brink/?playlist_id=903226511001"><span style="color: blue;">l’ha ribadito</span></a> ieri su Fox News: “<i>importa poco se Obama perde
5 punti in California o Romney ne guadagna 4 in Texas</i>”, come a dire:
spostamenti del genere muovono il dato nazionale ma <b>non cambiano l’esito della
gara</b>. Sono gli <b>swing states</b> a contare.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ma per quanto il ground game e le dinamiche locali siano
importanti <b>gli stati non sono delle isole. </b>Per ogni elettore che cambia idea in
<b>California</b> ce n’è probabilmente un altro che perlomeno si pone il problema in <b>Ohio</b>
o in <b>Virginia</b>. Elezione dopo elezione ci sono stati che votano repubblicano (o
democratico) più della media della nazione, altri che lo fanno di meno. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Non sono tendenze statiche, nel tempo possono variare fino
anche cambiare segno, e in certe realtà come il <b>Colorado</b> o il <b>New Mexico</b> i
cambiamenti demografici accelerano il processo, ma non succede dall’oggi al
domani.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Se si conoscono queste tendenze i numeri nazionali di un
candidato possono da soli dare un’idea di <b>dove si fermerà la sua asticella</b> in
molti degli stati dove si decide l’elezione.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
E proprio la posizione di questa asticella, sempre più
spostata verso il rosso, turba i sogni notturni e diurni del campo democratico,
con la preoccupazione serpeggiante che a momenti sembra assumere i connotati del panico.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Come spiegare altrimenti la <b>ridicola campagna</b> sui
“<i>raccoglitori pieni di donne</i>”? L’espressione usata da <b>Romney</b> nel secondo
dibattito non sarà stata delle più raffinate, ma il tentativo di farne un
tema centrale della campagna (come se non ci fossero cose più serie di cui
parlare) e venderlo come un imperdonabile insulto alle donne, con tutta
l’indignazione (costruita) che ne è seguita, denota uno stato d’animo che <b>Joe
Scarborough</b> <a href="http://www.youtube.com/watch?v=El7-jWM3tPY"><span style="color: blue;">non ha esitato a bollare</span></a> come “<i>disperazione</i>”. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
E per una <b>Rachel Maddow</b> che ha messo da parte “Hope and
Change” per <a href="https://www.youtube.com/watch?v=-DZLHisaldo"><span style="color: blue;">spendere 15 minuti</span></a> tentando di dimostrare che <b>Romney</b> e <b>Bush (43)</b> pari sono, puntando l’indice ad
esempio sul fatto che <b>Paul Ryan</b> si sia fatto vedere in pubblico con <b>Condoleezza
Rice</b> (Orrore! Stupisce che non l’abbiamo arrestato in flagranza di reato),
nello studio vicino c’è un <b>Chris Matthews - </b>il campione del “chi la picchia più
dura la vince” - che arriva a ipotizzare che <b>Romney</b>, nel dibattito di martedi scorso, <a href="http://www.youtube.com/watch?v=JqWRGdo5Weo"><span style="color: blue;">abbia violato la Costituzione</span></a>
degli <b>Stati Uniti</b> nel rivolgersi senza la necessaria deferenza al presidente.<br />
Questo magari non sarà panico, ma
certamente è indice di <b>una lucidità che ha visto giorni migliori</b>. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Nel frattempo i due sfidanti si sono ritrovati in versione
“gran sera” alla cena della <b>Alfred E. Smith Memorial Foundation</b>, che tradizionalmente è il
momento da “risate a scena aperta” della campagna presidenziale. <a href="http://blogs.suntimes.com/politics/2012/10/transcript_mitt_romney_at_the_alfred_w_smith_dinner.html"><span style="color: blue;">Romney</span></a> e <a href="http://blogs.suntimes.com/politics/2012/10/transcript_president_obama_at_the_alfred_w_smith_dinner.html"><span style="color: blue;">Obama</span></a> avevano
entrambi del buon materiale e non hanno deluso le aspettative. Ma se il presidente
aveva già avuto modo di mostrarsi in versione “entertaining”, per molti
americani il <b>Romney</b> di ieri sera è stato una prima visione assoluta. Un’occasione per guadagnare terreno su uno dei pochi campi in cui <b>Obama</b> lo lascia
ancora decisamente indietro: la likability. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Finite le risate si tornerà ai toni forti in attesa
del terzo e ultimo dibattito (lunedi notte). E mentre <a href="http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=znVqyfxfbRQ"><span style="color: blue;">uno spot di American Crossroads</span></a> mostra a
<b>Romney</b> come mettere al tappeto il presidente sulla Libia in 106 secondi (usando
le parole della sua stessa amministrazione) alcuni di quelli che pensavano che
<b>Obama</b> (come certe banche) fosse “<b><i>too big to fail</i></b>” iniziano
a chiedersi quanto forte sarà il tonfo.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
La partita resta aperta, ma <b>Romney</b> a novembre si giocherà una mano migliore di quella che chiunque gli avrebbe concesso appena 15 giorni fa.<br />
<br />
<span style="background-color: white; color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small; line-height: 18px; text-align: left;"><span style="color: black; font-style: italic; line-height: normal;">Se vuoi essere aggiornato sull'attività del blog </span><b style="color: black; font-style: italic; line-height: normal;">seguilo su facebook</b></span><span style="background-color: white; color: black; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small; font-style: italic; text-align: left;"> </span><a href="http://www.facebook.com/whitecity12" style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small; font-style: italic; text-align: left;"><span style="color: blue;">http://www.facebook.com/whitecity12</span></a></div>
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